Un po' di storia per non dimenticare che:
2006: Il precedente Governo Berlusconi lascia in eredità al Governo Prodi, un macroscopico buco nei conti pubblici. La nuova squadra corre ai rimedi. Guidati da Prodi, Tommaso Padoa Schioppa, Vincenzo Visco e Pier Luigi Bersani preparano una manovra da 30 miliardi di euro. Gli interventi più significativi sono contro l’evasione fiscale, liberalizzazioni e anche riduzioni di imposta e di contributi.
2007: ancora misure contro l’evasione fiscale, con particolare attenzione ad alleggerire la pressione del fisco sui redditi bassi. Per i meno abbienti via l’Ici, sgravi per i figli che studiano fuori sede e così via. Ma la destra di fronte all’operazione risanamento-rilancio insorge e accusa il Governo di mettere la mani nelle tasche degli italiani. Cade il governo Prodi.
Nel 2008 la destra vince. Tutte le risorse recuperate dal centrosinistra con il recupero dell’evasione andrebbero impegnate per sostenere la ripresa, perchè la crisi è già in atto. Ma Berlusconi le spende per togliere l’Ici per le case dei più ricchi; condono al 4 per cento sugli esportatori di capitali; salvano l’Alitalia con i soldi pubblici; cancellate tutte le norme di contrasto all’evasione fiscale; interrotto lo studio delle spese pubbliche (la spending rewiew).
Per tre anni, secondo i nostri "eroi", la crisi è solo psicologica, l'Italia sta meglio degli altri paesi europei, bisogna stare allegri perchè la crisi è passeggera.
A luglio, dopo le elezioni, finalmente il Governo ammette che la crisi c’è e per rimediare si invetano una manovra "farlocca": tutti i più importanti sacrifici sono rinviati al 2013 dopo le elezioni. Seguiranno altre proposte confuse e inefficaci.
Ad agosto, il mercato si accorge che le manovre approvate sono finte.
Sono necessari nuovi urgenti interventi ma questa volta imposti dall'Europa: voci, passi in avanti, ripensamenti, scontri interni, fino all’epilogo.
L’Italia è a un soffio dal fallimento, senza più credibilità. Il debito italiano è enorme e per essere rinnovato deve necessariamente rivolgersi ai mercati.
Ma il mercato non si fida più del nostro paese. Entro aprile dovranno essere rinnovati 200 miliardi di euro altrimenti, se non ci riusciamo, il pese rischia il fallimento, trascinandosi l'Europa e l'Euro. Questo è quanto.
Responsabili di questa situazione sono Berlusconi e Bossi.
Monti è stato chiamato per evitare il fallimento!
Monti è stato chiamato per evitare il fallimento!
Berlusconi, ora si nasconde dietro al "cortigiano" Angelino Alfano, mentre Bossi dopo aver fatto approvare tutte le possibili leggi vergogna a favore del miliardario di Arcore, e aver contribuito a portare il paese sull'orlo del default, riveste i panni del duro e puro che inneggia, a Roma ladrona, alla secessione ed alla padania libera.
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