E uscito due giorni fa uno studio sistematico delle sequenze genetiche di SARS-CoV-2 (Andersen KG et al. Nature Medicine 2020) che dimostra senza ombra di dubbio che il virus ha una origine naturale e zoonotica (da animali, ed in particolare pipistrelli e pangolini), per cui la storia del virus ‘creato’ in laboratorio si conferma una bufala colossale. Attenzione, quindi, a non fare collegamenti da spy story. Siano gli scienziati a dire l’ultima”. La rivista Nature spiega: “Ci risulta che questa storia viene usata per far circolare teorie infondate che il nuovo coronavirus che causa Covid-19 sia stato ingegnerizzato.
La spiegazione sulla rivista Nature. Una ricerca pubblicata sulla stessa rivista Nature, coordinata da Kristian G. Andersen, sulla probabile origine del SARS-CoV-2 (questo il nome corretto del virus del Covid-19). “Le nostre analisi mostrano chiaramente che SARS-CoV-2 non è un costrutto di laboratorio o un virus appositamente manipolato” scrivono gli scienziati, che “se fosse stata eseguita la manipolazione genetica, sarebbe probabilmente stato usato uno dei numerosi sistemi genetici inversi disponibili per i betacoronavirus. Tuttavia, i dati genetici mostrano inconfutabilmente che SARS-CoV-2 non deriva da nessuna spina dorsale di virus precedentemente utilizzata”. In altre parole, se fosse stato prodotto il laboratorio, sarebbe facile rilevare la “firma” dell’uomo tramite parti di virus già utilizzati e innestati in provetta. Invece, l’analisi del Covid rivela una struttura tipica di un virus che ha subito piccole mutazioni in sequenza evolvendosi.
L'articolo su Nature The proximal origin of SARS-CoV-2 (versione PDF)
La pubblicazione A pneumonia outbreak associated with a new coronavirus of probable bat origin
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