12 maggio 2011
Nota del mattino de 12 maggio 2011.
1. L’ESTREMISMO CATTIVO DELLA DESTRA NON E’ UN ERRORE: E’ PROGRAMMATO PER ESTREMIZZARE IL VOTO E CONVINCERE GLI INDECISI. L’ATTACCO A PISAPIA STUDIATO A TAVOLINO: MORATTI E’ SOLO LA MASCHERA DI SANTANCHE’ E LASSINI.
Da La Repubblica: “L`operazione Pisapia è perfettamente riuscita, ora va soltanto ripulita la scena, magari togliendo il Cavaliere dal centro. Nessun dubbio che nel Pdl, a dispetto della voce messa in circolo su una presunta "irritazione" del premier per il colpo basso della Moratti, l`ultimo fuoco della campagna elettorale sia stato accolto da generalesoddisfazione. A dimostrazione che la cosiddetta "gaffe" del sindaco è stata un`operazione pianificata e gestita al centro, compreso il feedback successivo. Berlusconi ha riunito a palazzo Grazioli i vertici del partito, poi ha sentito al telefono il "general manager" della campagna milanese, Mario Mantovani, e ha fatto il punto della situazione. «Letizia - ha spiegato tirando fuori da una cartellina azzurra l`ultimo sondaggio di Euromedia - resta ancora troppo bassa nei sondaggi, serve uno scatto di reni…». Il timore infatti è che la Moratti sia costretta al ballottaggio, proprio a causa della presa che il suo sfidante ha su una certa borghesia milanese. Quella la zona grigia che mette a rischio la rielezione della Moratti, unita alla debolezza del sindaco rispetto ai partiti che la sostengono. Così nei giorni scorsi è partito l`ordine di smontare l`immagine di moderato del candidato del centrosinistra”…. ”Significativa la dichiarazione dello stesso Mantovani sul caso Pisapia, di cui viene ribadita «la contiguità con alcuni gruppi extra parlamentari violenti» e «la differenza tra la sua storia personale e quella del suo avversario». Parole analoghe a quelle pronunciate ieri dalla Santanché, da Gelmini, da De Corato e altri. Fin serata lo stesso Cavaliere ci mette del suo, pur senza citare Pisapia, in una telefonata a Cagliari:«Quelli della sinistra sono legati ai centri sociali, alla criminale ideologia comunista». Il messaggio ai moderati deve essere ripetuto da qui a sabato”.
Sabato, poi, cambio di scenario: festa grande per lo scudetto del Milan a Milano. Allora ci apparirà un altro Berlusconi, il cordiale padron della squadra che vince, il tifoso milanista che, en passant, parlerà anche di politica facendo intendere che lui vince sempre e che dunque ogni voto contrario sarà sprecato.
2. LA VERITA’ E’ CHE A MILANO E A NAPOLI LA DESTRA PERDE CONSENSI E HA UNA GRANDE PAURA. BERSANI: A MILANO VINCIAMO. DOBBIAMO AVERE PIU’ FIDUCIA NELLA NOSTRA FORZA E COMBATTERE.
Il punto vero sta nell’effetto che l’alternanza tra la faccia cattiva del mostro e quella benevola del capo magnanimo avrà sugli elettori questa volta. La tecnica è la stessa degli ultimi venti anni. Il risultato sarà diverso.
Da l’Unità. «Certo che lo penso davvero». Dice Pier Luigi Bersani che non si tratta di propaganda o tattica preelettorale, che non è questione di tentare con le profezie che si auto avverano o roba simile. «A Milano vinciamo». Un sorriso appena abbozzato, un accenno di alzata di spalle come ad aggiungere un «perché, che c`è?». Continua: «Lo dico sul serio. Da un pezzo. Le prime volte mi chiedevano se fossi matto. Non lo sono. Dobbiamo avere molta più fiducia nella nostra forza e combattere fino all`ultimo. Se cambiano le cose a Milano cambiano in Italia. Da qui può partire una riscossa civica e
la crescita economica. Dopo tanti anni stiamo combattendo, siamo in piedi e ce la possiamo fare». Caso vuole che il leader del Pd arrivi nel capoluogo lombardo proprio nel giorno del clamoroso autogol nel faccia a faccia televisivo con Giuliano Pisapia da parte di Letizia Moratti.« Ed isperata, ha estratto la pistola e si è sparata sui piedi. Ma questa arroganza la pagherà. Sono tentativi di colpi bassi, come un pugile che non sa più dove colpire». Ma se davvero il centrosinistra potrà andare al ballottaggio e provare a chiudere una storia che qui va avanti ormai da diciotto anni (al secondo turno il Terzo polo difficilmente si potrà apparentare con l`asse Pdl-Lega dopo aver fatto una campagna tutta in chiave anti-Moratti) non sarà solo per lo scivolone televisivo del sindaco uscente. Che, denuncia Bersani chiamando anche a testimone recenti sondaggi sul giudizio dei milanesi nei confronti dell`amministrazione locale, non ha saputo gestire né l`ordinario né lo straordinario. Come l`Expo, rispetto al quale il centrodestra ha dato «una prova incredibile di inconcludenza, litigiosità e profili bassi, davanti ad un`operazione che aveva visto unito tutto il Paese e che ci ha esposti al mondo».
3. COME LAVORA IL GOVERNO 1: IL DECRETO SULLE SPIAGGE DETTATO DALLA CONFINDUSTRIA (CHE VOLEVA 50 ANNI DI CONCESSIONE). ORA IL GOVERNO FA FINTA DI CORREGGERSI E DA 90 PASSA, APPUNTO, A 50.
Tutte le associazioni ambientaliste hanno scritto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, denunciando l’incostituzionalità del decreto sviluppo per la parte che riguarda le concessioni demaniali per le spiagge. E due di esse, WWf e Fondo ambiente italiano hanno rivelato un retroscena inquietante e che ben chiarisce come lavora il governo della destra.
Da La Repubblica: “Il Wwf e il Fondo ambiente italiano… hanno disvelato invece la scrittura del decreto «sotto la dettatura dell`Assobalneari». Così le due associazioni raccontano il copia e incolla del governo: «Fatti e documenti parlano chiaro, il 27 gennaio 2010 in un incontro con il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, l`Assobalneari, costola di Confindustria turismo, ha consegnato una nota dal titolo "Il nuovo demanio marittimo: gli obiettivi diAssobalneari Italia"». In quel papiello si chiedevano sostanzialmente tre cose: la proroga delle concessioni in essere sino al 2015, l`introduzione del diritto di superficie sul demanio marittimo e le previsioni di concessioni demaniali cinquantennali. Due richieste su tre sono state rispettate alla lettera: le concessioni al 2015, già contestate dall`Unione europea, e l`introduzione del diritto di superficie sulla battigia. Sulle concessioni di lungo periodo il governo ha praticamente raddoppiato: 90anni, a fronte della richiesta imprenditoriale di 50 anni”.
Le ultime notizie indicano che il governo sarebbe disponibile a ridurre i 90 anni. Come in un suk: hanno messo 90 per arrivare i 50 chiesti dalla Confindustria.
4. COME LAVORA IL GOVERNO 2. ENTRA IN VIGORE IL FEDERALISMO DELLE TASSE. ECCO LE TASSE CHE CI ARRIVERANNO SULLA TESTA.
Da La Repubblica: “Il principio era piuttosto semplice: meno spese, meno tasse, cittadini più contenti, più consenso per i bravi amministratori locali. Ma nonostante l`euforia di Bossi, non sarà così: il federalismo in salsa italiana sarà l`occasione per un aumento spropositato della pressione fiscale locale già tra le più alte in Europa. Fare un primo bilancio è possibile ora che, dopo un iter lungo e tortuoso, i due decreti chiave sono giunti in porto:il federalismo municipale (pubblicato nelle settimane scorse sulla Gazzetta ufficiale) e il federalismo regionale e provinciale, appena firmato da
Napolitano e atteso ad ore sulla Gazzetta ufficiale. Due leggi che arrivano prima delle elezioni ma che non è detto che facciano bene alla maggioranza. Grazie alle nuove norme i governatori delle Regioni italiane potranno aumentare l`addizionale Irpef, che oggi non può superare l`1,4 per cento, fino al 2,1 per cento nel 2014 e a13 per cento nel 2015 (si salveranno solo i redditi sotto i 28 mila euro lordi). Solo in zona Cesarini si è evitato uno «scongelamento» fin da quest`anno.
Se per quest`anno l`intervento delle Regioni è stato fugato, i Comuni avranno invece il disco verde: le nuove leggi federali prevedono che fin dal 2011 i circa 4.000 comuni che attualmente hanno adottato una addizionale inferiore allo 0,4 per cento potranno aumentarla nella misura di uno 0,2 all`anno per un biennio. Dal 2013 tana libera tutti: tutti i Comuni che sono sotto potranno raggiungere lo 0,8 per cento. La sventagliata di aumenti presenti e futuri non finisce qui. Se ne parlerà nella prossima legislatura, ma la norma è già in vigore: dal 2014 entrerà in vigore l`Imu, imposta municipale unica, che di fatto sostituisce l`Ici e che sarà fissata al 7,6 per mille del valore catastale di una abitazione. L`Imu sarà più alta del 7 per mille dell`Ici ma comprenderà anche l`Irpef sul possessodellasecondacasa.Loscambio converrà ai contribuenti? Certamente non a tutti, perché i sindaci avranno la facoltà di portare l`aliquota fino al 10,6 per mille. Senza contare artigiani, commercianti e professionisti: oggi sono esenti dall`Ici al 50 per cento sui fabbricati strumentali ma dal 2014 dovranno pagare interamente l`aliquota Imu. Tutto qui? No. Il federalismo apre anche la strada ad una serie tasse locali nuove di zecca…”.
5. COME LAVORA IL GOVERNO 3. IN ITALIA BASSI SALARI E TASSE ALLE STELLE PER CHI LAVORA, DENUNCIA L’OCSE. MA AI GRANDI EVASORI E’ STATO PERMESSO DI PAGARE CON UNO SCONTO VERGOGNOSO.
Secondo l’Ocse, la differenza tra il costo del lavoro e le buste paga nette in Italia è tra le più alte del mondo industrializzato. L`Italia, nell`ultimo rapporto dell`organizzazione, raggiunge il terzo posto nel caso di una famiglia monoreddito con due figli, mentre supera l`Ungheria e si piazza al quinto posto nel caso di un lavoratore single. L`Italia – dice l’Ocse – è tra le realtà che impongono un carico fiscale e di contributi sociali, relativamente più elevati sui redditi da lavoro». La tassazione complessiva che pesa su un lavoratore single senza figli (46,9%) ci porta al quinto posto tra i maggiori Paesi industrializzati. E siamo al terzo posto, con un cuneo fiscale de137,2%, nel caso di una famiglia monoreddito con due figli.
Il confronto vero va fatto con il cinque per cento fatto pagare ai grandi evasori fiscali che hanno portato i soldi all’estero ed ai quali il ministro Giulio Tremonti ha concesso di regolarizzare la propria posizione senza nemmeno far rientrare i soldi in patria.
6. COME LAVORA IL GOVERNO 4. TREMONTI SOSTIENE DRAGHI ALLA BCE ANCHE PER TOGLIERE DI MEZZO IL FANTASMA DEL GOVERNO TECNICO E METTERE IN BANCA D’ITALIA GRILLI.
Il governo della destra, che non ha mai amato troppo l’indipendenza e la ruvidezza del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, adesso lo sostiene senza riserve per il prestigioso posto di presidente della Banca centrale europea.
Così Tremonti sarà anche sicuro di non avere meno avversari pericolosi nel caso in cui si ponesse l’ipotesi di un governo tecnico e potrà tentare di mettere Vittorio Grilli al posto di Draghi, cosa che sta tentando di fare da quando venne il momento di sostituire il vecchio governatore Fazio.
Non è detto però che ci riesca. Lo stesso Draghi e tutta la Banca d’Italia preferirebbero una soluzione interna.
7. SCHENGEN. LA DANIMARCA DECIDE DI CHIUDERE LE FONTIERE. E’ IL RISULTATO DEL PENSIERO LIMITATO DELLE DESTRE, COMPRESA QUDELLA ITALIANA. SE NON C’E’ COMUNITA’, TROVERAI SEMPRE UN LEGHISTA PIU’ LEGHISTA DI TE, UNO PIU’ A NORD DI TE E UNO PIU’ TERRONE DI TE.
La Danimarca reintrodurrà alle sue frontiere con la Svezia e la Germania i controlli aboliti dal trattato di Schengen, che ha istituito la libera circolazione fra 25 Paesi. Non proprio sbarre, ma controlli a campione sì. Motivazione ufficiale: problemi di «criminalità transfrontaliera». Retroscena di politica interna: il sì dei governo alla richiesta pervenuta da un suo alleato di maggioranza, il piccolo Partito del popolo, di orientamento nazionalista.
Come dire: quando si perde il senso della comunità e la destra coglie al volo l’occasione per riproporre il ritornello della chiusura, della paura, dell’altro come nemico, si perde anche la capacità di affrontare i problemi non con il buonismo, ma con serietà, umanità ed efficienza. E si scopre che c’è sempre uno più leghista di te, uno che si sente più bianco, un altro che si sente più terrone di te e uno che ti guarda dall’alto. Il risultato è che tutti si chiudono e i problemi esplodono lo stesso.
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