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Oggi ci ritroviamo qui per ricordare l'anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo.
Questo momento deve essere per tutti una giornata di festa, festa di pace e libertà.
In questa situazione di crisi politico-economica che fatica a risolversi e continua ad avere ricadute sociali sempre più preoccupanti è ora più che mai il tempo di riscoprire i valori profondi che caratterizzano il nostro paese senza avere paura.
E' in momenti come questi, ancora più che in altri, che dobbiamo maggiormente concorrere ad assicurare la libertà, uguaglianza e solidarietà.
Uguaglianza; quel principio enunciato all'articolo 3 della nostra Costituzione:
" tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e sociali.
E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del nostro paese".
Uguaglianza di diritti e di doveri, uguaglianza di opportunità e di condizioni di partenza, condizione per poter aspirare alla propria realizzazione personale nel seno della comunità.
Ci dobbiamo impegnare quotidianamente per riconfermare i valori della democrazia, della solidarietà.
E' questo il modo per ridare speranza a tutti specialmente ai giovani così da sconfiggere la convinzione che il futuro faccia paura, che il loro destino sia l'insicurezza sociale e personale.
La memoria degli eventi succeduti durante la guerra è un libro fatto di molte pagine, di tante storie personali e collettive, storie di individui che diedero una risposta alta e nobile alla sfida dei tempi, che seppero interpretare i valori profondi della civiltà italiana ed europea, essi volevano un'Italia libera per tutti, unita.
Noi non vogliamo dimenticare nessuno di coloro che furono protagonisti della lotta per la libertà di tutti gli italiani,
Non dimentichiamo i nostri soldati sulbiatesi morti o dispersi, anche loro protagonisti della lotta per la lbertà e ricordati in questa cappella, di cui fra poco evocheremo i nomi.
Dobbiamo onorare la memoria di quegli uomini che tanto coraggiosamente hanno lottato per donarci la libertà, hanno sofferto per non far soffrire i propri figli, hanno dato la loro vita regalandola a noi tutti. Il nostro compito, ora, spenderci in prima persona per tenere vivo il ricordo di ciò che è stato. Molti di noi qui presenti, come me, non hanno mai vissuto la guerra e sperano di non viverla mai.
Non dimentichiamo il passato per non commettere gli stessi errori: la via della pace non può passare per la guerra, deve necessariamente prevalere il dialogo, la tolleranza, la non violenza, la cooperazione tra i popoli.
Vorrei aggiungere anche una piccola parola per gli Alpini prima di lasciargli la parola.
Credo di poter affermare che per tutti noi la figura dell' Alpino ( come quella delle altre forze armate) è da sempre sinonimo di lealtà, di correttezza, di unione di attaccamento ai valori della Costituzione e della Patria e della solidarietà.
Questo spirito deve essere in ognuno di noi.
Solo così il futuro ci favorirà sempre la serenità in ognuna delle nostre attività perché il percorso di tutti noi sarà sostenuto vicendevolmente dalla solidarietà, con la presenza attiva del quotidiano sul nostro territorio.
Andrea Crespi
Sindaco di Sulbiate
Sulbiate, 25 Aprile 2013
Teorema il blog di Sulbiate riprenderà regolarmente le pubblicazioni lunedì 29/04/2013
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