L'Editoriale Coraggio, Lombardia!
La Lombardia deve ritrovare la sua forza che è fatta di dialogo, apertura e coraggio. E’ il messaggio che l’arcivescovo di Milano e metropolita della Lombardia mons. Mario Delpini ha affidato al Consiglio regionale nel corso della sua visita di martedì scorso. Delpini ha espresso apprezzamento per il lavoro delle istituzioni, troppo spesso dato per scontato o non riconosciuto da un’opinione pubblica sempre più incline allo scontro. L’eco della becera e perdente campagna elettorale di Salvini in Emilia, aggiungiamo noi, risuona ancora. Il presule ha anche levato la sua voce contro ogni forma di corruzione che, purtroppo, può annidarsi anche in realtà che esprimono efficienza come la Lombardia. Quando prevalgono logiche ancorate solamente al denaro e all'arricchimento, il rischio che si sviluppino forme di corruzione è sempre in agguato, come dimostrano le tante infiltrazioni malavitose scoperte negli ultimi anni nella nostra regione. Delpini ha invitato la regione a costruire le condizioni perché i lombardi guardino con più fiducia al futuro, a partire da un’attenzione ai giovani, alla famiglia, a tutte le realtà che promuovono coesione sociale e apertura al diverso. La Lombardia, secondo l’arcivescovo, deve molto a chi è arrivato qui da altri territori, italiani e stranieri, la grande capacità della società lombarda è proprio quella di accogliere, integrare e valorizzare il contributo di tutti. Per questo è importante mantenere uno sguardo ampio e plurale, che non riduca la regione a Milano e non si chiuda all’opportunità di costruire una società plurale e multireligiosa. E’ questo l’umanesimo lombardo che mons. Delpini ha indicato come orizzonte da costruire assieme. Unanimi i consensi. C’è da augurarsi che le autorevoli sollecitazioni non finiscano chiuse nel libro d’onore del Consiglio regionale.
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Asili nido Un regolamento da cambiare, la giunta ci ripensa
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DISABILI: LA GIUNTA RINVIA LA DECISIONE
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Congelata per un mese la delibera con i tagli del contributo per l'assistenza ma la modifica non ci sarà prima di metà febbraio |
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Lo scorso 14 gennaio l'aula consiliare ha votato la nostra mozione contro la scellerata delibera prenatalizia con cui la giunta lombarda aveva modificato in senso peggiorativo le misure dedicate ai disabili gravissimi, a partire dal primo febbraio. E’ del 31 gennaio, giusto allo scadere, la comunicazione dell’assessore Bolognini, finito sul banco degli imputati della sua stessa maggioranza, secondo cui la Regione avrebbe ripristinato le condizioni precedenti per il solo mese di gennaio, in attesa di nuove decisioni da assumere entro febbraio. Perché? Non hanno l’accordo? Bolognini non vuole fare davvero marcia indietro? Le persone disabili e le loro famiglie hanno già subito uno schiaffo da parte della Regione a guida Lega, un secondo colpo sarebbe intollerabile. |
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LO SCIVOLONE DI FONTANA
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L'imbarazzante dichiarazione del governatore lombardo all'indomani delle elezioni regionali in Emilia Romagna |
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Disabili e centenari portati ai seggi per far vincere il PD. Parola di Attilio Fontana che, proprio nel giorno della visita dell’Arcivescovo Delpini in Consiglio regionale, ha tentato di giustificare in questo modo la sconfitta della Lega. Ma forse stavolta ha davvero esagerato, mancando di rispetto agli elettori e mettendo in serio imbarazzo l’istituzione che rappresenta. Per non parlare dei disabili che, è evidente, in Emilia Romagna sono molto più tutelati. |
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POSTI LETTO RISERVATI
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Al Policlinico San Donato una difformità nel servizio dell'assegnazione che per il Pd deve essere chiarita in Aula |
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E' di qualche giorno fa la notizia dell’utilizzo da parte del Policlinico San Donato, ente privato accreditato con la sanità lombarda, di posti letto contrattualizzati con il sistema sanitario regionale in favore di pazienti a pagamento provenienti dalla Libia. Il Pd martedì chiederà al presidente Fontana di spiegare che cosa è accaduto. |
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A VOLTE RITORNANO
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Arriva l'ennesima, sonora bocciatura, al carattere discriminatorio delle misure di Regione Lombardia |
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Questa volta tocca al Bonus Famiglia, l'aiuto economico erogato alle famiglie più vulnerabili, ma solo se residenti in Lombardia da più di cinque anni. Lo scorso anno la giunta regionale era già stata obbligata dal tribunale amministrativo a riaprire il bando della misura precedente, il Bonus Bebè, per la stessa ragione. Il criterio dei cinque anni di residenza per entrambi i genitori è una misura volta a colpire gli stranieri, ed è per questa ragione chiaramente discriminante, ma esclude anche tanti italiani che si spostano per lavoro e per studio. |
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SMOG: SERVONO MISURE STRUTTURALI
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Mentre il livello di Pm10 in Lombardia resta preoccupante, c'è chi applica misure emergenziali e chi continua a sottovalutare il problema |
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Mentre i livelli delle centraline continuano a superare i limiti di guardia, a Milano si ricorre a misure emergenziali con la domenica a piedi, mentre l’assessore Cattaneo continua a smentire dati che arrivano da fonti attendibili. La cosa non tranquillizza certo il gruppo del Pd che invece continua a ripetere che servono politiche strutturali, di lungo respiro e soprattutto di bacino e lo ripeterà anche in commissione competente dove si trasferirà la discussione sul tema, nella speranza di riuscire a poter fare un lavoro di strategia e di politica ambientale vera. |
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LOMBARDIA E MUSICA
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Approvato in commissione, su proposta di Borghetti, un premio per i musicisti della regione |
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Approvato in commissione Cultura un progetto di legge, intitolato “Lombardia è musica”, che istituisce un premio annuale per i musicisti lombardi, quelli già conosciuti, ma anche gli studenti delle sette note. A proporlo il vicepresidente del consiglio regionale, Carlo Borghetti. Obiettivo del premio: riconoscere la musica quale arte da salvaguardare e promuovere
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