22 ottobre 2012

Sulbiate: il filo, la filanda, la matassa. - 2 -

Seconda Puntata.

La vita in Filanda era dura. 
Chi di voi ha letto la prima puntata e le parole del testo della canzone con cui ci siamo lasciati dovrebbe averlo già intuito. A causa dei pochi e poveri prodotti offerti della terra, le famiglie dei contadini integravano per sbarcare il lunario con il lavoro della gelsibachicultura e quello in filanda.

Vecchia Filanda di Sulbiate (MB)
In filanda il lavoro è in prevalenza femminile.
Questo per diverse ragioni: l'abilità manuale delle donne, il carattere più mite, il costo di mano d'opera più contenuto, e la facilità di reclutamento.

Mentre gli uomini erano impegnati nei campi, furono le donne, molte le bambine, a produrre il prezioso filato.

In filanda l'ambiente era umido, malsano nauseante, perchè i bozzoli erano tenuti in bacinelle d'acqua calda. La giornata lavorativa era lunghissima. Durava quanto durava la luce del giorno.


Il repertorio dei canti delle filandere è molto ricco, probabilmente perchè alle donne per alleviare la fatica, non restava che il canto. Cantavano senza perdere di vista le fasi del lavoro. Pena il rischio di essere punite o multate.

Preziosa e commovente è la loro testimonianza.
Non lasciatevi suggestionare dall'atmosfera poetica e romantica.

Sono canzoni struggenti e bellissime che raccontano meglio di tante altre cose la vita, le speranze, le gioie, i problemi, le preocuppazioni, l'infelicità delle donne e delle bambine di quegli anni.

Dalla rete abbiamo selezionato questi tre esempi. Buon ascolto.


"Povre filandere" da "Filande filandine e filandere" canzoni lombarde di filanda. 
Intepretato la La Colombera. Osio sopra Bergamo.


"Alla mattin bonora" interpretato da "La Colombera" Osio sopra (BG).

"
"Mamma mia mi sun stufa". Interpretato da Anna Casalino.


... continua.

Per leggere la puntata precedente cliccare il link:
Sulbiate: il filo, la filanda, la matassa. - 1 -

pubblicato da M. Sarchielli.

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