8 aprile 2020

Amministrare ai tempi del corona virus: aggiornamento

dal Diario di Gigi Ponti
Carissima,
Carissimo,

confinati a casa, le stanze che frequentavamo poche ore al giorno sono diventate il nostro quartier generale e "la rete'" ha sostituito tutte le altre forme di relazione esterne.
Un aggiornamento forzato dell’utilizzo del digitale sarà un effetto che lascerà il segno per il prossimo futuro.
Meno spostamenti più incontri virtuali.

Sono cambiate anche le abitudini quotidiane, l’attenzione che riservavamo al meteo o all’indice dello spread è stata sostituita da quella per la conferenza stampa della Protezione Civile. La situazione rimane complicata e, nonostante, le mura di casa possano sembrare un limite ai contatti, in realtà continuo a lavorare, cercando di dare il mio contributo fatto di pareri e informazioni, perché tutto questo possa diventare anche un momento di riflessione.

Quotidianamente, l'attenzione delle istituzioni, dei media e di tutti noi si sposta a seconda della gravità e dell'evolversi della situazione e delle emergenze. E così gli argomenti che, di volta in volta, calcano la scena sono tante e variegate: ad esempio la realizzazione dell’Ospedale in Fiera, per il quale mi trovo ad approvare in pieno la scelta del Governo.
Ma oltre a questo sono tanti gli aspetti che destano non solo la mia attenzione ma anche la mia curiosità, costringendomi ad approfondire argomenti e temi che scuotono la mia sensibilità e che ci coinvolgono in prima persona: la sicurezza sui posti di lavoro a partire dal personale sanitario impegnato in prima linea, continuando con chi lavora per i servizi essenziali. Tante sono, in questo momento, le persone che garantiscono le nostre necessità primarie nei trasporti, nella gestione delle reti, nella raccolta dei rifiuti, nell'approvvigionamento e nella distribuzione dei beni di prima necessità.

Oggi ho sottoscritto una lettera-proposta al Presidente della Regione per chiedere un Commissario per ogni ATS e più garanzie per tutti i medici che lavorano in prima linea.

È sicuro che quando torneremo alla normalità bisognerà far tesoro di questo momento per dedicare tempo e risorse a capire a fondo il nostro modello di sanità ed in particolare il ruolo e lo stato della sanità ospedaliera e territoriale pubblica.
Prima del Covid-19 - che ci ha costretto a scardinare tutte le nostre priorità e a congelare tutti i progetti -  stravolgendo, di fatto, la vita di tutti i giorni, stavamo portando avanti il progetto del nuovo modello per la sanità di Monza e Brianza, che contiamo di riprendere non appena riusciremo a tornare alla normalità. Un’occasione da non perdere per avere un’organizzazione e un servizio al passo con questi tempi di grande cambiamento.

Molte e fondate sono anche le preoccupazioni legate al mondo del lavoro. Bisogna studiare ora una strategia efficace che ci consenta di arginare le difficoltà che dovremo affrontare per questo periodo di stallo obbligato e necessario, dando la priorità massima alla tutela e alla salvaguardia dei tanti posti di lavoro a rischio. Il motto che accompagna il decreto Cura Italia deve essere realtà: nessuno sarà lasciato solo!
Come componente della Commissione 'Attività produttive' sto lavorando a delle nuove proposte per la Lombardia che vi illustrerò nella prossima newsletter.

Se, nel frattempo, avete proposte o volete darmi supporto con i vostri suggerimenti o, semplicemente, necessitate di informazioni scrivetemi e sarà mia cura mettermi in contatto con voi.

Prima di chiudere vorrei ringraziare le ONG che si sono mobilitate, con la solita diligenza, come è successo ad esempio a Cremona. E, infine, vorrei rivolgere un caloroso saluto agli Alpini che hanno montato a tempo record un Ospedale da campo a Bergamo. Un po’ di orgoglio alpino non può certo far male!
A presto.

Gigi Ponti

Nessun commento:

Posta un commento