La Giunta dice sì alla decadenza di Berlusconi
E’ quanto comunicato dal sentore Dario Stefano, presidente della Giunta, al termine della camera di consiglio.
Per il responsabile Giustizia del Pd, Danilo Leva, "in Giunta è stato difeso lo stato di diritto e la legge Severino, che ha trovato applicazione già nel caso di altri 37 cittadini italiani. La Giunta ha rispettato la prassi e le procedure parlamentari. La proposta uscita oggi approderà in aula dove il Pd compattamente si manterrà aderente ai principi del nostro ordinamento”.
"Sono sicuro che come è successo in giunta anche in aula il Pd voterà compatto la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi". E’ stato il primo commento del senatore del Pd Felice Casson, lasciando Palazzo Madama.
Quanto alla polemica scoppiata in giornata per le frasi postate su Fb dal sentore M5S Vito Crimi, dopo le quali il Pdl aveva richiesto la sospensione dei lavori della Giunta, Casson ha affermato che: “non c'è la possibilità giuridica di modificare il voto della Giunta, quanto accaduto riguarderà Crimi. Valuterà il presidente del Senato, che potrà intervenire su quello che Crimi ha fatto".
Crimi, membro della Giunta per le elezioni, durante la camera di consiglio aveva postato su Facebook un commento "hard" su Berlusconi, con l'immagine di un poster con la scritta "Silvio non mollare", accompagnato da un commento riferito però a funzioni corporali.
Una circostanza che aveva fatto sollevare prima il Pdl, che con Schifani ha chiesto l’immediata sospensione della seduta, e poi il web, con decine di tweet che hanno preso di mira Crimi per l’inaspettato favore a Berlusconi.
Nel frattempo, la notizia del sì alla decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore fa immediatamente il giro del mondo, e in pochi minuti è sui siti dei principali giornali e tv mondiali, dalla Bbc allo spagnolo El Mundo, mentre la notizia è breaking News sul tedesco Die Welt e sul Wall Street Journal.
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