18 marzo 2016

La NEWSLETTER dal QUINDICESIMO PIANO




                                                                                                                                           Marzo 2016


Fibrillazione e rassegnazione sono due atteggiamenti contrastanti che percorrono ciclicamente le diverse anime del centrodestra regionale.
Da una parte, la necessità di mostrare un'immagine di coesione, di efficienza, di capacità di far fronte con immediatezza alle avversità: il caso dell'istituzione dell'Agenzia anti corruzione, sotto questo aspetto, è emblematico.
Dall'altra, la depressione che deriva dai ripetuti scandali, dalla constatazione di non saper offrire da mesi alcun provvedimento significativo, dalla fatica di contrastare un sempre presente rischio di divisioni nella compagine di governo.

Le vicende della politica nazionale non aiutano, con Salvini che sposta sempre più il baricentro verso destra e così, a Maroni non resta altro che rispolverare le solite, trite e rassicuranti parole d'ordine ad uso stampa: "La Lombardia è un modello. La Lombardia è una realtà solida. Anzi, solidissima! Milano è un punto fermo".
Ecco, appunto!

ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA
Come si fa a prendere sul serio e a pretendere che sia efficace un ente di controllo i cui membri saranno nominati dal controllato e che dipenda da quest'ultimo per ogni spesa che vorrà affrontare?
Per queste assurdità e per il reale conflitto dell'Agenzia anti corruzione regionale con l'agenzia nazionale guidata da Raffaele Cantone, il PD, dopo aver presentato una pregiudiziale di costituzionalità, ha votato, insieme alle altre forze di opposizione, contro all'inutile istituzione di un organismo che rappresenta una chiara operazione mediatica.
Un'arma di distrazione di massa, pensata per sviare i cittadini dai noti e recenti  fatti di corruzione nella sanità lombarda e dai ricorrenti arresti di assessori o dirigenti  regionali: ben sei episodi solo nell'era Maroni.
Il presidente, che in campagna elettorale aveva promesso discontinuità con il passato, ha fallito. Semplicemente. Ne prenda atto!

AREE VASTE
Nella seduta di martedì scorso è stata approvata anche la legge che trasferisce dalle Province alla Regione le competenze in materia di agricoltura, foreste, caccia e pesca. Nel frattempo si sono aperte sui territori le consultazioni sui temi del riordino istituzionale avviato dalla legge Del Rio. Il primo "tavolo" si è riunito a Monza alla presenza del sottosegretario Nava.
Il busillis è rappresentato dalla individuazione dell'ente che andrà a sostituire le province. Nel merito, riunioni si aggiungono a riunioni. Ma ogni discorso rischia di essere un puro esercizio accademico, se prima non si definiscono le necessità e le funzioni che a questo ente dovranno essere attribuite.

DISPERSIONE SCOLASTICA, QUESTA SCONOSCIUTA
In Lombardia quanti bambini e ragazzi non terminano il loro percorso scolastico, rientrando nella cosiddetta ‘dispersione’? La stima è di un 13%, ma i numeri reali la Regione non è in grado di averli.
Siamo rimasti senza parole, giovedì in VII Commissione Istruzione nel corso di un’audizione con la Direzione generale dell’assessorato, richiesta proprio per conoscere i numeri del fenomeno.
Non ci sono dati, non ci sono strumenti per capire e conoscere e non ci sono misure per prevenire: esiste solo qualche modalità sperimentale, ma nulla di più.
Ci è stato solo detto “che Dote scuola è uno dei cardini su cui poggiano gli interventi per prevenire la dispersione scolastica". Ma noi non siamo assolutamente d’accordo: il sostegno allo studio è un provvedimento che Regione Lombardia prende, ormai da anni, come prassi consolidata e oltretutto raggiunge solo un numero limitato di studenti, con tutti i pro e i contro che sappiamo. Quest'anno, oltretutto, la Giunta Maroni ha deciso di togliere risorse, ma aumentare il limite di reddito delle famiglie che possono percepire il Buono scuola, quello destinato alle paritarie.
Regione non finanzia adeguatamente nemmeno la formazione professionale. Perché non parte da qui, visto che rappresenta già uno degli sbocchi ideali e naturali per chi non intende proseguire gli studi?

ATTESE INFINITE

Sono stati resi pubblici i tempi di prenotazione delle visite specialistiche in alcuni ospedali lombardi. Ecco qualche esempio: visita ortopedica fino a 370 giorni, visita oculistica 330 giorni, ecografia all'addome 200 giorni, mammografia 172 giorni, risonanza alla colonna 270 giorni. Le motivazioni: tagli, organizzazione carente, macchine poco utilizzate. La conseguenza: se non ci si rivolge alle strutture private, la partita della prevenzione è persa.
A questi dati si devono aggiungere anche quelli relativi ai tempi medi di attesa delle ambulanze davanti agli ospedali. I malati restano parcheggiati almeno mezz'ora sulle barelle prima di entrare al Pronto soccorso.
Ah, l'eccellenza della sanità lombarda!

GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA

Da consigliere impegnata sui temi dell'acqua, non posso certamente dimenticare la ricorrenza del 22 marzo, giornata mondiale dell'acqua che quest'anno è dedicata all'argomento "acqua e lavoro". Sommano a un miliardo e mezzo, infatti, le persone che nel mondo sono occupate in settori che hanno a che fare con l'acqua.
Anche in Lombardia sono numerosi coloro che lavorano in questo ambito. Si pensi agli addetti nei consorzi di bonifica, nella navigazione, nelle società idroelettriche, nel turismo, nell'agricoltura, nei servizi idrici...
Tutti hanno il diritto di disporre di acqua di qualità e la Regione ha il compito di operare per raggiungere presto l'obiettivo. Better water, better jobs!

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