10 novembre 2011

Serve una accellerazione seria.

Nonostante i "giochetti" di Berlusconi e le dimissioni postdatate, BTP e Borsa di Milano crollano. Lo spread sfonda quota 560.


Bersani: "disponibilità totale dei parlamentari per essere pronti in ogni momento, festivi inclusi, a votare". Franceschini: "Di fronte all'emergenza del Paese non ci può essere week end, non ci può essere alibi". Letta: "Occorre tentare di far nascere lunedì il governo di emergenza"


Neanche l'annuncio di dimissioni postdatate di Berlusconi ha dato fiducia ai mercati. Serve una decisione immediata per frenare la crisi economica e finanziaria. La Borsa di Milano e i Btp sono precipitati: lo spread ha sfondato quota 560 e molti titoli sono stati sospesi.

“I tempi stringono drammaticamente. Noi siamo pronti ad ogni soluzione che consenta un'accelerazione seria dei tempi”. Lo afferma il segretario del PD Pier Luigi Bersani al termine dell'assemblea del gruppo nella quale il leader Pd ha chiesto responsabilità e una disponibilità totale dei parlamentari con una convocazione a domicilio in modo da essere pronti in ogni momento, festivi inclusi, a votare.

Le opposizioni sono "disposte a consentire l'approvazione della legge stabilità nella giornata di sabato o domenica". Ad annunciarlo in Aula alla Camera è stato Dario Franceschini. "Di fronte all'emergenza del Paese non ci può essere week end, non ci può essere alibi", ha sottolineato il capogruppo del PD, "siamo pronti a stare qua e consentire l'approvazione della legge di stabilità". Tuttavia, ha chiarito, la legge passerà "senza il nostro voto, perché il nostro non può essere che un voto contrario".

"Quel che sta succedendo sui mercati impone una drammatica accelerazione". Lo ha afferma il vicesegretario PD Enrico Letta in una nota. "Le forze politiche devono fare un gesto di responsabilità, chiudere in quattro giorni come avvenne a luglio la legge di Stabilità e tentare di far nascere lunedì il governo di emergenza. I mercati non capiscono e respingono i bizantinismi dilatori di una politica italiana che sembra non essersi ancora resa conto della situazione".

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