Dura replica del presidente dell'Inps dopo che Montecitorio ha negato la pubblicazione dei dati individuali sui versamenti: "È un regalo all'anti-parlamentarismo". E torna sul tema delle prestazioni assistenziali ai residenti all'estero: "Anomalia che alleggerisce i conti degli altri Paesi". Sul riscatto gratuito della laurea: "Bene ma rischo disparità"
(ansa)
MILANO - Non si placa lo scontro tra il presidente dell'Inps Tito Boeri e la Camera dei deputati. L'oggetto del contendere resta il dato sui contributi previdenziali versati dai parlamentari, presenti e passati, che Boeri ha chiesto ufficialmente e che l'organo di Montecitorio non vorrebbe fornire.
L'ufficio stampa della Camera la scorsa settimana aveva infatti risposto alle richieste di Boeri segnalando che "questo dato è sempre stato pubblico ed è agevolmente ricavabile dal bilancio interno della Camera stessa".
Una replica non gradita dal numero uno dell'istituto di previdenza. "E' regalo all'anti-parlamentarismo", ha spiegato oggi a margine di un'audizione al Senato, sottolineando che senza queste informazioni "non è possibile valutare l'impatto delle misure" sui vitalizi. "La risposta che ci è stata data la settimana scorsa dalla Camera è una presa in giro nei confronti degli italiani: sul sito della Camera è pubblicato il totale dei contributi versati, ma non è questa l'informazione necessaria". Secondo l'economista infatti è il dato individuale che Montecitorio dovrebbe fornire, cioè quanti contirbuti singolarmente versati dagli attuali e futuri percettori di vitalizi e assegni pensionistici, mentre la Camera fornisce soltanto un dato complessivo.
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