1 maggio 2013

Il Sindaco Crespi tenta di rispondere a 7 domande di SDS. Non è sufficientemente preparato. Presto la verità.

Andrea Crespi - Sindaco di Sulbiate - Lista Civica SI


In un post di ieri, 30 aprile 2013, Sulbiate Democratica e Solidale ha riproposto  le domande della dichiarazione di  Gigi Fassina letta durante l'ultimo Consiglio Comunale poco prima delle sue dimissioni - CLICCA QUI

Le sette domande al Sindaco Crespi
Il Sindaco Crespi presente in aula, sentendosi chiamato in causa, forse perché sorpreso, forse perché impreparato, incalzato dall ex  Capogruppo di SDS  ha tentato senza riuscirci di rispondere in modo chiaro e esaustivo.

Infatti, il  Sindaco Crespi, che appariva in evidente imbarazzo e difficoltà, per uscire dall'angolo ha così dichiarato  " ...ma... si tratta di problemi conosciuti, ... sono in verifica e gestiti, ... saranno date tutte le risposte ai richiedenti ... ma non impediranno di realizzare i lavori progettati per mettere finalmente a posto la strada centrale del paese. Peraltro l'assessore Zanoni non è presente non essendo l'argomento in ordine del giorno”.

Insomma, allora qualcosa nel progetto non funziona veramente! 

Le parole del nostro Primo Cittadino non vi sembrano già una prima pubblica ammissione? 

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2 commenti:

  1. A me questo Sindaco sembra sinceramente molto ben disposto al dialogo e al confronto, ma, la presenza in lista di vecchie personalità, con ruoli purtroppo di primo piano, che da sempre hanno inteso la politica locale come fatto personale e luogo per regolare i conti con chi si permette di dissentire dal suo pensiero, e non ambito di confronto e mediazione che guarda esclusivamente l'interesse generale, lo costringe a giravolte e equilibrismi molto difficili.

    Sinceramente il Sindaco Crespi, privo di una recente e consolidata esperienza amministrativa, può fare a meno di Stucchi Maurizio e della consulenza di Andrea Cavenaghi?
    In questo momento, non ne può fare a meno.

    Fino a quando non si sentirà libero e pronto per decidere da solo e in autonomia, rassegnamoci a questa triste situazione. Credo che nella stessa condizione si trovi anche l'Assessore Simona.

    Il problema è che, comprensibilmente, non lo ammetteranno mai!

    Ed io, fossi nei loro panni, con le medesime importanti e pesanti responsabilità, probabilmente mi comporterei come loro.

    Come biasimarli?

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  2. condivido la prima parte dell'analisi ancora più avvalorata dal fatto che spesso si esprime con "sono decisioni già prese prima (dalla precedente amministrazione,dal commissario) .Sulle conclusioni ho molte perplessità : una su tutte . La situazione di "dipendenza" ,in particolare per il Sindaco , non lo esenta dal prendere le decisioni ,o addirittura ritornare su quelle già prese, che più ritiene coerenti con il suo pensiero.
    Non dimentichiamo che il Sindaco può avvalersi della struttura Comunale (segretario,dirigenti,responsabili di settore etc) per prendere le decisioni;certo la strada è più lunga e complessa: bisogna entrare nel merito,capire il pregresso etc e,se il caso,confrontarsi non solo con la sua maggioranza ma anche con la minoranza.
    In giunta,con diritto di voto, sono in tre : Sindaco,Vicesindaco e Assessore Crippa; le decisioni sono prese a maggioranza e,sulle delibere pubblicate ,sono alla unanimità.
    Certo che "far cambiare idea" al Vicesindaco non è facile cosa; è molto preparato e ben deciso a far valere le proprie ragioni; forse è più semplice condividerle ?
    E' passato ormai un anno ; le cose dovrebbero essere chiare anche per i nuovi arrivati.
    Ognuno si assuma le proprie responsabilità senza scaricarle ad altri; Il Sindaco può,come fece il predecessore,revocare le deleghe agli assessori (vedi Fassina)e sostituirli.
    I Cittadini lo hanno scelto come Sindaco ed ai Cittadini (NON AL SUO GRUPPO) deve le risposte; anche ai 499 che hanno firmato la petizione su Via Mandelli

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