22 aprile 2016

NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO


Newsletter 96 / Aprile 2016
Se non ci fossero state le ragazze del volley Pomì Casalmaggiore a festeggiare il loro "triplete" (scudetto, supercoppa e champions league!), la seduta del Consiglio di martedì scorso si sarebbe trascinata sui binari dell'ordinaria consuetudine.
All'ordine del giorno provvedimenti di poco spessore, sugli spalti giornalisti e fotografi in attesa del rientro in aula, dopo gli arresti domiciliari, del reintegrato Mantovani (che non si è presentato), in casa Lega sostituzione del detenuto Fabio Rizzi con il primo dei non eletti.
Come possiamo notare, le porte girevoli in Regione funzionano a pieno ritmo ed il povero Maroni ha il suo bel daffare a tener dietro ai continui cambiamenti che implicano, inevitabilmente, modifiche sulla scacchiera degli incarichi.
Difficile per lui trovare la quadra soprattutto per il prestigioso ed insidioso posto di assessore alla Sanità. La mancanza ormai endemica di "materiale politico" e i soliti veti incrociati, rendono ardua una operazione che, tuttavia, non è più rinviabile.
Complice il fuggi fuggi della dirigenza e con la riforma in mezzo al guado, nuvoloni neri sembrano addensarsi su un settore che non risponde più da tempo ai parametri dell'eccellenza.

SASSOLINI


Walter Bergamaschi, massimo dirigente della sanità lombarda, prima di partire per altri lidi, ha deciso di togliersi qualche masso dalla scarpa. Intervenendo ad un convegno sul cancro al seno ha dichiarato che le liste d'attesa in Lombardia sono troppo lunghe e che i portatori di interesse privati nella sanità (e quindi, orientati a difendere solo i loro interessi) rappresentano almeno l'80%, a cui finisce l'80% dei soldi pubblici.
I conti sono presto fatti: dei 18 miliardi del bilancio della sanità, 6 sono destinati alle strutture private e 12 agli ospedali pubblici, ma di questa ultima cifra ben oltre la metà viene usata per acquistare beni e servizi dai privati.
Poi, ecco il monito che sembra un rimprovero: la politica ascolti i tecnici nella programmazione sanitaria.
Bergamaschi se ne va: troppi gli scandali giudiziari, troppo alto il rischio di rimanere stritolato dai giochi di potere. La sanità lombarda rimane davvero senza guida, senza assessore, senza presidente della III Commissione e ora, senza dirigente.
Ma, soprattutto, senza la capacità di porre in essere una barriera agli enormi interessi privati in campo.

IN CONSIGLIO


Norme in materia di commercio su aree pubbliche, l'istituzione di una riserva naturale nel comune di Manerba del Garda, una risoluzione sul diritto al cibo e poco altro hanno composto il menù un po' insipido dell'ultima seduta.
Il primo provvedimento ha introdotto una serie di modifiche alla legge regionale per meglio regolamentare la gestione dei mercati straordinari e delle sagre, con l'obiettivo di contrastare l'abusivismo, garantire la leale concorrenza fra gli operatori del settore e tutelare il consumatore. Favorevole il gruppo PD che ha prodotto numerosi emendamenti, in gran parte accolti.
È stata approvata all'unanimità la risoluzione sul diritto al cibo e lo sviluppo dei sistemi agroalimentari sostenibili. Nel mondo siamo ancora molto lontani dall'obiettivo che è stato inserito come fondamentale nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1948, ma la scelta della filiera corta come elemento fondante, del contenimento del consumo di suolo agricolo, della ricerca della qualità del cibo sono principi che vanno nella giusta direzione.
 

MISURE SPOT


Le nuove misure sul reddito di autonomia annunciate dalla giunta regionale sono solo uno spot per la prossima campagna elettorale. Non esiste infatti una legge che introduce queste misure e quindi, ogni volta la giunta le potrà rivedere a proprio uso e consumo, senza una garanzia di continuità. La cifra messa a disposizione quest'anno ammonta a circa 200 milioni di euro, di cui solo 64 milioni di fondi regionali, i rimanenti sono fondi nazionali e europei.
Tra le iniziative, la più spendibile in termini elettorali è sicuramente la misura "nidi gratis" per le famiglie con un indicatore ISEE inferiore ai 20 mila euro.
Ma, a parte il fatto che sul provvedimento manca ancora la copertura finanziaria, che senso ha prevedere l'iniziativa solo per l'anno in corso? Forse perché Maroni si candida al Consiglio comunale di Varese? Se ci garantisce che, in caso di affermazione, si dimetterà da presidente della Regione, lo sosteniamo noi!

REFERENDUM


Che il famoso referendum regionale sull'autonomia non si potesse tenere in concomitanza con le tornate amministrative di giugno, Maroni lo sa benissimo da sempre. La realtà è che il referendum è ormai diventato ingombrante anche per lui, così costoso e inutile com'è. E così, per non pagare dazio, sta cercando di scaricare le colpe del rinvio sul governo e su Renzi.
Prima o poi dovrà però dire la verità: che questo referendum non vuole farlo nemmeno lui.

GARANZIA GIOVANI


Fare il punto sull'attuazione in Lombardia dello strumento previsto dal Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile sarà il tema di una missione del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione di cui faccio parte.
Ma il gruppo PD ha già promosso in settimana un incontro sul progetto Garanzia Giovani che ha l'obiettivo di investire in politiche attive di orientamento, istruzione, formazione e inserimento al lavoro a sostegno dei giovani che non sono impegnati in una attività lavorativa, ne' sono inseriti in un percorso scolastico (NEET).
Il Lombardia ci sono 260 mila NEET tra i 15 e i 29 anni. A Garanzia Giovani si sono iscritti 92 mila persone. Di queste, 47 mila sono state prese in carico e 21 mila assunte (il 7% a tempo indeterminato). La restante parte ha effettuato tirocini di vario genere.
Le misure finora adottate non sembrano però aver avuto un impatto significativo sul mercato del lavoro. Aspettiamo perciò l'esito della missione valutativa. Poi, probabilmente, occorrerà correggere il tiro.

APPUNTAMENTI

Lunedì 25 aprile 
in tutta la Brianza 
iniziative per il settantunesimo Anniversario della Liberazione.
A Nova Milanese la manifestazione inizia alle 8,30.


BANDI
 

Programma generale di tutela dei consumatori – (DGR X/5022)
Scadenza: 23 maggio 2016
Progetto Cult City – L’Anno del Turismo Lombardo e le Capitali d’Arte (D.d.u.o. 8 aprile 2016 – n. 3132)
Scadenza: dalle ore 12.00 del 2 maggio 2016 fino alle ore 12.00 del 6 giugno 2016

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