28 novembre 2013

PATTO DEI SINDACI: qualche nota al secondo compleanno del PAES

Nel marzo del 2010 un sindaco di Sulbiate andò a Bruxelles a firmare il patto europeo dei sindaci, il 24 Marzo è la data ufficiale di adesione di Sulbiate al Patto.


Il testo firmato tra moltissime altri argomenti così recita:

Noi, sindaci, ci impegniamo:

1. ad adattare le strutture della città, inclusa l’allocazione di adeguate risorse umane, al fine di perseguirle azioni necessarie,
2. a mobilitare la società civile nelle nostre aree geografi che al fine di sviluppare, insieme a loro,il Piano di Azione che indichi le politiche e misure da attuare per raggiungere gli obiettivi del Piano stesso.
3. a presentare, su base biennale, un Rapporto sull’attuazione ai fini di una valutazione, includendole attività di monitoraggio e verifica;
4. ad organizzare, in cooperazione con la Commissione Europea ed altri attori interessati, eventi specifici (Giornate dell’Energia; Giornate dedicate alle città che hanno aderito al Patto) che permettano ai cittadini di entrare in contatto diretto con le opportunità e i vantaggi offerti da un uso più intelligente dell’energia
5. ad accettare la nostra esclusione dal Patto dei Sindaci, notificata per iscritto dal Segretariato del Patto dei Sindaci, in caso di: A) mancata presentazione del Piano di Azione sull’Energia Sostenibile nei tempi previsti; B) mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni come indicato nel Piano di Azione a causa della mancata e/o insufficiente attuazione del Piano di Azione stesso; C) mancata presentazione, per due periodi consecutivi, del Rapporto biennale.


Il Piano di Azione è stato ufficialmente presentato il 29 Novembre 2011: due anni fa.
Dopo l’aspetto formale dell’adesione al patto e della definizione del piano di Azione è ora certamente tempo di bilancio e di verifica delle azioni concrete intraprese, cioè è il momento di quantificare quanta CO2 è stata risparmiata rispetto all'ossigeno invece consumato in chiacchiere e promesse.
“A parlare sono buoni tutti” dicevano i nostri vecchi.
Si perché di parole e promesse se ne sono disseminate molte strada facendo:

Il punto 10 del programma della lista “Sulbiate Insieme” è intitolato: Attuazione del Patto europeo dei Sindaci «20-20-20» per l’ambiente e la riduzione delle emissioni (cosa avrà a che fare l’ampliamento del cimitero di cui si parla nello svolgimento del punto di programma ?!?).
L’impegno veniva ribadito con una certa enfasi, durante il suo primo consiglio comunale, anche dal neo sindaco.

Seguendo le note numerate dell’impegno preso dal sindaco firmatario, “le domande sorgono spontanee”:

1. Quali sono stati gli adattamenti della struttura di Sulbiate, quali le risorse allocate?
2. Chi ha percepito la mobilitazione della società civile?
3. Sono appunto almeno due anni che il piano di azione è stato presentato, è pronto  il rapporto sull'attuazione del Paes in modo che i cittadini possano fare le loro valutazioni? Quali le attività di monitoraggio e di verifica che il rapporto prevede?
4. Chi ha notato eventi specifici al Patto dei Sindaci? E la giornata dell’energia?
5. Andando avanti così, tra altri due anni dovremo accettare la nostra esclusione?

Le domande sono ovviamente retoriche, è sotto gli occhi di tutti che sul piano della concretezza quasi nulla è stato fatto.
Ci hanno parlato di impianti ad energia rinnovabile sugli edifici pubblici, chi li ha visti? Due anni sono molti per istallazioni così semplici. Nel contempo molti cittadini di Sulbiate hanno deciso di farlo in proprio, sono anche investimenti che rendono. La sensibilità ambientale in Sulbiate è presente nonostante tutto!
Ci immaginiamo la solita risposta: ma nemmeno gli altri comuni hanno fatto molto.
Anche se per alcune amministrazioni è vero, tutte, compresa la nostra, devono rendere conto delle loro promesse alle rispettive cittadinanze e in termini di principio anche all'Unione Europea.

3 commenti:

  1. Ma che cosa pensate che ne sappia l'assessore di ecologia e risparmio energetico ?basta guardare la scuola costruita in classe g.quando era sindaco dilettante.

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    1. Carpe diem.

      Proposta: visto che secondo il commentatore anonimo precedente la cultuta scientifica non è così diffusa in giunta e questo probabilmnete non è un bene, perchè l'assessore alla istruzione non tiene una bella lezione ai colleghi, sindaco compreso, sul concetto di entropia? Magari qualcosa si muoverà nei prossimi 2 anni.

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    2. il solito disinformato. Prima di esprimere gentilezze verso di me dovrebbe sapere:
      1) La scuola è stata classificata in classe "C" e c'è la targa in loco; per pochissimi punti non è risultata in classe B.
      2) nel 1998 quando fu progettata e nel 2004 quando il progetto fu revisionato per adeguarlo alle norme dell'epoca, NON ESISTEVANO LE NORME SULLE CLASSI ENERGETICHE, eppure il progetto ha anticipato i tempi visto che è risultata C e per poco non è in classe B, non certo G come dice lei (chi l'ha istruita a ripetere menzogne?)
      3) la scuola è stata fra le prime in Italia ad installare pompe di calore (pure finanziate da un bando della Regione); pensi che sono venuti diversi visitatori anche dall'estero a visionare questa soluzione energetica e la scuola
      l'assessore

      P.S. a volte è preferibile un onesto dilettante concreto a soloni arroganti e plagiati come lei e il suo collega amante dell'entropia e del latino

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