16 gennaio 2011

"Qualcosa di grande che si impone ai sinceri e agli onesti."

Attualità di un "vecchio" pensiero.

"Gli operai della Fiat sono ritornati al lavoro. Tradimento? Rinnegamento delle idealità rivoluzionarie? Gli operai della Fiat sono uomini in carne e ossa. Hanno resistito per un mese. Sapevano di lottare e resistere non solo per sé, non solo per la restante massa operaia torinese, ma per tutta la classe operaia italiana (....) Sapevano di non poter sperare aiuto alcuno dal di fuori sapevano che ormai alla classe operaia italiana erano stati recisi i tendini, sapevano di essere condannati alla sconfitta, eppure hanno resistito per un mese(...) Hanno fatto quanto è dato fare a uomini in carne e ossa; togliamoci il cappello dinanzi alla loro umiliazione, perchè anche in essa è qualcosa di grande, che si impone ai sinceri e agli onesti".

2 commenti:

  1. Il problema è il silenzio della politica, in particolare della sinistra, cioè la mancanza di un progetto da contrapporre al piano Marchionne.
    Che senso ha dire la banalità "se fossi un operaio di Mirafiori voterei si" quando sono io che dovrei proporre agli operai una alternativa al ricatto.
    Antonio, c'è bisogno di te!

    RispondiElimina
  2. sei nostalgico e fuori dal tempo. Rispetto tutti gli operai di Mirafiori sia quelli del si che quelli che coraggiosamente hanno scelto il no.
    Interpreto il pensiero di Gramsci destinato ad entrambe a tutti i lavoratori non solo a quelli che hanno votato no. Per il progetto leggi l'intervento di Ichino in direzione che hanno pubblicato oggi 17/01. Può esserti utile.

    RispondiElimina