9 luglio 2011

Il Cittadino Vimercatese. Sulbiate: articolo di L. Rossi.


Nella prima pagina de il Cittadino Vimercatese in edicola oggi 09 luglio 2011, non poteva mancare un riferimento alla confusa situazione politica del Comune di Sulbiate.

Il titolo che rimanda all’articolo a pagina 24 recita: Sulbiate caso outlet, è rischio di crisi.

Titolo dell'articolo:

Sulbiate, crac in maggioranza. L’outlet è tutto un programma.

Sulla questione, opinione divergenti del sindaco Stucchi e della lista civica. Il PD: ora resta valido il riferimento ai punti sottoscritti.

L’articolo di Letizia Rossi oggi non contiene dichiarazione particolari. Riporta solo uno stralcio di quanto scritto nel recente documento del Gruppo Consiliare PD.

” NESSUNA POSSIBILITA’ E’ STATA OFFERTA AL PARTITO DEMOCRATICO PER UNA REALE CONDIVISIONE. OBIETTIVO NEL RISPETTO DELLA VOLONTA’ DEGLI ELETTORI CHE ABBIAMO RIPETUTAMENTE CERCATO. A QUESTO PUNTO RESTA VALIDO SOLO IL RIFERIMENTO AL PRGRAMMA DECLINTO NEI NOVE PUNTI DA NOI SOTTOSCRITTI”.

L'esperta ed attenta giornalista, però, di seguito centra il problema, la cifra di tutta la questione.

In sintesi scrive:

La “gestione parlamentare” di Stucchi significherà di volta in volta prendere una decisione sugli argomenti proposti. Banco di prova decisivo dovrebbe essere la questione dell’outlet. Nonostante la mozione emendata che impegnava la Giunta a rinnegare qualsiasi ipotesi di ulteriore discussione sulla faccenda il Sindaco sembra non desistere dalla volontà di portare il progetto in aula. Nuova conta nuova alzata di mano.

Due nostre considerazioni:

  • Il Sindaco avverte la necessità di gestire in "modo parlamentare" la questione. Prima d'ora quando si rivolgeva al Consiglio Comunale con chi pensava di avere a che fare? Un gruppo d'ascolto?
  • Il Sindaco non contento della precedente esperienza, nella migliore della ipotesi, intende replicare una sua nuova molto probabile imbarazzante sconfitta politica. La maggioranza del Consiglio Comunale si è già espressa chiaramente il 10 giugno 2011. A che serve parlarne di nuovo?


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