31 maggio 2011

Datemi torto - 7 - di Alessandro Caiani.

"DATEMI TORTO".



Conoscere l’Islam

Adamo ed Eva, disubbidendo a Dio e mangiando dall’albero della conoscenza, ci hanno fatto un grande dono: conoscere per capire.

Un dono di Dio, penserebbe un credente (non il sottoscritto, che ha ali corte e vola solo fino ala dono, non oltre).

L’Islam va conosciuto, così come la Bibbia e il Vangelo (sia da noi che dai Muslim).

E non c’è miglior modo di far con loro conoscenza che leggere il Corano, il Libro Sacro dell’Islam.

Ne ho sottomano uno, edito da Hoepli (1987), con note e traduzione del Dott. L. Bonelli. Leggiamolo insieme.

Sûra II v. 223: “ Le vostre donne sono un campo per voi, andate quindi al vostro campo come vorrete, però fate prima qualche opera buona, per il bene vostro (per le vostre anime) /…/” .

Sûra XXX v.19: “Uno dei segni di Dio è che vi ha creati di polvere, ed ecco voi diventaste uomini, sparsi sulla terra”.

v.20 “Un altro dei suoi segni è che egli ha creato per voi, della vostra stessa specie,, delle spose, perché abbiate fiducia in esse, e ha posto fra di voi amore e compassione /../”.

Sûra IX v.24: “O voi che credete, combattete i miscredenti, che sono vostri vicini, e questi trovino, in voi, durezza; sappiate che Dio è con quelli che lo temono”.

A Cornate, Colnago e Porto i Musulmani sono nostri vicini.

Vi sembra che siano sul piede di guerra, disposti a combatterci? E noi, li combattiamo?

Quasi tutti i giorni uno di loro mi spinge la carrozzina, mi aiuta a togliere la posta, ad aprire al porta della sede di via Dossi,5.

Datemi torto, grazie.

Adriano

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