15 agosto 2012

Anniversario

Due anni fa, di questi tempi, da una azienda, la DOX-AL , venivano immesse nella nostra rete idrica delle acque usate nel processo produttivo.

Grave è l’attributo più appropriato per definire il fatto, allora la sua  gravità  non emerse appieno, sia a causa del sonnolento periodo agostano, sia per la comunicazione che tendeva  a  minimizzare l’accaduto.

La versione ufficiale della causa fu ” l’errore umano”! E gli abitanti vicini se la sono bevuta …  l’acqua del processo industriale.

Le chiacchiere da bar  facevano anche trasparire  una vena di responsabilità della società che gestisce la rete idrica (AMIACQUE) che non avrebbe “previsto” una valvola per evitare il ritorno in acquedotto !?!?

Subito dopo il travaso nell’acquedotto il nostro sindaco scriveva: ”Incontri pubblici - … Informiamo che l'azienda ha espresso al Sindaco l'intenzione di organizzare una giornata "porte aperte" per presentare alla popolazione le proprie strutture e organizzazione

Le “porte aperte”, per la verità sono rimaste sempre chiuse, è stata una delle tanti occasioni di consapevolezza  di democrazia perse.

Una occasione persa per porre direttamente domande su di un travaso che nonostante gli eventuali errori umani non avrebbe mai dovuto accadere.

Una occasione persa per l’azienda per dimostrare ai Sulbiatesi  l’attenzione che pone verso l’ambiente.

Una ulteriore occasione persa dalla politica per tener fede a quanto scrive, a causa di una grande facilità a dimenticare e alla difficoltà ad impegnarsi per questi temi.

L’epilogo alimenta il sospetto che, quando vi è contraddizione tra ambiente e interessi particolari la bilancia penda spesso  dalla stessa parte.

http://pdsulbiate.blogspot.it/2010/08/acqua-maleodorantela-risposta-del.html

http://pdsulbiate.blogspot.it/2010/08/acqua-maleodorante-i-cittadini-devono.html

http://pdsulbiate.blogspot.it/2010/09/acqua-contaminata-indagine-della.html


5 commenti:

  1. Chi era l'assessore all'ambiente dell'epoca?
    Ah, ora ricordo...Fassina; perchè non ricordo invece suoi interventi sull'argomento?

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    1. Come sempre in questo villaggio, mai nel merito del fatto di chi magari sa qualche cosa.
      Per esempio sarebbe interessante conoscere se oltre alla valvolina di non ritorno di Amiacque, l'azienda ha modificato l'impianto: per una tranquillità dei cittadini. Nel caso significa che l'impianto era migliorabile da subito.

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    2. Ricordiamo che l'assessore Fassina intervenne al rientro delle sue comode vacanze ma nemmeno i suoi compagni che scrivono questo ridicolo promemoria di anniversario ne ricordano le azioni e i risultati.
      Comunque anche il Comitato di quartiere, oggi ancora presieduto dal nuovo portavoce del PD, ha avuto documenti e informazioni di quanto successivamente l'Aamministrazione verificò con ASL e ARPA con la presenza vigile e attiva di Legambiente.
      Facile concludere che la cultura del sospetto e della dimenticanza di quanto è stato fatto e verificato dagli Enti responsabili e dal Comune convenga a coloro che sono incapaci di svolgere azioni di governo pur avendone titolo e responsabilità (Fassina assessore e uomo del PD!) ma sono bravissimi a sguazzare nel fango e nella calunnia.
      Enti, Amministrazione e Azienda, con tanto di procedimento di verifica della Magistratura, hanno fatto tutto quanto era dovuto per risolvere il problema.
      Grazie di avercelo ricordato!


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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. La questione ultima posta da Teorema è se:
    - quando accade un problema ambientale (che in realtà non dovrebbe mai accadere) alle persone va detta tutta la verità o se l’informazione deve essere solo quel tanto da non allarmare, per senso di responsabilità.
    - se i cittadini devono sapere dei processi produttivi che avvengono nella fabbriche vicino a casa, del grado del rischio che presentano oppure, essendo (i cittadini vicini) un elemento esterno alla fabbrica non devono essere informati anche perché non sarebbero tecnicamente preparati a giudicare.
    Il fatto di 2 anni fa, per quanto sia stato fortunatamente per nulla pericoloso negli effetti, a mio avviso, è stato gestito con lo stesso metodo di altri risultati ben più sciagurati: ricordo l’esempio dell’ICMESA ma ce ne sarebbero centinaia.
    Ricordare significa anche rinnovare l’attenzione. E’ pure una occasione per riflettere, non solo sul fatto specifico di 2 anni fa che probabilmente ora è in gran parte superato.
    In questi giorni stiamo vivendo la dolorosa vicenda dell’ITALSIDER di Taranto dove si è fatto e speso molto per tenere nascosta la pericolosità dei processi industriali ai cittadini e ai lavoratori.
    La mia opinione alle questioni poste è che:
    - la verità va detta sempre perché i cittadini ne hanno la maturità.
    - le “porte aperte” sarebbe stata una occasione importante, sono certo che tra i cittadini esistono saperi e competenze in grado di dare veri contributi.
    Non ho dubbi che magistratura, istituzioni e amministrazione abbiano fatto il loro dovere è il coinvolgimento dei cittadini che è stato carente.
    Una osservazione di parte però la voglio proprio fare: penso che il circolo PD e il suo blog “Teorema” abbia tutte le carte in regola per proporre e esprimere opinioni su tutti gli argomenti di carattere ambientale; le sue azioni su out-let, pedemontana, referendum sull’acqua, referendum sul nucleare, opinioni sul patto dei sindaci,amianto sui tetti, rifiuti, versamento dell’acqua nell’acquedotto … ne sono la garanzia di coerenza.
    Sergio Brioschi
    (iscritto al circolo PD di Sulbiate e socio Legambiente))

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