7 febbraio 2011

Nota del Mattino del 07/02/2011.

A cura dell'Ufficio Circoli Nazionale del PD.

1. LA SCOSSA FINTA. PRONTO LO SHOW AL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER LA RIPRESA DELL’ECONOMIA. PERFINO LA CONFINDUSTRIA DICE CHE E’ ARIA FRITTA. E INTANTO FIAT, FEDERALISMO, MILLE PROROGHE, I PASTICCI DI BRUNETTA E CALDEROLI…
Il doppio binario della strategia adottata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per resistere al potere sarà ancora più evidente questa settimana.
Mercoledì il Consiglio dei ministri varerà la proposta di legge per riformare l’articolo 41 della Costituzione (libertà di impresa), riparlerà di grandi opere e di incentivi. Berlusconi farà subito dopo un grande show. I tg ne rilanceranno le parole e le promesse (una ripresa da 4-4 per cento l’anno) senza spiegare che è pura aria fritta. Come spiega la presidente della Confindustria oggi su Il Giornale, rispondendo alle sollecitazioni di Giuliano Ferrara, vero autore della svolta interventista nell’economia del premier: “Fa bene e anzi benissimo Ferrara a tenere premier e governo incardinati sulla nuova agenda governativa che - essa sì - è nata solo da una settimana….C`è solo un piccolo ma innegabile particolare da ricordare. Confindustria è da fine 2009 che chiede instancabilmente che questo e solo questo - il sostegno alla crescita troppo bassa da 15 anni prima della crisi e troppo bassa ora che ne stiamo faticosamente uscendo - sia la priorità politica…..Il nostro auspicio è che vengano varate misure chiare e vere. La riforma dell`articolo 41 della Costituzione è un manifesto utile, ma per tornare a una crescita superiore al 2 per cento serve di più l`immediato sblocco dei fondi già stanziati per gli investimenti in infrastrutture e per la ricerca; serve una vera riforma fiscale che abbatta le tasse a lavoratori e imprese; serve infine un forte piano di liberalizzazioni: a proposito, dov’era Ferrara quando Confindustria denunciava il ritorno alle tariffe minime per gli avvocati o per i trasportatori?..”. Antonio Lirosi, oggi responsabile dei consumatori per il Pd ed ex mister prezzi del governo Prodi, fa oggi su l’Unità una puntuale elencazione delle liberalizzazioni fatte dal centrosinistra (da Bersani) e poi abolite, rallentate, ostacolate o mai attuate dal governo Berlusconi e spiega come i tempi parlamentari e le conseguenze concrete della modifica dell’articolo 41 rendano questo passaggio assolutamente inutile rispetto agli obiettivi che il governo mette di fronte agli occhi degli italiani.
Una scossa finta, insomma, inventata l’ultima settimana per coprire con un po’ di movimento i problemi del premier. Tanto che la realtà sta andando in tutt’altra direzione. Il Sole 24 Ore di oggi a tutta pagina sulle grandi opere: “Finanziamenti fermi, ritardi nei pagamenti, litigiosità elevata, congiuntura negativa rallentano i cantieri”. La riforma del federalismo municipale è nella palude per colpa della
superficialità pasticciona della maggioranza. La riforma del federalismo regionale e tutta la partita dei costi standard per la sanità sono ancora da discutere. Il provvedimento cosiddetto milleproroghe è ancora fermo al Senato, con la destra ossessionata dal tentativo di introdurre l’ennesimo condono edilizio. La riforma della pubblica amministrazione che il ministro Brunetta ha annunciato mille volte in tv come la vera grande rivoluzione si è afflosciata al punto che il contratto del pubblico impiego appena firmato da Cisl e Uil (non dalla Cgil) ne ha sancito la non applicazione. Ogni giorno si scopre una nuova complicazione provocata dalla superficialità con la quale il ministro Calderoli sta procedendo alla semplificazione legislativa (lo ricordate il rogo delle mille leggi?): l’ultima scoperta è che grazie alle sue iniziative il Canal Grande è tornato allo Stato, non appartiene più al comune di Venezia. Per non parlare del caso Fiat: di fronte alla dichiarazione dell’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, e cioè che Torino sarà solo una delle basi di direzione della Fiat, perché la multinazionale avrà ben quattro centri direzionali, il governo si è finalmente svegliato ed ha convocato Marchionne. Se avesse fatto questa mossa qualche mese or sono forse oggi gli italiano conoscerebbero meglio il progetto industriale del gruppo e forse si sarebbe potuta evitare la divisione dei lavoratori, pervicacemente inseguita dal ministro Sacconi come se l’obiettivo vero da raggiungere fosse questa disarticolazione politica e non il futuro dell’apparato industriale nazionale.

2. LA SCOSSA VERA A MAGISTRATURA, ISTITUZIONI, POLITICA. LA CORTE A PANNELLA E ALLA CHIESA, L’ACQUISTO DEI PARLAMENTARI E L’OCCUPAZIONE DELLA TV.
Tra oggi e domani la Procura della Repubblica di Milano deciderà se chiedere nei confronti del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il rito abbreviato per l’accusa di concussione o anche per quello relativo alla prostituzione minorile. Si saprà non appena i pm avranno depositato le carte al giudice per le indagini preliminari. In quello stesso momento si saprà anche se gli avvocati del premier ricorreranno alla Corte Costituzionale per invocare la competenza del tribunale dei ministri.
Nel frattempo, Berlusconi sta martellando gli italiani con i videomessaggi agli italiani, riportati doviziosamente da tutti i telegiornali: accuse alla magistratura, svilimento delle accuse rivoltegli, giuramenti sui figli e i nipoti. E soprattutto l’annuncio della scossa vera sul tema della giustizia: processo breve (per sfuggire allo svolgimento dei processi sui diritti Tv o su altri temi), limiti alle intercettazioni. Questa settimana sarà decisiva per capire se queste affermazioni avranno un seguito immediatamente concreto. La preparazione del nuovo affondo, piuttosto che al solito avvocato Ghedini, è stata affidata ora a Nitto Palma.
In parallelo con la preparazione dell’offensiva nei confronti della magistratura, il presidente del Consiglio sta sviluppando l’attività di puntellamento della maggioranza. Marco Pannella a La Stampa: “Ci siamo già visti due volte, col Cavaliere, ci rivedremo in settimana, possiamo trovare un`intesa. Trattiamo, vediamo cosa ci
offre”. E intanto si prepara anche il riavvicinamento alle gerarchie ecclesiastiche. Il presidente del Consiglio sta preparando un incontro al vertice con i cardinali Bertone e Bagnasco nel corso del prossimo ricevimento presso l’ambasciata italiana presso la Santa Sede nella ricorrenza dei patti lateranensi. Calciomercato, diplomazia, offensiva contro i pm, riforme della giustizia ad uso e consumo personale: il tutto coperto dal polverone mediatico sulla finta riscossa sull’economia.

3. CON LA TERZA ASSEMBLEA NAZIONALE A ROMA CONCLUSO IL PERCORSO PROGRAMMATICO DEL PD. ORA SI APRE IL CONFRONTO SULLA PIATTAFORMA DEL PD CON LE FORZE SOCIALI E GLI ALTRI PARTITI DELL’OPPOSIZIONE PER SUPERARE IL BERLUSCONISMO.
Con un lungo intervento del segretario Pier Luigi Bersani, che ha riassunto punto per punto i passaggi essenziali del programma discusso e varato quest’anno dalle tre assemblee nazionali del Pd (WWW.YOUDEM.TV; WWW.PARTITODEMOCRATICO.IT e nei prossimi giorni ne sarà allegata alla nota una versione stampata), si è concluso anche il terzo appuntamento dell’assemblea nazionale. Il Pd ha ora la piattaforma programmatica sulla quale aprire il confronto con le forze sociali, la società civile e gli altri partiti dell’opposizione per preparare il superamento del berlusconismo.
Intervista di Enrico Letta, vicesegretario, a l’Unità: «Ormai è chiaro che Berlusconi ha il terrore delle elezioni anticipate», dice Enrico Letta. E per il vicesegretario del Pd non è un caso che proprio ora che il suo partito si mostra unito, prende piede l`ipotesi di un`ampia alleanza costituente. «La nostra unità è la condizione per costruire una coalizione che può battere Berlusconi». .. «con questo appuntamento abbiamo completato un percorso che è stato sì di profonda discussione e a volte anche di divisioni, ma che ora ci consente di essere più forti. Il lavoro di Bersani e della segreteria ha recepito molte indicazioni venute in questi mesi dai diversi filoni culturali che animano il partito e tutti i contributi si sono mossi lungo una linea molto costruttiva. E questo che ci consegna ora un partito unito»… « se parliamo di questioni concrete che interessano gli italiani, come abbiamo fatto all’Assemblea nazionale e come dobbiamo continuare a fare, evitiamo di parlare di noi stessi, delle nostre provenienze, e non c`è da fare chissà quali altri ragionamenti. E comunque non è un caso che mentre noi siamo uniti, per la prima volta prende corpo l`ipotesi della coalizione alternativa a Berlusconi, che invece le nostre divisioni renderebbero impossibile». Dice che neanche su diritti civili e biotestamento, che si vota il 21, vi dividerete? «No, se nessuno vorrà forzare la mano e utilizzare questi temi come bandiere. Ho molta fiducia che Bindi, per le caratteristiche e il ruolo che ha, saprà guidare il comitato costituito all`Assemblea in modo da trovare le giuste soluzioni». ..« ormai è chiaro che Berlusconi ha il terrore delle elezioni. E ora abbiamo anche capito che la stessa Lega teme il voto, sta abbarbicata al potere e ai posti di governo e ogni tanto brandisce la minaccia delle urne come un`arma spuntata». E voi? «Noi da tempo diciamo che tutto è meglio di questo pantano, ma con
la compravendita in corso i numeri per non essere sfiduciati in Parlamento li hanno. Ci aspettano ancora mesi di stallo e noi che ci stavamo attrezzando per i 100 metri dobbiamo invece prepararci per una gara di mezzo fondo»… «Alla prossima Assemblea nazionale, in primavera, tutto il lavoro sui documenti programmatici dovrà tradursi in dieci parole molto forti e facilmente comunicabili. E poi tutto deve riuscire ad arrivare nelle periferie del partito. Dobbiamo mettere in piedi venti appuntamenti regionali, interloquire con la società. E sulla base delle dieci parole, del progetto, dobbiamo cementare la coalizione. Inoltre dobbiamo concentrarci con grande attenzione sulle elezioni amministrative»…. «Sul federalismo siamo pronti ad alzare il livello della battaglia. Deve essere chiaro che se la Lega, che aveva sostenuto che c`è bisogno del più ampio consenso, ora vuole soltanto modificare la Commissione bicamerale e procedere a colpi di maggioranza, da parte nostra ci saranno ritorsioni pesanti dal punto di vista parlamentare. Andremo anche nelle regioni del Nord a spiegare che questo non è vero federalismo, che sono norme che aumentano le tasse, e che servono soltanto alla Lega come bandiera da sventolare». ... «Ai militanti della Lega bisogna far notare che la scorsa settimana si sono combattute due battaglie, una da parte di Berlusconi per gli affari suoi e una da parte della Lega per il federalismo. Sulla prima Berlusconi ha trovato la maggioranza, sulla seconda no. L`ennesima prova che a lui interessano solo i fatti suoi, non le questioni concrete». E l`alleanza costituente? Non è che a voi interessa solo togliere di mezzo Berlusconi? «No, non c`è solo l`antiberlusconismo alla base della coalizione a cui stiamo lavorando. L`uscita dal berlusconismo comporterà una fase costituente perché sarà necessario ricostruire un patto istituzionale, ristabilire un rapporto corretto tra Parlamento, governo e potere giudiziario, servirà un ritorno al senso dello Stato, della legalità, dell`unità nazionale dopo gli smottamenti impressionanti a cui abbiamo assistito in questi anni».

4. LA SOCIETA’ CIVILE SI MOBILTA. DOPO IL CONVEGNO DI MILANO, LA MANIFESTAZIONE DELLE DONNE IL 13 E QUELLA PER LA COSTITUZIONE IL 5 MARZO. CONTINUA IL SUCCESSO DELLA RACCOLTA DELLE FIRME DEL PD PER LE DIMISSIONI DI BERLUSCONI.
Continua con successo la raccolta delle firma da parte dei militanti e dei simpatizzanti del Pd per mandare a casa Berlusconi. Pier Luigi Bersani: “Le scaricheremo di fronte a Palazzo Chigi il giorno 8 marzo”.
Gran parte della società civile si sta mobilitando. Dopo l’assemblea di Milano, organizzata da Giustizia e Libertà, il 13 si svolgerà in molte città italiane la manifestazione organizzata da diverse organizzazioni femminili, associazioni, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo per difendere la dignità della donna e rivendicare il ruolo propulsivo delle donne nella società italiana. Il Pd vi parteciperà con i propri dirigenti ed ha invitato i propri militanti a sostenere queste autonome iniziative delle donne.
Per il 5 marzo altre associazioni, come Articolo21, hanno organizzato una manifestazione incentrata sulla difesa della Costituzione: in piazza senza simboli di partito o di qualsiasi altri tipo, ma solo con la costituzione, la bandiera tricolore, l’inno di Mameli. “tre cose bellissime” come ha scritto il presidente del Pd, Rosy Bindi, in un messaggio al sito di Articolo21.
Dichiarazione di Emanuele Fiano sui disordini di ieri ad Arcore. ANSA - ROMA, 6 FEB - ''Noi siamo da sempre e fermamente contrari a qualsiasi tipo di violenza collegata alla protesta politica. Per questo censuriamo i comportamenti di chi oggi davanti alla villa di Arcore ha lanciato bottiglie o altri oggetti contro le forze dell'ordine e ci auguriamo che la maggioranza pacifica di quella manifestazione sappia sempre separare da se' eventuali frange violente''. ''Le nostre critiche costanti verso ogni forma di violenza non ci impediscono però - aggiunge Fiano - di contrastare radicalmente chi, come Daniele Capezzone portavoce del Pdl, per anni estremista del pensiero libertario, cerca di impedire preventivamente qualsiasi manifestazione di dissenso nei confronti del suo capo, Silvio Berlusconi''.

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