29 giugno 2011

Profughi libici nel vimercatese: no ai concentramenti, sì a piccoli gruppi e reale accoglienza.

Roberto Rampi - Responsabile Organizzativo PD Lombardia.

Ad oggi sono 1000 i profughi vittime della guerra libica destinati alla Lombardia grazie all'accordo Stato Regioni. 140 quelli che saranno accolti dalla Provincia di Monza e della Brianza. Se le previsioni del Ministro Maroni si dovessero avverare, che aveva indicata in 50.000 il numero di persone in fuga dalla guerra in arrivo dalle coste nord Africa, secondo lo stesso critierio di equa ripartizione, i paesi di Monza e Brianza, nei prossimi mesi, ne dovranno accogliere più di 700.

I Sindaci del Vimercatese si sono recentemente incontrati per definire insieme e condividere i criteri e le linee guidia per affrontare collegialmente, in modo degno ed equo, questa emergenza. Non condividono la tesi che la soluzione migliore per accogliere queste persone sia quella di individuare un unico luogo. Alcune indiscrezioni sostenevano che Allevi il Presidente della Provincia di MB, avesse indicato al Commissario della Protezione Civile il vecchio Nosocomio di Vimercate.

Paolo Brambilla, Sindaco di Vimercate, spiega: « Sono persone che sono in attesa del riconoscimento dello status di profughi, operai libici scappati dalla guerra. Non clandestini», poi precisa: «I criteri di accoglienza sono abbastanza chiari. La gestione dell’emergenza sarà fatta per via ordinaria. La logica è quella dell’accoglienza per piccoli gruppi: massimo di 15 rifugiati in strutture come alberghi e piccoli gruppi di 3 o 4 persone nelle realtà associative».

«Lavoriamo a un documento unitario», annuncia Roberto Rampi, ex vicesindaco di Vimercate in attesa di riconferma. «Cerchiamo di coordinarci per fare cose sensate e non vederci imposte soluzioni indesiderate dall’esterno. Il tentativo è di progettare un percorso comune nella Brianza est rivolgendoci anche al mondo del non profit. Proprio per questo abbiamo coinvolto il presidente del neonato Forum del Terzo Settore Brianza est Enrico Davolio». Fosse necessario, si busserà al buon cuore delle famiglie: «Come abbiamo fatto per i profughi della Bosnia nel 2004, ottenendo una risposta eccezionale».

Le intenzioni sono chiare, ed in maggioranza condivise: lavorare su progetti di reale accoglienza organizzati per piccoli gruppi, evitando concentramenti.
Rampi: «Se il presidente Allevi vuole collaborazione l’avrà. Ma poi Lega Nord e Pdl di Vimercate, partiti della sua maggioranza, non dicano che vogliamo islamizzare la nostra città».

Emergono già le prime difficoltà ed obiezioni dei Sindaci e dei partiti di area centrodestra.

Situazione al 27 giugno accoglienza profughi nel Vimercatese:

Ronco 7
Vimercate 4
Cornate 2
Carnate 6
Vaprio 5
Concorezzo 11
Agrate 20
Arcore 15

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