1. CON LE PRIMARIE DI PALERMO E L’AQUILA CENTROSINISTRA PRONTO. ORA BISOGNA LAVORARE PER VINCERE ALLE AMMINISTRATIVE. IL CENTRODESTRA E’ SMARRITO. LA VITTORIA E’ POSSIBILE.
Come le primarie di ieri a Palermo e L’Aquila il centrosinistra ha quasi completato la scelta dei propri candidati alle elezioni amministrative del 6 maggio. Il centrodestra è allo sbando.
Non ha ancora, nella maggior parte dei casi, un candidato valido. Dunque bisogna lavorare per vincere.
E’ un’occasione straordinaria: una vittoria schiacciante del centrosinistra alle amministrative finirebbe di scompaginare il centrodestra e aprirebbe le porte a un rafforzamento decisivo del centrosinistra anche alle prossime elezioni politiche del 2013.
Il senso delle primarie è questo: una competizione aperta a tutti gli elettori tra candidati che si sfidano nello stesso campo per andare poi a fare la battaglia vera contro l’avversario. Ora le scelte sono state fatte. Bisogna lottare contro l’avversario.
Ieri a L’Aquila ha vinto le primarie il sindaco uscente Massimo Cialente. A Palermo Luigi Ferrandelli è risultato in testa in base ai dati trasmessi dai seggi. Rita Borsellino ha chiesto il riconteggio dei voti. Oggi pomeriggio si pronuncerà l’apposita commissione.
2. PRONTA LA BOZZA PER LE RIFORME ISITUZIONALI. NEI SALOTTI BUONI CRESCE LA TESI DEL PARLAMENTO INADATTO ALLE DECISIONI. COME SE LA DEMOCRAZIA RIGUARDI SOLO INTELLETTUALI, MAGGIORENTI E CETI ABBIENTI.
I tecnici dei tre partiti che sostengono il governo di impegno nazionale, e cioè Pd, Udc e Pdl, hanno messo a punto una bozza di riforme istituzionali: taglio del 20 per cento dei parlamentari, premier più forte (nomina e revoca i ministri e può chiedere di andare a votare), sfiducia costruttiva, bicameralismo attenuato (cioè non sempre le leggi devono passare in entrambi i rami del Parlamento). La bozza potrebbe essere trasformata nei prossimi giorni in un disegno di legge da presentare alle Camere.
Cresce intanto il dibattito tra intellettuali, giornalisti, salotti vari su un singolare tema: è giusto che a fare le riforme sia questo Parlamento? Un tema che nasconde un disprezzo di fondo per le istituzioni democratiche. Perché un Parlamento eletto regolarmente può piacerti o non piacerti per il colore politico o le scelte che compie. Ma è sempre legittimato a fare le riforme che trovano una maggioranza secondo le regole.
3. DOPO DUE ANNI CHE IL PD NE PARLA, ANCHE IL SALOTTO BUONO SI ACCORGE CHE E’ NECESSARIA UNA FASE DI RICOSTRUZIONE. SOLO CHE PER ANNI E’ RIMASTO ZITTO DI FRONTE A BERLUSCONI CHE CI PORTAVA AL DISASTRO.
Il Corriere della Sera copia oggi il Pd. Da tempo il Partito Democratico parla di ricostruzione e di un progetto sostenuto da una vasta maggioranza di forze (centrosinistra e moderati alleati per la ricostruzione) per avviare una ricostruzione democratica, civile, economica. Oggi Michele Salvati ne parla su Il Corriere, come se il Pd non avesse mai proposto una strategia del genere. Come se si potesse fare una larga coalizione solo se non si hanno idee politiche. Il bello è che per anni nessuno ha
detto niente mentre Berlusconi portava l’Italia al disastro, il Pd lanciava l’allarme e proponeva la strategia della ricostruzione.
4. LA SFIDA DEL LAVORO. MANCANO LE RISORSE PER FARE LE RIFORME. E ANCORA NON CI SONO LE RISORSE PER FARE GLI INVESTIMENTI E CREARE OCCUPAZIONE.
Il governo sta cercando di mettere insieme almeno due miliardi di euro per finanziare l’avvio della riforma degli ammortizzatori sociali, motore indispensabile per mettere in moto una riforma del mercato del lavoro che, come ha detto ieri in una intervista a La Stampa il ministro Elsa Fornero, il governo vorrebbe simile al modello tedesco. Per ora le risorse non ci sono. “I fondi vanno trovati” dice oggi (sempre su La Stampa) il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà: “Non abbiamo un’idea precisa di come finanziarli”. Il presidente Mario Monti è intenzionato a trovare i solidi necessari. Nei prossimi giorni si vedrà. Ma ancora non si parla di iniziative e di risorse per avviare attività e creare un po’ di occupazione, come da tempo chiede il Pd.
5. FIAT. PRODI STRIGLIA IL GOVERNO. MIRAFIORI E POMIGLIANO RISCHIANO.
Ieri l’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea, Romano Prodi, dalle colonne de Il Messaggero, ha invitato il governo ad agire sul tema dell’auto, perché è un settore decisivo per l’economia e l’apparato industriale italiano e per l’occupazione.
Oggi su Affari e Finanza, supplemento economico de La Repubblica si puntano i riflettori su Mirafiori e Pomigliano (in allegato alla nota).
6. PUTIN DI NUOVO PRESIDENTE.
Vladimr Putin è di nuovo il presidente della Russia. Non ha ottenuto un consenso formidabile come le altre volte. E l’opposizione parla di brogli. Ma per la terza volta è presidente.
7. DOPO I GOSSIP SULL’INTERVENTO DI MERKEL E MONTI A FAVORE DI SARKOZY, ARRIVANO LE SMENTITE E LA REAZIONE DI HOLLANDE.
Nei giorni scorsi su molti quotidiani sono apparse alcune indiscrezioni su un presunto intervento di Angela Merkel e di Mario Monti a favore di Sarcozy nelle presidenziali francesi. Ieri sono fioccate le smentite. E il candidato dei progressisti Hollande ha detto chiaro e tondo: “E’ inutile che qualcuno tenti di influenzare il voto: qui decidono i francesi”.
8. ISRAELE APPROFITTA DELL’ANNO ELETTORALE IN USA E SULL’IRAN PROVA A FORZARE LA MANO AD OBAMA.
Alla vigilia dell’incontro tra Barack Obama e il premier israeliano Benjamin Netanyahu in Usa si riproduce il braccio di ferro sui rapporti con l’Iran. In vista delle elezioni in Usa e della forte presenza ebraica tra gli elettori americani, Israele sta cercando di forzare la mano al presidente degli Stati Uniti (articolo allegato alla nota).
Nessun commento:
Posta un commento