8 novembre 2012

Gigi Ponti: nota sulla provincia di Monza e della Brianza.

Agli iscritti e agli amministratori di MB

Carissimi,
desidero richiamare la vostra attenzione e la vostra consapevolezza sui destini dell'autonomia e dell'organizzazione del nostro territorio di Monza e Brianza.Per quanto la storia della nostra Provincia sia abbastanza recente, una storia ce l'abbiamo. È fatta di capacità di lavorare insieme, di buoni servizi portati a insediarsi sul territorio vicini a persone e imprese, di rappresentanza sindacale, patrimonio e progetti culturali.


Molta antipolitica e un po' di insipienza hanno fatto chiudere gli occhi sul lavoro che negli ultimi vent'anni ci ha fatto fare significativi passi in avanti: ereditati camera del lavoro e associazione industriali tra i più vecchi d'Italia, Monza e gli attuali Comuni della Provincia, anche se a sbalzi, hanno creato un presidio decentrato e autonomo di molti servizi a partire dal provveditorato agli studi, un'agenzia dedicata alla formazione e orientamento al lavoro, progetti dedicati al nostro territorio e all'ambiente, reti di servizi su bacino ottimale, un'organizzazione rafforzata della sicurezza e tutela del territorio, una Camera di Commercio dedicata solo a Monza e Brianza, un distretto del lavoro, reti di biblioteche e progetti culturali che hanno superato l'atomizzazione e l'incapacità a coalizzarsi tra amministrazioni. Abbiamo delegazioni sindacali autonome, presidi di INPS e INAIL e molte altre funzioni utili che da anni lavorano sul territorio. Se me lo consentite, ci metto anche l'autonomia politica di poter indicare i nostri candidati senza che siano scelti da altri.

Orbene, al netto di sentimenti e partigianerie, oggi, il lavoro di decenni deve essere coerentemente difeso. Perché? Perché siamo finiti in un "limbo" dal quale non sappiamo come e quando usciremo.
Anche per questo motivo, letti alcuni commenti che non mi entusiasmano, desidero richiamarvi alla maggior unità possibile. Se abbiamo un buon patrimonio di beni e servizi pubblici, lo dobbiamo al lungo lavoro dell'Assemblea dei Sindaci, al lavoro del nostro Gruppo Consigliare Provinciale e alla forza di Monza. Lo dobbiamo anche al lavoro dell'amministrazione provinciale del centro sinistra che dal 2004 al 2009 ha riconosciuto autonomia e ha fatto fiorire nuovi progetti e strumenti. Quindi chiedo ai Sindaci e agli amministratori di stare uniti e vigili, di non avvallare atteggiamenti da tifosi, ma ragionamenti amministrativi basati su logiche organizzative.

Chiedo ai parlamentari e ai nostri due consiglieri regionali di seguire i prossimi sviluppi chiedendo rispetto delle regole inosservate sia sugli indirizzi che sulla consultazione democratica del territorio.
Per tutti questi motivi ho chiesto e ottenuto un incontro con il nostro Segretario regionale affinché ci si riconosca la possibilità di maturare scelte condivise e utili visto che c'è in gioco il nostro incerto destino. Incerto tanto più per il fatto che la relazione accompagnatoria della legge non prevede per gli accorpamenti di territori uffici decentrati e per il fatto che le ipotesi del governo della città metropolitana partono da quella che il Sindaco del capoluogo sia anche quello metropolitano.
Siamo favorevoli al cambiamento, ma non possiamo accettare accompagnamenti o essere sciolti senza essere arbitri del nostro destino. Non dobbiamo inoltre cadere nelle trappole della Lega, che ha pesanti responsabilità per questo esito visto il suo atteggiamento ostruzionistico, ma che ora cerca strumentalmente di scaricarle sul PD e in particolare sui nostri sindaci.
Quindi, sia sotto il profilo tattico che strategico lavorerò secondo gli indirizzi condivisi dalla nostra Direzione Provinciale. Sapendo che il tempo è poco, faremo il punto ogni volta che ce ne sarà l'utilità.
Con un pensiero grato a tutti i lavoratori delle istituzioni e delle autonomie funzionali di MB che continuano a lavorare per noi ogni giorno, invio un caro saluto,
Gigi Ponti

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