6 novembre 2012

Lo sciopero della fame di 70 malati di SLA. Una battaglia di civiltà.

 Settanta persone malate di SLA (sclerori laterale amiotrofica), in questi giorni, stanno manifestando pacificamente con uno sciopero della fame, per sollecitare il Governo a sbloccare i 658 milioni di euro stanziati da Monti nella spendig rewiew. I media non ne hanno parlato più di tanto.

In questo momento lo sciopero è momentaneamente sospeso perchè Fornero e Balduzzi hanno garantito un intervento rapido e concreto volto a risolvere la situazione.Soldi pronti, ma privi di un piano di destinazione.


Massimo Gramellini nella rubrica Buongiorno di sabato 3 novembre scriveva:


Il governo non trova soldi per i malati di Sla, che rischiano di morire d’inedia istituzionale. E se la tecnica Fornero ricomincia a piangere, la politica tace o parla d’altro: di quanto sia brutta e cattiva l’antipolitica.

Mentre proprio di questo dovrebbe occuparsi: degli ultimi, dei deboli, di chi non ce la fa. Purtroppo non tutti i cittadini sono ricchi, ambiziosi e intelligenti. Non tutti nascono e rimangono sani. Però tutti fanno parte della stessa comunità e la politica è la mamma che facilita la vita al figlio più in gamba, ma poi si curva protettiva su quello più sfortunato. Ed è a lui che dedica le sue energie migliori, è con lui che sperimenta quanto infinite siano le capacità del cuore umano di amare.

Forse le regole del gioco sono cambiate senza che ci avvertissero. Forse la politica ha deciso di dedicare le sue attenzioni soltanto ai potenti di cui è serva e ai servi con cui è prepotente. Lo Stato Sociale europeo - malgrado le sue magagne, le sue burocrazie, le sue ruberie - ha rappresentato la creazione più nobile della politica. Oggi se ne parla come di un rudere di cattivo gusto, un lusso anomalo del passato, un ostacolo al libero manifestarsi del Nuovo. A me un Nuovo dove i mercanti ingrassano e i malati di Sla muoiono sembra nascere già molto vecchio.

Se lo Stato non ha più soldi per tutti, tocca alla politica indirizzare quelli che rimangono verso le tasche giuste (possibilmente non le proprie). E chiedere aiuto al mondo delle associazioni, così come una mamma in difficoltà lo chiederebbe a una sorella o a un’amica. Non a una sguattera.

 Il post sull'argomento ha publicato un'interessante approfondimento.

I malati chiedono che il fondo sia rispettato così come  quanto stabilito dallo stesso governo con la spending review.

Il Fondo per le non autosufficienze è stato istituito dal governo Prodi con la Finanziaria del 2007 successivamente ridotto e infine azzerato dal governo Berlusconi.

Ieri Vittorio Grilli, Ministro dell'Economia ha rassicurato tutti dichiarando che: "Le risorse per i malati di SLA ci sono".

Attendiamo di verificare se a queste parole seguiranno dovute conseguenze.

La questione non è di poco conto perchè si tratta di una battaglia politica e di civiltà che riguarda tutto il welfare (infanzia, adolescenza, famiglie, anziani).

Decidere se sostenere da parte della comunità investimenti e spese per le persone in difficoltà sia una priorità oppure no, è una delle cifre che differenzia (infanzia, adolescenza, famiglie, anziani) il modo di intendere e fare politica. Anche ed in particolare nei bilanci di una piccola amministrazione comunale.

Ringraziamo le 70 persone, che con la loro protesta ce lo stanno ricordando!



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