In evidenza il commento i S. Brioschi al post del 25 luglio 2011,
"Pedemontana: accolte le modifiche di Cesano e di Desio".
"Pedemontana: accolte le modifiche di Cesano e di Desio".
Altre amministrazioni si stanno muovendo sulla questione Pedemontana e cercano di ottenere il massimo possibile affinché la loro situazione possa essere migliore di quella che Pedemontana vuole imporre. Noi invece siamo impantanati su di una questione impossibile come quella dell’outlet.
Le decisioni di Pedemontana sono chiare: non verranno prese in considerazioni quelle proposte di modifica al progetto che richiedono un ritorno al CIPE e quindi una dilatazione dei tempi di realizzazione.
Sulbiate ha puntato tutto sulla galleria, e ahimè sembra proprio che abbia perso la sua partita. Il paese è stata abbandonato dalle istituzioni ma ha visto una partecipazione e un coinvolgimento rilevante dei cittadini.
Non sarà certamente l’outlet che ce la potrà mai ridare la galleria Ventura e non sarà una rotonda 50 m più avanti o più indietro che cambierà significativamente la viabilità del paese. Mettiamoci in cuore in pace e verifichiamo che le cose siano fatte a regola d’arte.
A questo punto Sulbiate sembra un pugile stordito da un uppercut che se non si dovesse riprende in fretta rischia il tappeto.
Discutere ancora dell’outlet è solo una perdita di tempo, basta! La questione è chiusa e archiviata, il tempo che rimane per migliorare la grave situazione a venire è pochissimo.
Col senno del poi, l’obbiettivo di chiedere la restituzione della galleria è stato un target sbagliato, ma almeno ci abbiamo provato. Personalmente, dove e quando ho potuto, ho chiesto che il ridimensionamento del “casello” al confine di 3 comuni diventasse una istanza per il paese perché pure questo sarà un gran bel disastro di cui però se ne è parlato troppo poco.
Nel programma di questa amministrazione, così si scriveva nel 2009: “le due grandi opere devono essere occasione di riordino e di riqualifica del territorio; curare il rispetto delle normative e prescrizioni CIPE che prevedono di impedire la conurbazione a lato delle opere mantenendo le fasce di campagna, di ridurre l’ingombro dei caselli ...”
Oltre che incrociare le dita affinché i tagli della nuova finanziaria facciano mancare i soldi alla tratta D, occorre definire nuove proposte percorribili, tenendo presente che Sulbiate non si trova in valle di Susa e che i suoi abitanti non sono così coesi.
Ecco un paio di proposte minime che guardano al futuro e che evitano rimpianti del passato:
- Le barriere antirumore andranno realizzate, chiediamo e pretendiamo che Pedemontana le realizzi con pannelli fotovoltaici (costeranno pur meno di una galleria!), la potenza elettrica di picco sarà tra i 500 kwe e 1 Mwe. Questa si che è una vera opera di compensazione ambientale.
- Se non ci sarà conurbazione a lato delle opere sarà piantata della vegatazione, chiediamo e pretendiamo che i fianchi dell’autostrada diventino zone di produzione di biomasse per la cogenerazione di elettricità e calore a bassa entalpia.
Sergio Brioschi
Caro sergio Brioschi,
RispondiEliminacredo proprio che tu sia stato ingannato dai tuoi informatori, che inventano la realtà quando dicono:
La situazione attuale su Pedemontana dimostra il Fallimento PERSONALE dell’ex sindaco, perché non è stato capace di coordinarsi con gli altri Sindaci.
L’ex-sindaco ha sempre gestito tutte le questioni in primis, senza coinvolgere, anzi irritandosi quando il Circolo del PD ha preso l’iniziativa, dopo aver insistito perché fosse l’Amministrazione a fare una assemblea pubblica sul tema.
Questa frase è il segno dell’impreparazione del PD sulbiatese.
Le assemblee pubbliche e le raccolte di firme informano e sensibilizzano ma non risolvono i problemi. Peraltro l’unica assemblea pubblica dei Comuni del vimercatese con Pedemontana l’ha organizzata Sulbiate nel cineteatro di Bellusco nel luglio 2008. Le raccolte firme della galleria le ha fatte il comitato (ricordate il fantasma sindaco) non Guglielmo Stucchi o il PD e la mia firma e la mia faccia non sono diventate un vostro vanto.
Non hanno neppure la capacità di sentire i colleghi Sindaci che probabilmente avrebbero loro sconsigliato di scrivere queste stupidaggini.
L’elenco di alcune iniziative di Sulbiate dal 2004 al 2011 dimostrano la realtà:
- Nel 2004 appena eletti, Sulbiate scrive ai sindaci del vimercatese dichiarando di uscire dall’isolazionismo della giunta di Comune Aperto e di allinearsi agli altri.
- Nel 2005 Sulbiate propone ai sindaci di dare un parere sull’ampliamento del Globo (peraltro già concesso) solo a patto che gli oneri siano destinati a opere di interesse generale e non dei singoli comuni (cosa che non avvenne perché Busnago e Cornate tennero tutto per loro).
- Nel 2005 Sulbiate propone a tutti i Comuni l’iniziativa di richiedere ai politici il “riconoscimento ai Comuni del valore economico del territorio conferito alle infrastrutture”; numerosi colloqui con avvocati, parlamentari, e incontro finale col Presidente della provincia Penati, che stava pensando alla quotazione di Pedemontana (nulla di fatto).
- Nel 2006 Sulbiate propone con successo di rivedere le opere connesse eliminandone due su tre e tenendo le risorse risparmiate nel vimercatese
- Nel 2007 essendo sulbiate il primo Comune ad avviare la procedura del PGT, sostiene la proposta di Vimercate di creare il servizio sovracomunale di “offerta tecnica” principalmente allo scopo di realizzare il piano d’area e la parte di PGT sovraterritoriale condivisa fra tutti i Comuni;
- Nel 2008 propone ai 7 comuni della tratta “D” Molgora-Adda di fare una perizia di parte per verificare se sono possibili quote ferro-gomma per riottenere le gallerie (5 comuni partecipano); la perizia è supporto importante per i ricorsi al TAR;
- Nel 2008 propone di fare un ricorso al TAR unitario insieme a 7 Comuni, Vimercate si offre come capofila ma rinuncia all’ultimo momento costringendo Sulbiate, Bellusco e Aicurzio a fare ricorsi autonomi; Bellusco decide di farlo con iAicurzio al TAR del Lazio e perde; Sulbiate è al TAR Lombardia ancora in corsa per i suoi diritti.
Dal 2009 in avanti il vimercatese ha abbandonato ogni interesse a operare unitariamente a partire da Vimercate che rinuncia al suo ruolo di coordinamento e di rappresentante dei Comuni di fatto non informando, ad esempio, che l’ADP non avrebbe più convocato i Comuni ricorrenti al TAR.
Di tutto questo esiste tutta la documentazione in Comune… ma a voi non interessa come non è interessata per metà legislatura a Fassina che invece di fare l’assessore ha perso tempo a fare il segretario del circolo PD.
Stucchi Maurizio