3 gennaio 2020

L'innovazione si sposti dalle tecnologie alle persone

Michele Fioroni: "L'innovazione si sposti dalle tecnologie alle persone. Solo così faremo un passo avanti"
di SARA FICOCELLI

La Regione Umbria ha introdotto i DigiPass, luoghi di supporto ai cittadini nell'utilizzo dei servizi digitali. L'assessore allo Sviluppo economico: "Migliaia di utenti. Colta una necessità nei territori"
LA REGIONE UMBRIA punta sull'innovazione: grazie ai DigiPass - luoghi pubblici, aperti, ad accesso libero, in cui poter trovare, nei giorni e orari di apertura indicati, un esperto a disposizione, in grado di accompagnare cittadini e imprese nell'utilizzo di servizi digitali - prenotare una visita medica, iscrivere i figli a scuola, consultare referti online è infatti da oggi possibile, nella regione, anche per chi non è un mago della tecnologia. Situati in tutte le aree sociali dell'Umbria, per il loro valore innovativo i DigiPass sono già vincitori del "premio nazionale OpenGov Champion" per la categoria "cittadinanza e competenze digitali". Abbiamo intervistato Michele Fioroni, assessore allo Sviluppo economico, innovazione, digitale e semplificazione della Regione Umbria, per farci spiegare meglio in che consiste questo progetto co-finanziato con fondi europei.
Che significa per voi questo progetto?
"I DigiPass nascono per offrire un nuovo servizio: accompagnare cittadini e imprese nell’utilizzo di servizi digitali e quindi alla crescita delle competenze sui temi legati al digitale. Attraverso i DigiPass è possibile altresì recuperare il rapporto umano e diretto con gli attori del territorio. Sono luoghi d’incontro e confronto, di crescita ed educazione, di creatività e progettualità in cui si invitano le persone a collaborare, condividere, ascoltarsi per contribuire a progettare e costruire un ecosistema più vivibile e sano".

Quanti centri sono già attivi nella Regione?

"La Regione Umbria sta lavorando con i comuni capofila delle 12 aree sociali del territorio regionale per aprire le sedi in maniera diffusa e capillare. Al momento attuale sono stati aperti otto DigiPass e sono previste le inaugurazioni di altri quattro entro il primo semestre 2020. Questo il dettaglio: 1. DigiPass Media Valle del Tevere (25/07/2018); 2. DigiPass Assisi (apertura 19/09/2018); 3. DigiPass Gubbio (apertura 11/10/2018); 4. DigiPass Narni (apertura 22/10/2018); 5. DigiPass Foligno (apertura 20/02/2019); 6. DigiPass Città di Castello (apertura 01/04/2019); 7. DigiPass Orvieto (apertura 24/04/2019); 8. DigiPass Spoleto (apertura 25 giugno 2019); 9. DigiPass Norcia (ancora in corso di coprogettazione con il comune di Norcia); 10. DigiPass Trasimeno (inaugurazione entro marzo 2020); 11. DigiPass+hub Perugia (inaugura entro febbraio 2020); 12. DigiPass+hub Terni (inaugura entro l’anno 2019, la parte HUB nel 2020)".

Quanta partecipazione avete registrato finora?

"La partecipazione è molto alta, si parla di migliaia di utenti, e la risposta della cittadinanza è positiva. È evidente che è stata colta una necessità nei territori, offrendo una possibile risposta ad una esigenza concreta e sentita. Per portare i cittadini a conoscenza del servizio offerto dai DigiPass, si è lavorato molto in questo periodo ad aspetti di comunicazione, realizzando un portale, con redazione diffusa, in cui i facilitatori digitali hanno la possibilità di informare sulle attività realizzate e pianificate, in aggiunta all’uso dei social network".

Quali sono i servizi rispetto ai quali c'è più richiesta?

"L'utenza in maggioranza ha usufruito degli eventi gratuiti su temi digitali organizzati nella sede, seguono l'utilizzo delle postazioni e/o della strumentazione presente nella sede e infine la necessità di supporto del Facilitatore digitale su problematiche legate al digitale. È stato creato recentemente un questionario di customer satisfaction al fine di monitorare e migliorare la qualità del servizio erogato nella rete DigiPass Umbria. Abbiamo registrato interesse verso questa iniziativa anche da parte dei gestori dei servizi pubblici locali e da parte di organismi quali Camera di Commercio ed altre organizzazioni di categoria che vorrebbero inserire  i propri nuovi servizi digitali tra quelli offerti dai DigiPass".

Direste che l'Italia è un Paese scarsamente digitalizzato o altro?

"Forse è bene dare una interpretazione più chiara a questo termine. Oltre che di infrastrutture tecnologiche abilitanti, ovviamente fondamentali, occorrerebbe infatti parlare sempre più di cittadinanza digitale, di competenze, di consapevolezza digitale e quindi del necessario supporto che soprattutto la Pubblica Amministrazione potrebbe fornire ai propri cittadini. La nuova declinazione del vecchio termine digital divide guarda verso il rispetto dei diritti di cittadinanza digitale, quindi occorre arginare il pericolo di esclusione di una fetta di popolazione per mancanza di competenze sufficienti e non solo di tecnologie disponibili. Rileggiamo tutti l'art. 3 della nostra Costituzione in chiave 'digitale'."

Il progetto è stato premiato in virtù del suo valore innovativo: ritenete auspicabile una sua estensione su scala nazionale?

"Sì, sarebbe auspicabile. Siamo ben lieti di condividere questa esperienza con tutti, è un modo utile per crescere e migliorare insieme. Per cogliere concretamente l’opportunità offerta dal digitale e dall’innovazione, il focus delle azioni da intraprendere deve essere spostato dalle tecnologie alle persone, dalle applicazioni software alle community, dalla necessità di rincorrere i trend del momento a quella di progettare il cambiamento in modo inclusivo. La tecnologia è il mezzo, le persone sono il fine. E insieme si potrebbero intraprendere utili azioni di sistema, molto più efficaci che se fatte singolarmente".

Il progetto è realizzato con il contributo della Commissione Europea. Dei contenuti editoriali sono ideatori e responsabili gli autori degli articoli. La Commissione non può essere ritenuta responsabile per qualsivoglia uso fatto delle informazioni e opinioni riportate.

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