5 dicembre 2012

Intervista a Andrea Cavenaghi. Ex Vice Sindaco Giunta Cavenago e della recente Giunta Stucchi, oggi consulente Sindaco Crespi.

Teorema... la quadratura del circolo intervista  Andrea Cavenaghi.



Oggi abbiamo la fortuna di intervistare Andrea Cavenaghi  della Civica Sulbiate Insieme. Il nostro avversario politico più speculare tanto da essersi recentemente tesserato nel PDL di Angelino Alfano.


Bunner scoop
Uomo di fede, testimone dei valori cattolici e da sempre attivo sia nella Comunità civica/politica (leggere sotto la breve presentazione), sia parrocchiale/pastorale,  con particolare attenzione  agli aspetti che riguardano il CAV - Centro Aiuto alla Vita.

Il Dott. Cavenaghi è persona molto competente e preparata. 
Impressionante, nonostante la giovane età, il suo curriculum politico/amministrativo.

Apparentemente timido. Nonostante il suo aspetto lo faccia giustamente apparire persona buona, mite e rassicurante, quando è il momento di difendere i Valori in cui crede, sa tirare fuori le unghie e tenere il campo come nessun altro, senza mai scadere nella volgarità o scivolare in cadute di stile. 

Ricorda Matteo 10,16 quando Gesù dice: “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”.

Di poche parole. Ai discorsi lunghi e inconcludenti, Andrea Cavenaghi, preferisce siano i fatti a parlare. 
Insomma, un degno nostro avversario, certamente una ricchezza per l’offerta politica della nostra Comunità.
Uno che sarebbe stato meglio avere dalla nostra parte ma che invece, purtroppo, milita nello schieramento a noi avverso.

Un politico che rispettiamo e di cui siamo ben lieti di poterci confrontare con lui.
RT


Breve presentazione: 
 
Dott. Andrea Cavenaghi
CAVENAGHI ANDREA,  nato a Vimercate il 27 novembre 1967.
Sposato con Paola Brioschi  dal 10 ottobre 1993
Una figlia, Alessandra.
Residente a Sulbiate dal 1992
- Laurea in giurisprudenza conseguita presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano il 29 aprile 1992.
Dal 1992 al 2007 ha lavorato in Studi Notarili  e dal 2008 lavora per una società con sede in Agrate Brianza outsourcee (fornitore) di società di leasing per la chiusura dei contratti di leasing
Dopo e durante il periodo di impegno nell’Oratorio di Burago di Molgora, il primo contatto con la attività “politica” fu l' elezione (primo non social-comunista) come componente “minorenne” del Consiglio Direttivo della Biblioteca di Burago di Molgora.
Dopo questa esperienza, dal 1990 al 1995 è stato Consigliere Comunale di Burago di Molgora eletto in lista civica (opposizione alla Giunta social-comunista).
Trasferitosi a Sulbiate,   dal 1995 al 1999 è stato vice-Sindaco con delega all’Edilizia, Urbanistica e Bilancio, eletto in lista Civica “Popolari-Insieme per Sulbiate”;
 - dal  giugno 2004 al giugno 2009 Assessore all’Edilizia, Urbanistica e Lavori Pubblici, eletto in lista civica “1184 Sì – Sulbiate Insieme”
 - dal giugno 2009 al dicembre 2011 vice-Sindaco con delega ai Lavori Pubblici e Bilancio, eletto in lista  civica “Sulbiate Insieme”;
 E' stato iscritto prima alla Democrazia Cristiana poi al Partito Popolare.
Nell’ottobre del 2011 si è tesserato al PDL invogliato  dall'obiettivo di costruire, con la segreteria Alfano, quell'area moderata con riferimento ai valori del Partito Popolare Europeo che ritiene indispensabile per il ritorno in Italia della buona amministrazione.

Intervista a Andrea Cavenaghi: 


Buongiorno dott. Cavenaghi, per prima cosa, a nome di tutta la Redazione di Teorema  La devo ringraziare per aver accolto prontamente il nostro invito ad essere intervistato, soprattutto in questo momento dove i rapporti tra Maggioranza e Minoranza sono molto complicati, ai limiti della assoluta chiusura e incomunicabilità. 
Le domande che vorremmo porLe sono talmente tante che facciamo fatica a scegliere quella con cui iniziare. 

Proviamo a partire  dalla campagna elettorale: Perché non si è candidato? Ad oggi, nel ruolo di consulente, di “mente grigia”,  è ancora molto presente e attivo per sostenere l’azione del nuovo gruppo di maggioranza.  E poi perché, con un curriculum come quello sopra indicato, la Civica Si ha preferito il sig. Andrea Crespi a Lei nel ruolo di Candidato Sindaco? 
E mi risponda sinceramente: se fosse stato Lei a correre per la carica di Primo Cittadino, avrebbe condiviso e accettato la scelta di non partecipare ai faccia a faccia preelettorali organizzati dai giornali locali?

Innanzitutto Vi ringrazio per avermi chiesto di rispondere alle Vostre domande.
Sono, da sempre, un vostro “affezionato” lettore anche se in passato mi avete provocato un po’ di “gastrite”. 
Dalla lettura di alcuni Vostri post, nella passata legislatura, si è rafforzata la convinzione che difficilmente la collaborazione Lista Civica Sulbiate Insieme  - circolo PD Sulbiate sarebbe giunta alla scadenza naturale. Ma di questo ne parleremo dopo……….

Veniamo alle elezioni
Dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale, avvenuto ad arte dopo  due anni e mezzo del secondo  mandato di Stucchi per impedirgli una ricandidatura  e l’indizione delle elezioni anticipate,  il mio nome era logicamente tra quelli dei possibili candidati Sindaco per Sulbiate Insieme.
D’altra parte era per me chiaro che non avrei accettato altro ruolo in Amministrazione.
Andrea Crespi si era avvicinato al nostro gruppo, se non ricordo male, all’inizio dell’anno e  partecipando, da quel momento, a tutti gli incontri.
La scelta di puntare su Andrea Crespi è stata praticamente di tutto il gruppo – con poche eccezioni – ed è stata dettata soprattutto da motivi di strategia politico elettorale. Una mia candidatura a Sindaco, unite a quelle alla  carica di  Consiglieri di un paio di consiglieri uscenti, avrebbe dato l’impressione di un  gruppo chiuso su se stesso; la lista ha deciso invece di dare un segnale di apertura e questo lo si è visto anche nella composizione della lista.. Ho deciso comunque di continuare a lavorare con il gruppo, cercando, con l’aiuto degli altri ex consiglieri (ad es Mirko Vincenti e Luca Zoia) di costituire un gruppo che accompagni la Giunta e i,troppo pochi, consiglieri nella loro attività.
Andrea Crespi è stato scelto anche perché ha certamente le capacità e le competenze per svolgere ineccepibilmente il ruolo cui è stato chiamato e non è certamente la “testa di legno” di Stucchi come invece lo si è voluto e lo vuole dipingere.
La decisione di non partecipare ai dibatti pubblici è stata presa e annunciata prima di scegliere il candidato Sindaco e mi sarei comportato conseguentemente.
Alcuni di noi ricordano le Sua evidente perplessità il giorno in cui si perfezionò l’accordo politico tra la Lista guidata da Stucchi Maurizio e il Circolo PD di Sulbiate dell’allora Portavoce Gigi Fassina, poi suo collega di Giunta. Già allora aveva capito che non avrebbe potuto funzionare? Sensibilità politiche troppo distanti certamente inconciliabili tra loro? Perchè non si è trovato un punto d'incontro? Anche Lei è convinto che le responsabilità di questo disastro politico siano da imputare esclusivamente a Fassina, ai consiglieri PD e al Circolo PD? Se sì, perchè?

Eravamo su piani diversi.  Noi eravamo disponibili a collaborare con persone che avessero anche una chiara collocazione politica, che si facessero pure portatrici di istanze proprie del proprio partito, ma l’alleanza non doveva essere “politica” con il partito. Doveva essere un accordo tra “persone” e non tra gruppi. In una mail di marzo del 2009 scrivevo ai miei amici che si andava verso una Giunta di coalizione “Sulbiate Insieme” “PD” e che non era quello ciò che  volevamo. Mi domandavo e domandavo se ci fossero ancora i tempi per una scelta diversa, ma purtroppo era tardi.
Troppi malintesi, troppe incomprensioni “è la continuazione delle vecchia lista civica”, “no è una nuova………”; fino all’ultimo “Chi entra in Giunta non deve avere incarichi di partito” – punto fondamentale per noi; per voi elemento non essenziale fino al punto di toglierlo, senza avvertirci,  dall’accordo finale.
E  quello è l’inizio della fine……..Quando l’ho e lo abbiamo scoperto – troppo tardi – mi sono e ci siamo sentiti “imbrogliati”. Delle persone con cui avremmo dovuto collaborare, non hanno avvertito l’esigenza di comunicarci esplicitamente di una modifica per noi importantissima. Superficiali noi a non accorgerci, ma in voi c’è stata, a mio parere, della malafede (e questo l’ho detto a Fassina in una delle ultime Giunte in cui lui era presente)
E poi il resto: il volantino a cinque, durante la campagna elettorale   le richieste di vice-Sindaco e/o capogruppo – non ho mai capito se fossero alternative o cumulative -   presentate dicendo “noi ci siamo riuniti e abbiamo pensato che………”, l’assemblea su Pedemontana non concordata.
Come si vede la questione outlet è stata solo l’elemento scatenante di una situazione  già compromessa, tenendo conto che, nel frattempo, dalle colonne di questo blog, erano  giunti degli attacchi alla Giunta senza  che, da parte dei componenti PD della maggioranza, ci fosse una presa di distanza, seppur  sollecitata.

La lista Civica SI è simile a un partito? In cosa si differenzia? Potrebbe essere preciso e elencarci quali devono essere le caratteristiche fondamentali per essere realmente Civica?

No, la lista Civica Sulbiate Insieme non è simile a un partito. Certo ci stiamo dotando di una struttura organizzativa che può sembrare quella di un partito, ma che in realtà è propria di tutte le associazioni italiane (iscritti/simpatizzanti – consiglio direttivo – rappresentante  legale, ecc)
Il punto comune è l’attuazione del programma elettorale e il lavoro a prescindere dalle proprie idee politiche. Sono certo che alcuni di noi abbiano partecipato alle primarie del PD; io parteciperò a quelle del PDL, se ci saranno, ma questo non impedisce di stare assieme nella Lista Civica.
Quale valore dà  alla partecipazione dei cittadini alla vita democratica e al loro contributo per la formazione delle decisioni politico amministrative? In quali ambiti, a suo parere, dovrebbe manifestarsi a Sulbiate questo contributo? Quali sono i momenti o i luoghi in cui la Civica SI si confronta con i cittadini?

Sono abbastanza rigido su questo punto (ma è una posizione personale). Il momento massimo di partecipazione dei cittadini è quello delle elezioni. In quel momento, noi cittadini decidiamo per il futuro del nostro Paese per i successivi cinque anni. E’ per questo che i programmi dei candidati devono essere i più chiari possibili, per poter essere raffrontati, al termine del quinquennio, con i risultati ottenuti.
Nel corso del quinquennio diventa più difficile, secondo me, ottenere un contribuito attivo della cittadinanza nella formazione delle decisioni. Si possono, è vero, organizzare incontri, dibattiti e assemblee, ma verrebbe raggiunta comunque una minima parte della popolazione, rendendo poco significativa la “scelta” assembleare
A Sulbiate, con la prima Giunta Stucchi,  si è data vita all’esperienza dei Comitati di Quartiere. Mentre nel primo quinquennio l’esperienza è stata positiva, non così nella seconda tornata. La differenza, a mio avviso, è dovuta alla composizione dei Comitati di Quartiere. Mentre nel primo quinquennio i componenti, non erano “politicamente” schierati, tranne rare eccezioni, nel secondo mandato la composizione è risultata, non per colpa della Lista Civica Sulbiate Insieme, più politicizzata, coi Comitati che hanno svolto un’azione di opposizione politica che non è propria dei Comitati.
Personalmente avrei abolito i Comitati, Sindaco e Giunta hanno deciso di proseguire, invece, questa esperienza.
Auspico che si possa tornare alla vera funzione dei Comitati di Quartiere, auspico che chi ha incarichi “politici” di rilievo in Sulbiate si astenga dal parteciparvi (posizione personale).
Quanto a noi, oltre agli incontri del    lunedì sera, incontreremo la cittadinanza in una assemblea che verrà organizzata, credo, ormai dopo le feste di Natale e stiamo verificando la possibilità di riprendere le pubblicazioni de “La Finestra”.

Anche lei, come alcuni di noi, in occasione della questione edificazione nuova scuola, ai tempi del Sindaco Giorgi, grazie ad un Comitato Cittadino fece uso dello strumento referendario. Come giudicherebbe se si attivasse lo stesso strumento per la questione ex Filanda?

Il quesito sulla scuola era ben preciso e determinato.
Faccio fatica ad ipotizzare un quesito di tal fatta sulla Filanda. Credo non possa essere alternativo del tipo “preferite la Filanda o la realizzazione di un nuovo asilo”.
Il recupero della Filanda, che rientra in un progetto molto ampio che vede coinvolti più Enti e associazioni, è un’occasione imperdibile per Sulbiate. Intervento di alto livello sia dal punto di vista strutturale che “contenutistico”.
Spiace che i gruppi di opposizione, su questo punto, abbiano assunto una posizione che appare di assoluta chiusura. Credo che questo sia uno di quegli argomenti sui quali, deponendo la strategia dell’opposizione “costi quel che costi”, si possa collaborare.

La Sulbiate del futuro: quanti abitanti avrebbe? Quali spazi verdi? Quali servizi? La mancanza o insufficienza di adeguati trasporti pubblici non condiziona la necessità dei ragazzi di spaziare oltre paese?

Credo che il limite previsto del PGT attuale di circa 5000 abitanti, sia l’ideale per Sulbiate.
Con un numero inferiore di abitanti si rischierebbe di non poter offrire servizi di livello ai cittadini; per contro, un numero che superasse le 6.000 unità, porrebbe un problemi di gestione di questi servizi.
Quanto ai servizi, assodato che con le nuove Scuole la popolazione in età scolastica è ampiamente servita, per la popolazione in età prescolare sarà necessario trovare un accordo con la Parrocchia, nel principio per me validissimo della “sussidiarietà”.
Bibiloteca e Centro sportivo possono essere, e in parte già lo sono, punti di incontro per gli adolescenti; anche per questa fascia d’età è fondamentale la collaborazione con la Parrocchia per il tramite dell’oratorio.
Certo l’insufficienza dei trasporti pubblici è problematica per i giovani – e non solo. La soluzione deve essere trovata comunque a livello sovracomunale o meglio ancora provinciale
Quanto al verde, Sulbiate mi pare esserne ancora ben dotata in attesa di vedere cosa accadrà con la green.way circa Pedemonatana

Una domanda come padre: quali sono gli aspetti positivi e quali quelli negativi della scuola che frequenta sua figlia. Insomma, in  sintesi, qual è il + e qual è il – della primaria di Sulbiate?

Beh dal punto di vista strutturale, se pensiamo che nelle delibere di approvazione del progetto c’è scritto “sentita la relazione dell’Assessore ai Lavori Pubblici Andrea Cavenaghi” non possono pensare che sia poco meno che perfetta……….
La nuova scuola era attesa da troppo tempo in Sulbiate perché la Giunta “1184 Sì – Sulbiate Insieme” potesse pensare di rinviare la realizzazione per predisporre un nuovo progetto, tralasciando di partire da quello già a disposizioni dell’Amministrazione Comunale di Sulbiate dal 1999. Peraltro, quel progetto è stato rivisto sulla base delle disposizioni legislative nel frattempo intervenute ed è stato condiviso con il mondo scolastico.
Poi tutto è perfettibile, ma credo che la nostra scuola, ancora per molti anni, potrà essere considerata eccellente.
Quanto alla didattica devo dire, da papà di una “ragazzina” che frequenta la terza elementare, che mi pare in linea con gli standard richiesti  ad una buona scuola e non posso che dirmi soddisfatto.

La trasformazione di terreno agricolo in suolo coperto è un problema nazionale. La nostra provincia è la più compromessa. L’agricoltura è considerata da molti come una vera risposta alla crisi strutturale. Le case e i capannoni vuoti sono molti. Costi di combustibili e emergenza ambientale renderanno inutili nuove strade. Non ritiene che Sulbiate abbia eccessivamente abusato di questo bene comune solo per migliorare le proprie finanze o solo per avere in cambio opere e che quindi occorra fermarsi assolutamente con il consumo di suolo? 
Abbiamo, come Sulbiate Insieme, dimostrato, in più occasioni, che lo sviluppo edilizio che ha avuto Sulbiate negli ultimi anni è avvenuto, per la maggior parte dei casi, sulla base di un PRG che, nel 2004, ci siamo trovati a gestire, ma che non avevamo condiviso. Nel 2004 ricevemmo, addirittura, delle sollecitazioni ad abrogare il PRG appena approvato. La cosa non era fattibile (sarebbe venuto a mancare lo strumento urbanistico guida) e non era opportuno; infatti Sulbiate aspettava da almeno 10 anni il nuovo PRG.
Abbiamo gestito al meglio questa situazione, apportando quelle minime modifiche che era possibile apportare e abbiamo messo in cantiere, appena è stato possibile, la stesura del nuovo PGT
Non abbiamo mai sollecitato l’avvio di iniziative edilizie “solo per migliorare le proprie finanze o solo per avere in cambio opere “; abbiamo invece ottenuto vantaggi per il Comune, e quindi per i cittadini, da operatori che, avendone   pieno diritto, chiedevano di partire con le proprie iniziative edilizie.

Lo stile politico della amministrazione Stucchi prima e di quella odierna del Sindaco Crespi pare incentrato su una sorta di paternalismo autoritario e bonario: "...devi fidarti, fa niente se non hai le informazioni e le dovute conoscenze: affidati al Sindaco come a un buon padre, che sicuramente farà il tuo bene...". …Ci consenta di dire, senza cattiveria, Berlusconi “docet”. Ci pare, invece, che fosse tutt'altro lo stile e la qualità politica di un partito, che Lei ha conosciuto bene,come la DC, di fronte ad esempio alle sue opposizioni: forse perché il suo referente sociale e il suo gruppo dirigente era vero, attivo e inserito da protagonista nella politica... Che cosa ne pensa?

Vorrei contestare questa visione della Giunta Stucchi e della Giunta Crespi, seppur neonata. Ricordo i numerosi incontri Trimestrale organizzati dalla Giunta Stucchi, gli incontri per la prediposizione del PGT, nonché, come dicevo sopra, la costituzione dei Comitati di Quartieri.
Erano, gli incontri e i comitati di quartiere, momenti e luoghi in cui  venivano illustrati i progetti in attuazione e quelli futuri. Certo non potevano essere momenti decisionali perché questi spettano agli organi elettivi
Per quanto riguarda il gruppo dirigente della Lista Civica, beh ,non si può dire che non sia e non fosse “vero, attivo e inserito nella vita politica”, intendendo per “politica” la vita della “polis” cioè di Sulbiate. Basta scorrere i nostri nomi per rendersi conto che, oltre alla vita della Lista, partecipiamo, ciascuno secondo i propri interessi e la propria sensibilità, all’attività di Associazioni e Gruppi sulbiatesi.
Credo che questa affermazione nasca ancora una volta dalla visione distorta che i nostri avversari hanno di noi e cioè quella che il gruppo non esiste, vi è un “uomo solo al comando – Maurizio Stucchi – circondato da “yes-men”.
E’ una visione che contesto e che non risponde alla realtà dei fatti. Poi ciascuno è libero di crederci o meno.
Per Lei tesserato del PDL, ora che il partito sembra essere prossimo all'implosione ed è ai minimi storici di consenso, e il segretario Alfano apparire sempre più isolato tanto che, notizia di oggi, le annunciate primarie del centrodestra che si sarebbero dovute celebrare il 16 dicembre 2012 sembra siano state definitivamente sospese, annullate; per Lei che crede nei valori del popolarismo Europeo quale sarà il suo nuovo riferimento politico nazionale: Casini?

Nel centrodestra ci sarà sicuramente una riorganizzazione e spero che emergano realtà o persone, più o meno nuove, che possano proporre agli elettori una valida alternativa alla deriva grillina o al centrosinistra.
Sceglierò quella forza politica – o federazione di forze politiche – che più avranno come riferimento i “valori non negoziabili” e riconoscano il più possibile la dottrina sociale della Chiesa come metodo di valutazione politica.
I cittadini, e i giovani in particolare, sono sempre più distanti dalla politica. Purtroppo anche nelle ultime amministrative sono stati molti i nostri concittadini che hanno preferito disertare il voto. Non crede che per risolvere questa preoccupante disaffezione anche una piccola amministrazione debba sentirsi chiamata in causa e tornare a preoccuparsi e se necessario ad investire in educazione e formazione?

Credo che di questa problematica debbano farsene carico tutti i soggetti che hanno rilevanza politica con iniziative di tipo culturale.
Il ruolo dell’Amministrazione è quello di dare l’esempio con amministrazione attenta della “res publica”.

E’ stato più semplice essere l’uomo di fiducia di Giampiero Cavenago, oggi suo avversario politico in lista con Facciamoci in Quattro per Sulbiate, o l’ “alter ego”, uomo di fiducia di Maurizio Stucchi? Quale delle due esperienze per Lei è stata più edificante?
Beh, con Cavenago non avevo l’esperienza necessaria per ricoprire quel ruolo. Ero appena arrivato a Sulbiate, conoscevo poco le persone – anche quelle con cui ero in lista.
Quando ho accettato la candidatura in Consiglio, la prospettiva era quella di fare, inizialmente, il capogruppo; il ruolo di Assessore doveva essere ricoperto da un esterno che ha poi declinato. Ho accettato comunque la proposta di Cavenago e con la Mattavelli mi sono trovato a far parte della mini-Giunta (una sciagurata riforma – come quella attuale che ha drasticamente ridotto il numero dei consiglieri – aveva ridotto il numero degli assessori e dei consiglieri – comunque 12 – e ridotto a quattro anni la durata del mandato amministrativo). L’esperienza di Giampiero era naturalmente predominante, soprattutto in alcuni campi del mio assessorato (edilizia e lavori pubblici). Fu una legislatura breve, caratterizzata da alcune “incertezze” su temi fondemantali quali la nuova scuola e il nuovo PRG. Un assessore con maggiore eseperienza avrebbe, forse, potuto aiutare il Sindaco a prendere delle decisioni in tempo debito; invece quelle decisioni furono prese tardi e ciò ha contribuito, unitamente ad altri fattori, alla clamorosa e inaspettata sconfitta del 1999.
Molto meglio con Maurizio.
Prima di tutto nel corso degli anni, prima dell’incarico, si è creata una buona amicizia e un rapporto di stima reciproca, scoprendo comunanza di idee e di interessi.
La prima collaborazione con Maurizio fu, ad esempio, in ambito parrocchiale, la predisposizione del “dossier” per l’acquisto della vecchia Canonica. Alla cosa collaborò anche Fassina.
Poi a me è servita, sicuramente, la precedente esperienza e nel frattempo ero cresciuto professionalmente, acquisendo conoscenze che poi mi hanno aiutato nello svolgere il mio ruolo.
E’ indubbio che l’esperienza con Stucchi è stata  sicuramente più gratificante per i risultati ottenuti e per il clima che si è creato nel gruppo (o in parte di esso, se proprio vogliamo vedere).

Grazie Dott. Cavenaghi per la disponibilità, la pazienza e la cortesia.

fine dell'intervista 

N.d.r.: in ragione del clima incandescente attualmente in essere tra Gruppo di Maggioranza SI e Civica SDS del C.C. di Sulbiate i commenti a questo post saranno moderati dalla Redazione di Teorema

Pertanto vi esortiamo a partecipare inviando i vostri contributi alle seguenti mail:

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Se richiesto sarà garantito l'anonimato, ma non per gli interventi di persone investite di ruolo istituzionale - come già più volte spiegato dalle pagine di questo blog -.

Questa intervista pubblicata in un momento così difficile per la politica locale, nonostante le tesi sostenute dall'intervstato siano evidentemente differenti dalle nostre e per noi non del tutto condivisibili, com'è normale che sia tra due interlocutori avversari politiciper noi Redazione di Teorema, rappresenta, in ogni modo, un punto di orgoglio, perchè dimostra che, nonostante tutto, anche nel "Vietnam" politico di questa Comunità, sia possibile dialogare e confrontarsi civilmente pur partendo da posizioni apparentemente incompatibili e inconciliabili.

Ringraziamo una volta di più il dott. Cavenaghi, Civica SI Sulbiate Insieme, a cui auguriamo sinceramente buon lavoro, per averla resa possibile. 

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pubblicato da M. Sarchielli 
Sulbiate, 05 dicembre 2012 

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