Volete contribuire a diminuire l'inquinamento anche a Sulbiate ?
Ecco alcune indicazioni che sono da considerare anche nella nostra zona per migliorare la qualità dell'aria.
1- favorire lo spostamento in paese con le biciclette, attraverso il potenziamento delle ciclabili
2- incrementare il verde pubblico
3- sensibilizzare i cittadini per l'uso di mezzi di trasporto elettrici
4- potenziare le forme di spostamento con veicoli pubblici
5- ottimizzare i consumi elettrici dei palazzi pubblici
6- favorire la certificazione degli edifici per il consumo energetico
E' un lavoro quotidiano che l'Amministrazione deve fare in collaborazione coi Comuni limitrofi !
4 febbraio 2017
3 febbraio 2017
Come me vi sarete accorti che, ormai da molto tempo, i veri temi della politica lombarda, salute, impresa, lavoro, ambiente sono stati estromessi dai programmi della maggioranza di Maroni. Per incapacità, per distrazione, per ignavia... Giudicate voi. Il vero problema è che in Regione da mesi si trattano solo, pochi, argomenti di secondaria importanza.
Ora Maroni si è ricandidato ufficialmente a governatore della Lombardia. Con quale maggioranza non si sa, visto che ne' Lega, ne' FI, ne' LP, ne' Fd'I hanno finora sostenuto il suo annuncio. Più di tutto, tuttavia, preoccupa la mancanza di idee e di prospettive: cinque anni ancora, per fare cosa? Questa volta dobbiamo proprio impegnarci a vincere!
VUOTO PNEUMATICO
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Da oltre un anno sosteniamo che la fase propulsiva in Regione è ormai terminata. Pochissime le idee, ancora più difficile la loro realizzazione "per differenza di vedute", diciamo così, tra le forze politiche di maggioranza, procede solo la normale amministrazione, grazie al lavoro dei funzionari. Il livello più basso tuttavia lo stiamo toccando proprio ora. Dopo la seduta dedicata alle interrogazioni e alle mozioni, a gennaio il Consiglio regionale è stato convocato solo martedì scorso con all'ordine del giorno la legge sul bullismo, presentata dal PD, e una risoluzione, promossa dai 5 stelle. A rimpolpare la seduta ci hanno pensato ancora le opposizioni con alcune mozioni urgenti sul trasporto pubblico e le termo valvole ( approvate tutte e due ).
Il Consiglio di martedì prossimo è già stato annullato: per contrasti intestini alla maggioranza non sono pronti ne' il progetto di legge sul fattore famiglia, ne' quello sul recupero dei piani interrati. E in cantiere? Praticamente nulla, se non una legge che istituisce la rete escursionistica lombarda. Ma vi pare che non ci sia altro di più importante su cui discutere e decidere in una Regione come la nostra?
CYBER BULLISMO
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La legge di Regione Lombardia che disciplina e contrasta il fenomeno del bullismo è targata PD. Il provvedimento , votato in aula da tutte le forze politiche, ad eccezione del Movimento 5 stelle che non ha partecipato al voto, ha come primo firmatario Fabio Pizzul ed è stato sottoscritto da tutti i consiglieri democratici. Non è usuale che la maggioranza promuova una proposta di legge dell'opposizione, infatti il progetto è stato sottoposto ad un lungo iter. L'obiettivo ambizioso contenuto nel testo è di creare una rete regionale per tutti i soggetti che già lavorano sul territorio per contrastare un fenomeno sociale che è diventato assai allarmante: sono 71 mila i casi conosciuti in Lombardia.
Il fenomeno verrà costantemente monitorato attraverso l'istituzione di una consulta che dovrà sostenere le migliori iniziative e, soprattutto, individuare percorsi di istruzione e di educazione alla prevenzione.
Unico neo: la dotazione finanziaria. Per ora sono stati messi a disposizione solo 300 mila euro.
BUS IN SALVO?
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Settimana cruciale per le ben note vicende del trasporto pubblico brianzolo. Martedì, dopo un'animata discussione in aula è stata approvata all’unanimità una mozione, sintesi tra il documento presentato dal Pd e dalla Lega, con la quale si impegna la Giunta a scongiurare qualsiasi taglio al trasporto pubblico nel bacino di Monza Brianza, in particolare, delle linee Z225 e Z227 utilizzate dai pendolari.
Con il Sì unanime il Consiglio regionale si fa carico del problema e chiede alla Regione di lavorare su due fronti: garantire il sostegno economico a favore dell’Agenzia del Trasporto pubblico locale della Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi, in attesa dell’avvio della gara entro cui recuperare le risorse necessarie per il mantenimento delle due linee a rischio soppressione. Dall’altra parte la Regione si deve impegnare presso il Governo affinché vengano riassegnate le risorse e i finanziamenti statali per permettere lo svolgimento dei servizi. Il giorno successivo, in un incontro con l'assessore, le sindache di Cinisello, Lissone, Muggio' e Nova hanno ottenuto promessa di interessamento da parte dello stesso.
Finalmente, un po' di sole!
ALLA FINESTRA
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Le violette timide, si sa, si nascondono sotto le siepi, i politici indolenti sotto un mucchio di parole. E così, dopo aver varato una misura di contrasto allo smog che non serve a nulla e a nessuno per come è stata congegnata, e rifiutando la responsabilità di emettere provvedimenti stringenti in caso di emergenza, all'ennesimo superamento dei limiti dello smog, il presidente Maroni ha dovuto cercare il capro espiatorio. Ha pensato bene di incolpare i sindaci, responsabili a suo dire della mancata riuscita di un blocco generale del traffico più inquinante e dell'applicazione della misura "a macchia di leopardo".
Anche i bambini sanno che la regia per l'applicazione di questi provvedimenti spetta alla Regione e che la Regione, in caso di inquinamento atmosferico, non può stare alla finestra.
... Anche perché, con quest'aria malata, adesso proprio non conviene.
2 febbraio 2017
Rimini
Questo fine settimana a Rimini c'è l'assemblea nazionale degli amministratori del PD. E' il primo vero appuntamento post-referendum (quello romano prenatalizio era ancora troppo ravvicinato per consentire una discussione serena). A mio avviso dovrebbe servire a due cose: analizzare le cause dei deludenti risultati delle elezioni amministrative della scorsa primavera per evitarne la ripetizione nella prossima; riprendere le fila delle riforme istituzionali possibili dopo l'esito referendario. Sul primo punto è indiscutibile che i nostri candidati
Questo fine settimana a Rimini c'è l'assemblea nazionale degli amministratori del PD. E' il primo vero appuntamento post-referendum (quello romano prenatalizio era ancora troppo ravvicinato per consentire una discussione serena). A mio avviso dovrebbe servire a due cose: analizzare le cause dei deludenti risultati delle elezioni amministrative della scorsa primavera per evitarne la ripetizione nella prossima; riprendere le fila delle riforme istituzionali possibili dopo l'esito referendario. Sul primo punto è indiscutibile che i nostri candidati
1 febbraio 2017
La voce di Renzi
Felice di ritrovarvi, amici.
Dopo qualche settimana di pausa, ripartiamo con le E-News.
Ovviamente in questi due mesi molto è cambiato, visto che ho inviato l'ultima E-News mentre stavo facendo gli scatoloni a Palazzo Chigi. Ma le ventiseimila lettere che ho ricevuto - molte da destinatari delle Enews - mi hanno stimolato tanto. Le ho lette praticamente tutte, anche se sono molto indietro sulle risposte. Intanto però vorrei dirvi grazie in tutte le lingue possibili.
Riprendiamo il nostro appuntamento del Lunedì facendo un brevissimo riepilogo di ciò che è accaduto:
Dopo qualche settimana di pausa, ripartiamo con le E-News.
Ovviamente in questi due mesi molto è cambiato, visto che ho inviato l'ultima E-News mentre stavo facendo gli scatoloni a Palazzo Chigi. Ma le ventiseimila lettere che ho ricevuto - molte da destinatari delle Enews - mi hanno stimolato tanto. Le ho lette praticamente tutte, anche se sono molto indietro sulle risposte. Intanto però vorrei dirvi grazie in tutte le lingue possibili.
Riprendiamo il nostro appuntamento del Lunedì facendo un brevissimo riepilogo di ciò che è accaduto:
31 gennaio 2017
A proposito di muri...
Mauro Magatti nel mese di marzo, di fronte all’ennesimo naufragio nell’Egeo con la morte di bambini, scriveva su Vita.it:
“Oggi non voglio puntare il dito contro qualcuno e dire «la colpa è sua».
Il punto è cosa rimarrà della mia coscienza dopo questi fatti.
Come dice Papa Francesco ci stiamo abituando all’indifferenza.
Quindi l’unica domanda da farsi è: cosa rimane della mia coscienza?
Ed il Presidente TRUMP vuole costruire il muro di confine col Messico….
“Oggi non voglio puntare il dito contro qualcuno e dire «la colpa è sua».
Il punto è cosa rimarrà della mia coscienza dopo questi fatti.
Come dice Papa Francesco ci stiamo abituando all’indifferenza.
Quindi l’unica domanda da farsi è: cosa rimane della mia coscienza?
Ed il Presidente TRUMP vuole costruire il muro di confine col Messico….
29 gennaio 2017
da on.Roberto Rampi (facebook)
Costruire la memoria. Anche di chi la memoria non ce l'ha. Soprattutto per chi non ce l'ha. Ricordare. Riportare al cuore.
Per me questa giornata è Fausta Finzi che ho conosciuto 10 anni fa grazie a Mantovani Emma, e che da quasi quattro anni non può più testimoniare, come aveva deciso negli ultimi anni. Scegliendo la fatica e la sofferenza di ripercorrere quelle tappe drammatiche per l'urgenza che le ragazze e i ragazzi sapessero e diventassero a loro volta testimoni. Anche per questo il suo nome è per sempre incastonato davanti alla porta della casa dove ha abitato a Vimercate.
Lo stesso impegno che ci ha chiesto Sami Modiano quando sono tornato ad Auschwitz. Ci ero stato da ragazzino. E anche lui era solo un ragazzino quando erano andati a prenderlo fino a Rodi. Sentire il suo racconto in quei luoghi è indimenticabile. Il loro testimone che dobbiamo raccogliere ci parla del futuro. Come un monito.
Guardate di che cosa è stato capace l'uomo. Con le sue certezze, le sue verità, con l'aiuto della scienza, con il consenso della maggioranza.
Anche questo è l'essere umano. È capace di tanto.
E per questo il ricordo è un impegno quotidiano a coltivare il dubbio e a difendere la vita, a difendere l'altro che abita vicino o lontano da noi, a combattere la certezza e la violenza che porta con se.
Per me questa giornata è Fausta Finzi che ho conosciuto 10 anni fa grazie a Mantovani Emma, e che da quasi quattro anni non può più testimoniare, come aveva deciso negli ultimi anni. Scegliendo la fatica e la sofferenza di ripercorrere quelle tappe drammatiche per l'urgenza che le ragazze e i ragazzi sapessero e diventassero a loro volta testimoni. Anche per questo il suo nome è per sempre incastonato davanti alla porta della casa dove ha abitato a Vimercate.
Lo stesso impegno che ci ha chiesto Sami Modiano quando sono tornato ad Auschwitz. Ci ero stato da ragazzino. E anche lui era solo un ragazzino quando erano andati a prenderlo fino a Rodi. Sentire il suo racconto in quei luoghi è indimenticabile. Il loro testimone che dobbiamo raccogliere ci parla del futuro. Come un monito.
Guardate di che cosa è stato capace l'uomo. Con le sue certezze, le sue verità, con l'aiuto della scienza, con il consenso della maggioranza.
Anche questo è l'essere umano. È capace di tanto.
E per questo il ricordo è un impegno quotidiano a coltivare il dubbio e a difendere la vita, a difendere l'altro che abita vicino o lontano da noi, a combattere la certezza e la violenza che porta con se.
27 gennaio 2017
La giornata della memoria.
Una sfida, non una cerimonia di Matteo Renzi
Quando lo presero a Firenze aveva 19 anni. Non è che lo presero, diciamola tutta. Fu venduto, da un conoscente, da un italiano. Venduto con tutta la sua famiglia per il solo fatto di essere ebreo: mamma, babbo, fratello, cognato, nipotino di 18 mesi. E quando lui riuscì a tornare, salvo per miracolo dopo mesi nei campi di sterminio, era rimasto solo. Gli altri membri della famiglia erano tutti “passati per il camino”, come canta Guccini nella canzone che prende il nome proprio da Auschwitz.
Nedo, questo è il suo nome, oggi vive a Milano.
Quando lo presero a Firenze aveva 19 anni. Non è che lo presero, diciamola tutta. Fu venduto, da un conoscente, da un italiano. Venduto con tutta la sua famiglia per il solo fatto di essere ebreo: mamma, babbo, fratello, cognato, nipotino di 18 mesi. E quando lui riuscì a tornare, salvo per miracolo dopo mesi nei campi di sterminio, era rimasto solo. Gli altri membri della famiglia erano tutti “passati per il camino”, come canta Guccini nella canzone che prende il nome proprio da Auschwitz.
Nedo, questo è il suo nome, oggi vive a Milano.
26 gennaio 2017
Intervista a Renzi
“Abbiamo scelto la democrazia interna non quella dei caminetti. Noi parliamo qui”, così il premier e segretario del PD, Matteo Renzi, aprendo la Direzione del Partito.
Italicum.”E’ surreale che si discuta su un modello elettorale ma penso che sia giusto parlarsi con grande chiarezza e trasparenza. Dal momento in cui sono diventato presidente del Consiglio non ho vissuto un giorno senza polemica. Fuori da qui lo scontro è ancora più forte, c’è l’insulto e la contestazione nei confronti dell’altro. Questa direzione è stata preceduta da un appello all’unità e poi il giorno prima ha visto una girandola di interviste in cui già si dava per scontata la rottura”, ha sottolineato Renzi.
Italicum.”E’ surreale che si discuta su un modello elettorale ma penso che sia giusto parlarsi con grande chiarezza e trasparenza. Dal momento in cui sono diventato presidente del Consiglio non ho vissuto un giorno senza polemica. Fuori da qui lo scontro è ancora più forte, c’è l’insulto e la contestazione nei confronti dell’altro. Questa direzione è stata preceduta da un appello all’unità e poi il giorno prima ha visto una girandola di interviste in cui già si dava per scontata la rottura”, ha sottolineato Renzi.
25 gennaio 2017
Verso una legge sul consumo di suolo: un dossier per approfondire
Sono riprese ieri al Senato, nelle Commissioni competenti, le audizioni sul disegno di legge sul consumo di suolo. Nel numero di gennaio, Aggiornamenti Sociali dedica un ampio dossier a questo tema, frutto della lavoro della Rete CepEA, che è tra i soggetti ascoltati in Senato .
Nei mesi scorsi la Rete ha promosso un approfondimento interdisciplinare sul tema, attraverso una serie di incontri seminariali tra i propri componenti ed alcuni esperti esterni. Il dossier mette a disposizione il frutto di quel lavoro, nella convinzione che possa risultare utile per illuminare la complessità di una questione la cui importanza pare ancora sottovalutata.
24 gennaio 2017
ROMA - Il giorno atteso da mesi è arrivato.
tratto da "la Repubblica" di oggi
Oggi la Corte Costituzionale, riunita a partire dalle 9.30, si pronuncerà molto probabilmente sui 22 ricorsi presentati contro l'Italicum, la legge elettorale voluta dal governo Renzi e valida solo per la Camera. Ecco allora un breve glossario per orientarsi meglio nella comprensione delle decisioni della Consulta.
ITALICUM. La legge elettorale approvata a maggio 2015 si applica solo alla Camera, perché concepita assieme alla riforma costituzionale (poi bocciata dal referendum) che aboliva il bicameralismo perfetto. Si tratta di un sistema proporzionale con premio di maggioranza che assegna 340 seggi su 630 alla lista che guadagna almeno il 40% dei voti.
Oggi la Corte Costituzionale, riunita a partire dalle 9.30, si pronuncerà molto probabilmente sui 22 ricorsi presentati contro l'Italicum, la legge elettorale voluta dal governo Renzi e valida solo per la Camera. Ecco allora un breve glossario per orientarsi meglio nella comprensione delle decisioni della Consulta.
ITALICUM. La legge elettorale approvata a maggio 2015 si applica solo alla Camera, perché concepita assieme alla riforma costituzionale (poi bocciata dal referendum) che aboliva il bicameralismo perfetto. Si tratta di un sistema proporzionale con premio di maggioranza che assegna 340 seggi su 630 alla lista che guadagna almeno il 40% dei voti.
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