13 ottobre 2014

Genova di nuovo in ginocchio

Genova e non solo

"Basta scaricabarile: è il tempo del coraggio e nessuno può tirarsi indietro. Vedo i ragazzi che spalano il fango dalle strade e a loro va il mio grazie". Matteo Renzi

genova alluvione 1  genova alluvione
Adesso tutti a strapparsi le vesti, tutti a indossare la faccia contrita d'ordinanza. Ma diciamoci la verità: del dissesto bisogna occuparsi quando non ne parla nessuno, non quando ci sono i titoloni in prima pagina che tra poche ore saranno già dimenticati. I ragazzi che sorridono spazzando via il fango di Genova sono bellissimi e ci dimostrano che c'è una generazione di giovani che non è come viene raccontata in modo superficiale e banale. Ma non bastano. 

C'è bisogno di sbloccare i cantieri, come abbiamo iniziato a fare con l'unità di missione. Di superare la logica dei ricorsi e controricorsi che rendono gli appalti più utili agli avvocati che non ai cittadini, come abbiamo previsto con il disegno di legge delega sulla Pubblica amministrazione. Di coordinare la protezione civile con un maggior ruolo del livello centrale come prevede la riforma costituzionale del titolo V. 

Si chiamano Sbloccaitalia, riforma della P.A., riforma costituzionale, riforma della giustizia, cantieri dell'unità di missione le priorità per l'Italia che vogliamo.
C'è l'emergenza certo. Non manca e non mancherà il sostegno del Governo e penso innanzitutto a quei commercianti che hanno preso il mutuo per pagare i danni del 2011 e sono di nuovo da capo. Ci saranno forme di ristoro anche per i privati, è giusto e doveroso e urgente. 
Non voglio che si arrendano, noi stiamo concretamente dalla loro parte. E non semplicemente con le pacche sulle spalle. 

Ma se vogliamo essere seri, se vogliamo evitare le passerelle e le sfilate da campagna elettorale, l'unica soluzione è spendere nei prossimi mesi i due miliardi non spesi per i ritardi burocratici. E cambiare finalmente le cose: portare a termine le riforme che noi abbiamo proposto e contro cui altri stanno facendo ostruzionismo in parlamento. Basta scaricabarile: è il tempo del coraggio e nessuno può tirarsi indietro.
Vedo i ragazzi che spalano il fango dalle strade e a loro va il mio grazie. 

Userò la stessa determinazione per spazzare via il fango della mala burocrazia, dei ritardi, dei cavilli. 
Potete esserne sicuri.
E assicuro ai genovesi, che non si sono piegati e che si sono rimboccati le maniche per spalare via fango e detriti dal loro futuro, l'impegno economico del Governo fin dalla legge di stabilità cui stiamo lavorando in queste ore.

Foto: rainews24, blogpanorama

2 commenti:

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  2. Michele Serra scrive alcuni concetti interessanti, che condivido, sulla sua rubrica "l'amaca" di Repubblica. Il Matteo (renzi) invece sembra ignorare. In seguito il testo

    Sarebbe bello riuscire a capire — una volta per tutte — come mai la famigerata buro-crazia alla quale ora si imputa, giustamente, di impedire le opere necessarie, congelare i fondi, bloccare l'Italia, una cosa sola non ha mai potuto o voluto bloccare: la folle cementificazione del territorio, il tombamento di acque vive come se fossero morte, la costruzione di case, quartieri, città laddove le piene dei fiumi periodicamente costringono gli uomini a rifarei conti con la natura.
    I casi sono due: o "la burocrazia" ha una speciale volontà selettiva, e per sua natura mette i bastoni tra le ruote a tutto ciò che è previdenza, tutela collettiva, opera pubblica, chiudendo invece un occhio e anche due di fronte alla frettolosa avidità privata, e a ogni sorta di speculazione e di assoggettamento brutale del territorio. Oppure il nostro sguardo indagatore va spostato anche e soprattutto sulla volontà politica, che è il vero motore del nostro sviluppo, e del quale la burocrazia è solo un inerte strumento. Dove per "volontà politica", sia chiaro, non si intende solamente "loro", la casta ingorda e cieca. Si intendono anche l'ingordigia e la cecità dei milioni di italiani che sul saccheggio del territorio hanno campato per generazioni, sodali di politici fatti a loro immagine e somiglianza, che in cambio dei voti hanno concesso complicità, omertà, superficialità a cittadini complici, omertosi, super¬ficiali. C'è un'Italia che va sbloccata, ma un'altra che andrebbe urgentemente bloccata

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