Polemiche sulla proposta di far cantare sul palco dell'Ariston per il prossimo festival della canzone italiana la canzone del Partigiano e insieme alll'inno delle squadracce nere Giovinezza in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia. La proposta è rientrata grazie alle numerose proteste solevate nel web.
Qui articolo Unità.Per non dimenticare.... la Resistenza continua.
Sembra che Giovinezza non si canterà. Ma nemmeno Bella Ciao.
RispondiEliminaPropio una bella operazione per confondere la storia: le due canzoni sono state assimilate tra loro.
Secondo la RAI meritano lo stesso trattamento!
I partgiani che cantavano bella ciao sono stati equiparati alle squadracce violente.
Invito tutti i democratici antifascisti a ribellarsi a questa mistificazione.
Cantare la canzone del partigiano più conosciuta come Bella ciao in occasione dell'evento canoro televisivo nazionale credo sarebbe stato un insulto alla memoria storica della nostra patria nata dal sacrificio di tanti italiani che hanno combattuto e versato il sangue per fare del loro paese una nazione libera e democratica. Bella Ciao non è una canzone leggera, il festival si San Remo non è il suo luogo. Bella Ciao è una canzone "pesante" da cantare dentro nel cuore di ognuno di noi e da insegnaree e tramandare ai nostri figli. Pensare poi di farla cantare insieme all'inno fascista è insulto, è sacrilegio ed eresia. Meglio così!
RispondiElimina