8 luglio 2011
Emergenza politiche sociali.
Il Governo sta cancellando il diritto dei cittadini ad avere garantite alcune prestazioni sociali.
La necessità di fare cassa obbliga il Governo a ridurre drasticamente i costi. Non condividiamo i pesanti tagli alla spesa sociale perchè vanno a colpire persone già in evidente stato di difficoltà. Le Amministrazioni Comunali non sono più in condizione di far fronte alle richieste di sostegno e aiuto sempre più numerose.
Sulbiate, nonostante sia riuscito anche in questi ultimi due difficili anni a mantenere livelli minimi accettabili di risorse comunali destinate a questa sempre più diffusa emergenza sociale,non fa eccezione. Per far fronte ai tagli governativi, è necessario al più presto verificare con urgenza il grado di priorità occupato da questo capitolo di spesa nella politica di Bilancio della nostra Comunità.
In Amministrazione la nostra proposta sarà semplice e chiara: si risparmi altrove e si incrementi la spesa destinata alle politiche sociali.
Prima di essere politica è una questione di umanità e civiltà.
Per noi le politiche sociali sono lo strumento essenziale per "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica e sociale del Paese".
Art. 3 COSTITUZIONE ITALIANA
Di seguito la storia contenuta in una lettera/testimonianza recentemente inviataci da un nostro lettore di Sulbiate.
"L'anno scorso, ho risposto positivamente, ad una possibilità di accedere ad un finanziamento regionale, per un progetto di assistenza domiciliare, con un educatore. La regione finanziava il 70% del progetto, quello che rimaneva, non coperto dal finanziamento pubblico (circa € 3500, per un progetto di 10 mesi), gravava ovviamente sulle mie finanze, fatto salvo che l'anno scorso, dal Comune, ho ricevuto € 1500. Quest'anno l'assistente sociale, mi ha già detto che non sono stanziati ,su questa voce, nemmeno il becco di un quattrino!
Questo per me avrà ovviamente un impatto, che spero proprio di assorbire: ci pensiamo noi però, ai tanti disabili o affetti in genere da qualche problema fisico che limita nella vita e nel lavoro, a cosa questo possa significare?
Lettera firmata.
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