21 giugno 2012

Notizie PD Lombardia

Da Nord per la ricostruzione nazionale

Da Nord per la ricostruzione nazionale. È questo il titolo dell’incontro fra le assemblee regionali Pd di Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Liguria. L'evento è in programma sabato 30 giugno dalle 9.30 alle 18 a Milano al Teatro Elfo Puccini (corso Buenos Aires 33).
La chiusura dei lavori sarà affidata a Pierluigi Bersani.

IL PROGRAMMA
- Ore 9.30/13.30 – Sessioni tematiche
- Riforma dello Stato e patto di cittadinanza;
- Competitività dei territori, nuova economia e sviluppo;
- Riforma del welfare e delle protezioni sociali;
- Legalità e lotta alle mafie.
14.30 – Sessione plenaria
Dalla questione settentrionale al Paese: un progetto di riscossa per l’Italia
17.30 – Conclusioni di Pierluigi BERSANI

La sessione pomeridiana verrà trasmessa in diretta web su www.blogdem.it

Per confermare la partecipazione: organizzativo@pdlombardia.it

Dialoghi per la Lombardia

Tutto quello che c'è da sapere su "E SE AVESSIMO ReGIONE NOI? Dialoghi per la Lombardia": tre giorni di incontri organizzati dal Gruppo regionale del PD dal 13 al 15 giugno.

Mercoledì 13 giugno: Una regione nuova: sfide, cambiamenti e priorità
Giovedì 14 giugno: Expo 2015, Mobilità, Fare impresa, Nuovi linguaggi, Salute e Formazione
Venerdì 15 giugno: Casa, Legalità, Green economy e Welfare
Venerdì 15 giugno: Un civismo per il rinnovamento

PAROLE PER LA LOMBARDIA (video)

LE FOTO


Terremoto, i sindaci del PD si mobilitano

Un gemellaggio fatto di fondi di solidarietà, tecnici e operatori comunali in trasferta, reti sociali per le imprese e le famiglie in difficoltà e ospitalità nelle colonie al mare e in montagna per i bambini e gli anziani. Sono gli aiuti concreti messi a disposizione da alcune amministrazioni comunali a guida Pd in Lombardia per i comuni del mantovano e del modenese colpiti dal terremoto.
Oltre alla mappatura degli stabili lesionati, alla messa in sicurezza di edifici pubblici e privati e all'assistenza per le pratiche di emergenza, lo sforzo congiunto è quello di garantire il ritorno alla normalità. Per questo i Comuni lombardi hanno creato anche reti sociali per la commercializzazione di prodotti della filiera lattiero-casearia.

In particolare, i gemellaggi sono tra il Comune di Sesto San Giovanni e quello di Carpi, tra Finale Emilia e Cinisello Balsamo, tra Novi di Modena e Vimercate, tra San Felice sul Panaro e Desio e Usmate Velate, tra Concordia sulla Secchia e Crema, tra Cavezzo e Cormano, tra Medolla e Cernusco sul Naviglio, tra San Prospero e Codogno. E ancora: tra San Possidonio e Locate Triulzi e Usmate Velate, tra Camposanto e Arzago d'Adda, tra Moglia e Pioltello, tra Pegognaga e Saronno, tra San Giovanni del Dosso e Monza, tra Sermide e Valnegra e Scanzorosciate, tra Gonzaga e Cerro al Lambro, tra Carpi Rozzano.
Nel frattempo, martedì, il Consiglio regionale ha votato all'unanimità un ordine del giorno con proposte mirate di sostegno.


Continua la festa regionale a Lodi

La festa regionale di Lodi continua. Fino a domenica 24 giugno in programma dibattiti, incontri e divertimento all'Area del Capanno.
Qui trovate il programma completo.

Tante le feste anche nel resto della regione, eccone alcune: Tempo di feste democratiche


Scuola di formazione, si parla di beni collettivi

La gestione dei beni collettivi per lo sviluppo locale” è il titolo della relazione che Nadia Carestiato terrà sabato 23 giugno per il corso Un Paese da ricostruire.
Come la proprietà collettiva incide sulla progettualità locale e quali ricadute economiche, sociali, ambientali e paesaggistiche può avere se è sfruttata consapevolmente.
Ma quando diciamo "beni pubblici", "beni comuni", "proprietà collettiva", di cosa stiamo parlando? La Commissione Rodotà nel 2008 ha definito beni comuni le cose che esprimono utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali nonché al libero sviluppo della persona.  Devono perciò essere tutelati e salvaguardati dall’ordinamento giuridico, anche a beneficio delle generazioni future, e deve essere garantita la loro fruizione collettiva, nei limiti e secondo le modalità fissate dalla legge.
Ci sono diversi tipi di beni comuni. I beni comuni tradizionali, quelli globali (acqua, aria, oceani, risorse non rinnovabili) e quelli che una determinata comunità gode per diritto consuetudinario (pascoli, boschi, aree di pesca),  sono detti “di sussistenza”. Ci sono poi i beni comuni sociali, definiti new commons (la cultura, la sanità, la scuola, le reti di comunicazione, il diritto alla sicurezza e alla pace), che possono essere considerati beni pubblici e per loro natura sono soggetti ad una continua ridefinizione in relazione all'evolversi della storia.
Beni comuni e beni pubblici hanno in comune il principio di non escludibilità (nessuno può essere escluso dal bene), ma differiscono in un punto fondamentale: l’uso di un bene pubblico non ne diminuisce la disponibilità, mentre lo sfruttamento di un bene comune ne riduce la possibilità di consumo da parte di altri.
Come beni comuni e risorse collettive vanno amministrati e gestiti è una delle più grandi sfide che abbiamo davanti.

Annamaria Abbate, responsabile formazione politica PD Lombardia

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