23 dicembre 2013

Lombardia e futuro


Quale speranza per questa Regione?

Il Presidente Maroni si è materializzato in aula nel tardo pomeriggio,
proprio per presenziare, ad uso telecamere, all’approvazione del suo
primo bilancio di mandato, il bilancio preventivo 2014.
Non c’era molto di che vantarsi, per la verità , considerato che questo
documento di previsione non rappresenta né una discontinuità con il
passato e, tanto meno, propone idee innovative per il futuro della
Lombardia.
La maggioranza si è asserragliata nel fortino e non ha voluto accogliere
alcun suggerimento migliorativo delle opposizioni, non prendendo neppure
in considerazione, ad esempio, i 32 emendamenti e i 20 ordini del giorno
presentati dal Partito Democratico.
No al sostegno all’associazionismo e al volontariato, al sistema
bibliotecario, alle vittime della criminalità , alle fragilità sociali,
agli oratori, ai Parchi, ai musei locali, alle borse di studio per
studenti indigenti…

Nessun impegno aggiuntivo per la qualità dell’aria, per la messa in
sicurezza del territorio, per l’efficienza energetica, per il servizio
idrico integrato, per la non autosufficienza e per le famiglie in
difficoltà…
No al trasporto pubblico più efficiente, a nuove risorse per la casa, al
diritto allo studio per le situazioni di difficoltà.
Niente di niente, insomma.
E, soprattutto, nessuna iniezione di speranza per la gente di Lombardia che
arranca ancora su un percorso tutto in salita.
Nonostante Maroni, i suoi proclami e la chimera della macroregione del nord.
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