16 luglio 2012

Le acque insidiose dell'Adda: giovane sulbiatese affoga a Capriate

La corrente ha trascinato due giovani che si erano tufffati nella zona della Cava degli Spagnoli: uno è riuscito a rimanere a galla, l'altro non ce l'ha fatta

L'Adda ha fatto un'altra vittima: un giovane sulbiatese ha perso la vita dopo un tuffo in acqua in compagnia di un amico. Tutto è accaduto intorno alle 16,20 di domenica 15 luglio a valle della diga di Capriate, nella zona della Cava degli Spagnoli.

La vittima è Mohammed Habbal un giovane marocchino di 26 anni residente a Sulbiate in Via Mattavelli: in suo soccorso si è lanciato in acqua un altro giovane immigrato, di origini tunisine. Ma il suo gesto altruistico è stato purtroppo inutile.

Complice il sole e il caldo, i due amici avevano pensato di rinfrescarsi lanciandosi in acqua. Ma presto si sono trovati in difficoltà, a causa della forte corrente. Da riva hanno visto che qualcosa non andava, ed è scattato l'allarme. Il giovane tunisino si è lanciato in acqua, ma non è riuscito ad arrivare in tempo. Il 118 ha fatto partire le ambulanze e ha allertato i carabinieri e i vigili del fuoco: mentre uno dei due amici era riuscito a tornare a riva, dell'altro non si trovava traccia. Così la zona è stata sorvolata dall'elicottero, mentre sullo specchio d'acqua sono entrati in azione anche i sommozzatori. A Capriate in via Adda, sono accorsi i carabinieri di Treviglio e in campo sono scesi anche i militari del comando provinciale di Bergamo. Tutti insieme hanno perlustrato le rive e il corso d'acqua: poi purtroppo, poco dopo le 17,30, è arrivata la conferma. Il corpo del giovane sulbiatese, che lavorava come operaio
ad Arcore, è stato ritrovato un po' più a valle. E' la seconda vittima dell'Adda in due weekend.

La redazione di Teorema e il Circolo PD di Sulbiate a nome della cittadinanza tutta esprimono il più profondo cordoglio per questa giovane vittima.


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