5 agosto 2013
UN'ESTATE SOSPESA
Arriva anche per la regione la pausa estiva. Meritata? Non sta a noi dirlo, ma gli ultimi atti di Giunta e maggioranza non possono certo lasciare indifferenti e ci preoccupano riguardo il profilo che Maroni intende dare alla sua gestione, che dovremmo ormai considerare in via di stabilizzazione. Ma di realmente stabile, ahinoi, qui pare esserci solo la crisi. Veniamo agli atti estivi di Giunta e maggioranza. Non li definiamo balneari solo per il rispetto che portiamo nei confronti dell'istituzione, a prescindere da chi la occupa. L'ultima seduta del Consiglio ci ha regalato una pessima pagina di nomine fatte all'insegna di appartenenze e fedeltá politiche, in spregio ad ogni possibile, e per noi necessario, riferimento alle competenze. Due le questioni più rilevanti, il Corecom e il Comitato Pari Opportunitá.
Per il primo abbiamo dovuto prendere atto di una evidente marginalizzazione della rappresentanza dell'opposizione, con solo un membro sui 5 ora previsti, e una chiara scelta di sudditanza nei confronti degli appetiti delle diverse correnti della maggioranza. Non si può definire altrimenti la scelta di inserire in quello che è l'organismo di garanzia e vigilanza sulla comunicazione di Gianluca Savoini, giá giornalista della Padania e responsabile uscente delle struttura stampa del Consiglio, in cerca di sistemazione dopo il cambio della guardia al Pirellone, e di Giulio Boscagli, ex assessore alla Famiglia e, a questo proposito, cognato di Formigoni. Sulla partita Pari Opportunitá basta un nome per chiarire le nostre perplessitá: Ombretta Colli, chiara rappresentante di una filiera che non può certo meritare aggettivi quali innovativa e indipendente. Fin qui Maroni potrebbe scaricare ogni responsabilitá sulla sua magmatica maggioranza, ma che dire allora della sorprendente nomina di Dario Galli a consulente della presidenza per la Macroregione? Cinquantamila euro finiranno nelle tasche dell'ex presidente e ora commissario della Provincia di Varese, nonchè amministratore di Finmeccanica. Galli esulta, affermando che è il suo curriculum ad avergli procurato questo incarico, noi ci permettiamo di esprimere tutte le perplessitá del caso, compresa l'impressione che la consulenza sia funzionale a tener buono un leghista scontento che rischiava di agitarsi un po' troppo. Se questo significa pensare al bene della Lombardia... Maroni ha conquistato la ribalta mediatica di questi giorni denunciando la pesantissima situazione economica dell'Aler Milano. Il presidente ha fatto bene a denunciare gli oltre 80 milioni di buco in bilancio, ma giova ricordare come le cifre drammaticamente annunciate martedì in Consiglio fossero giá contenute in varie relazioni degli organismi di vigilanza dell'ente, pubblicate mesi or sono senza la minima attenzione da parte di maggioranza e opinione pubblica. Sulla riforma dell'Aler siamo d'accordo, ma al di lá di proclami e commissariamenti, siamo davvero curiosi di capire quale sia l'idea della maggioranza, visto che, con quello annunciato nei giorni scorsi dal Pdl, i progetti di legge della maggioranza sulla questione sono tre e non si capisce davvero quale sia la vera strategia per affrontare l'emergenza. Forse, allora, chi merita davvero una pausa sono i lombardi, che hanno bisogno di capire quale sia l'idea di Lombardia di questa maggioranza e quale possa essere una strategia di rilancio per la regione, al di lá dell'evidente obiettivo di spartizione di posti e di pura gestione dell'ormai ordinaria emergenza della crisi. In questi primi mesi abbiamo assicurato a Maroni tutta la collaborazione possibile, con un atteggiamento responsabile e conciliante in ogni sede istituzionale. La pausa estiva ci aiuterá a capire se il presidente punta sul serio a una nuova Lombardia o vuole limitarsi a mettere in sicurezza una Lega che cerca nuovi approdi politici dopo che pare aver esaurito la sua carica di innovazione politica. I mesi autunnali si annunciano come complicati per la politica, ma soprattutto per i cittadini lombardi. Quanto Maroni ci ha fatto vedere in questi primi mesi di legislatura non ci tranquillizza riguardo la capacitá di offrire segnali di reale inversione di tendenza. Speriamo di sbagliarci e auguriamo a Maroni di fare tesoro del riposo d'agosto per ripartire con il piglio giusto. Ma l'augurio di buona pausa estiva va a voi lettori e a tutti i lombardi, soprattutto coloro che rimarranno inchiodati a casa per i duri colpi della crisi. A loro dobbiamo pensare e per loro dobbiamo costruire politiche nuove in Lombardia. Questo è il nostro obiettivo e speriamo di poterlo perseguire con una maggioranza meno sorda e autoreferenziale. Buona estate e arrivederci a settembre.
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