3 febbraio 2014

E quasi nessuno ne parla...

Indonesia, erutta vulcano a Sumatra
Almeno 14 morti tra cui quattro liceali

Eruzione in corso del vulcano Sinabung, a nord dell’arcipelago indonesiano
Lapilli e ceneri hanno raggiunto i 2mila metri . Campagne piene di coltre grigia
L’euruzione del vulcano Sinabung


Almeno 14 persone, tra cui quattro liceali, sono morte a causa della lava e delle ceneri provocate dall’eruzione del vulcano Sinabung, sull’isola di Sumatra, in Indonesia. Lo riferiscono diversi media, ma secondo le autorità locali le vittime potrebbero aumentare.

Le eruzioni del vulcano, alto 2.460 metri e rimasto in sonno per 400 anni prima di tornare a sputare lava nel 2010 e poi ancora nel settembre scorso, si erano intensificate a inizio gennaio quando almeno 20mila persone erano state fatte evacuare, per poi placarsi a metà mese. Tanto che proprio ieri le autorità dell’Ente per la gestione dei disastri avevano dato il permesso di rientrare nelle proprie abitazioni alle famiglie che abitano a più di cinque chilometri dalla vetta del vulcano.


Stamane, gli abitanti sono stati colti di sorpresa quando il Sinabung ha iniziato a sputare lava e pioggia di ceneri che hanno raggiunto i 2mila metri d’altezza. Otto persone, tra cui quattro alunni di un liceo che stavano facendo un’escursione insieme alla classe, sono state trovate morte nel villaggio di Sukameriah, a ridosso del vulcano, ha riferito il portavoce della Protezione civile locale, Sutopo Purwo Nugroh. Altri tre corpi sono stati recuperati nel villaggio. Tra le vittime anche un giornalista e un insegnante.

Le foto scattate da un reporter della Afp mostrano scene apocalittiche di cadaveri coperti di cenere a pochi metri da una motocicletta rovesciata, mentre i soccorritori che indossano maschere di protezione contro il fumo cercano di raggiungerli. Le autorità temono che possano essere trovati altri morti, ma a causa dell’alto contenuto di gas tossici e di ceneri che il vulcano continua ad eruttare, le operazioni di ricerca e di salvataggio sono state interrotte, hanno riferito i responsabili.

«Riteniamo che possano esserci più vittime, ma non possiamo recuperarle perché si trovano sulla traiettoria della pioggia di ceneri», ha detto Nugroho. Un uomo e il figlio sono stati colti di sorpresa mentre si trovavano in un cimitero nel villaggio di Sukameriah. Un altro, che stava effettuando un sopralluogo nella casa abbandonata dopo l’ordine di evacuazione, è pure rimasto ferito. I tre - ha detto il responsabile del distretto di Karo, Johnson Tarigan - sono ricoverati nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale locale a causa delle gravi ustioni riportate.

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