Perdere le staffe
Cioè perdere la pazienza, non sapersi frenare, insomma non aver più il controllo di sé.
Già il filosofo latino Seneca ha messo al centro del suo pensiero la vittoria della ragione sulla passione. Per non parlare dell’illuminismo, che diede, a sua volta, grandissima importanza alla ragione.
Dunque “perdere le staffe” è un po’ un raptus di follia, un’assenza di autocontrollo che lascia il campo libero all’istinto, al cervello animale, e che può portare a conseguenze estreme, al delitto, ad esempio, o alla bestemmia in pubblico (parlo in generale, non di Berlusconi).
E quasi sempre un’impresa dura far prevalere il ragionamento, le argomentazioni, mettere le idee e non le rabbie a confronto.
Vi dico che i maestri che ci potrebbero dare una mano sono morti tutti.
A meno che non ve ne sia qualcuno tra voi e-navigatori.
Se si, battete un tasto
Datemi torto, grazie.
Adriano
Nessun commento:
Posta un commento