14 novembre 2012

Cortei funebri vietati a Sulbiate. Un lettore protesta ed invia una lettera al "Giornale di Vimercate".

Il Savonarola del film "Non ci resta che piangere".
Pubblichiamo di seguito la lettera firmata da un lettore indirizzata al Direttore del settimanale locale "Giornale di Vimercate" per esprimere la protesta contro l'ordinanza del Sindaco Andrea Crespi della Civica Sulbiate Insieme, che dal primo novembre 2012,vieta i cortei funebri da casa del defunto alla chiesa di S. Antonino Martire di Brentana - Sulbiate.

E' una lettera brillante e abbastanza originale e anche se non integralmente condivisibile, forse può contribuire a provocare un'interessante discussione tra i lettori di "Teorema...la quadratura del Circolo" sull' ultima ordinanza del Sindaco Adrea Crespi che modifica radicate abitudini dei cittadini di Sulbiate.

Insomma per dirla alla Savonarola; "MEMENTO MORI"...",  ricordatevi tutti di rispondere come fece dal balcone, il grande Massimo Troisi :" Mò me lo segno!".

Buona lettura ...

rt



Egregio direttore,

ho letto sul vostro giornale la decisione di un Comune della zona che dal 1° novembre non si potrà più accompagnare in corteo il defunto da casa alla chiesa. 
Ciò, leggo, perchè "espongono le persone ai rischi legati al traffico"!
Ma come, le persone a piedi creano problemi mentre difatto, come è noto, sono i veicoli che li creano. Insomma, invece di fermare i veicoli, fermano i pedoni.
Per una volta sola nella vita, il defunto viene accompagnato in corteo, anzi in processione, alla chiesa per la liturgia sacramentale, da parenti, amici, colleghi di lavoro, vicini di casa ecc; e ciò crea problemi ai viecoli? Dieci o trenta minuti al massimo, questi sono i tempi soliti, davvero creano problemi alla circolazione? Ma dove è finita la buona educazione con la bella usanza di fermarsi, spegnere il motore, scendere dall'automezzo togliersi il cappello, farsi il segno della croce, e riflettere, e pregare in silenzio per il defunto, e fare un breve esame di coscienza per "visionare" la propria vita e lo stato di grazia in cui ci si trova? 
Si dirà che ciò è possibile farlo anche in altre occasioni. Ma a questo silenzio ci è donato per essere solidali con i familiari, e tutti i cari che accompagnano il feretro in preghiera.
Si dirà, ancora che ciò è possibile farlo anche in altra occasione, ma questo poco tempo di sosta serve anche per pensare alla morte, la propria. Così come buona cosa abbassare le saracinesche dei negozzi davanti ai quali passa il corteo funebre. Per gli automezzi, si potrebbe mattere un cartello in prossimità di un incrocio per deviare il traffico per quel poco tempo che serve. 
Molto semplice e costa poco, se lo si ritiene proprio necessario. 

Dunque la decisione adottata da quel Comune è comunque improvvida. La laicizzazione della nostra italia e dell'Europa intera, si sta imponendo a tutta forza. Poi però si permettono cortei, di destra, di sinistra, sindacali, no global, per i quali talvolta occorre far intervenire la polizia antisommossa, e per il traffico come fanno? Fermano il corteo o il traffico? L'Arivescovo di Perugia - Città di Castello, in occasione della Festa di Ogni Santi, scrive ai suoi fedeli, citando S. Paolo:"... vigilate attentamente sulla vostra condotta"... per mettere in guardia della "mentalità esoterica" che sta dietro Hallowen. "E' un fenomeno non solo commerciale, o un secondo carnevale, è ben altro!", anche se il nome è la forma contratta dell'espressione "All Hallows'Eve" che appunto significa vigili di Ogni Santi.
E l'evento "non ha nessun rapporto con il cristianesimo. Piuttosto rimanda a una sosta di Festival della morte in onore di divinità pagane. Che porta con se un atteggiamento negativo verso i defunti come se i morti fossero qualcosa di ostile da cui difendersi". Il Vescovo poi continua ne rilevare gil aspetti diseducativi di questa abitudine annuale, specie per i bambini e per i giovani. Dicevano i saggi che "la morte è maestra di vita". Val la pena riflettere.


Lettera firmata.
Pubblicata dal "Giornale di Vimercate"
il 13  novembre 2012

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26 ottobre 2012  - Ordinanza del Sindaco Andrea Crespi: dal primo novembre cortei funebri solo dalla chiesa al cimitero. Intervengono: Sindaco - Parroco - Mattavelli - Fassina.

3 commenti:

  1. Questo post proprio non lo capisco. Caro teorema questa è una caduta di stile.
    Ma ti sembra opportuno in questo momento sollecitare una discussione sui cortei funebri a Sulbiate?
    Quanto all'anonimo scrivano che denuncia grazie al giornale di vimercate l'arrivo del minaccioso relativismo etico perchè a Sulbiate si vietano i cortei funebri mi sembra un po' eccessivo e molto vecchio.
    Ma in che secolo vive?
    Non che sia una/uno dell' opus dei ?

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  2. Disposizioni di questo tipo hanno senso sole nelle grandi città, per oggettivi problemi di sicurezza e se i preti, purtroppo sempre più rari, non riescono più a essere presenti in ogni dove.
    Se l'esigenza non è partita da Don Luca, perchè è stata presa come dire d'imperio dal Sindaco Crespi senza consultarsi almeno con i laici della parrocchia per avere un loro parere?
    Eppure il Sindaco Andrea non appare un decisionista e persona che prima di prendere una decisione non si consulta con qualcuno.
    Anch'io condivido che la seconda parte della lettera ha dei toni com dire un po' imquietanti. La questione del relativismo non dipende dal permettere o non permettere il corteo funebre...è molto più complicata.

    Certo che in un paese ancora così piccolo è una decisione che non si capisce. La motivazione della sicurezza effettivamente mi sembra molto debole.

    Peccato che anche nelle piccole comunità non si possa custodire certe preziose tradizioni.

    Mary

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  3. Personalmente la cosa mi lascia indifferente. Forse saranno le persone più anziane a rimanerci male!

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