17 giugno 2011

Il pollice verde che inquieta la destra. Lega sibillina.


A tre giorni da Pontida la lega alza il livello di attenzione per far crescere l’attesa dell’evento.

A sorpresa quest’anno dal palco parlerà solo Bossi Umberto. L’uomo che da tempo ha in mano le sorti del Governo Berlusconi. Sembra sia stata una scelta obbligata al fine di evitare possibili contestazioni per alcuni dirigenti ormai invisi dalla base leghista.

Dal “sacro pratone di Pontida” il popolo padano attende di conoscere il “verbo” che sarà calato dall’alto dal suo “profeta”. La decisione contrasta con la tradizione. Forse saranno concessi solo pochi muniti a Calderoli e a Maroni.

Intanto ieri alla domanda di un giornalista sulle sorti dell’esecutivo Bossi ha risposto con il gesto del pollice verso. Il suo portavoce ha subito smentito. Il gesto che nell’antica Roma era rivolto ai gladiatori per autorizzare la fine degli avversari sconfitti non era indirizzato a Silvio Berlusconi ma alla categoria dei giornalisti in generale.

La Lega sembrerebbe essere sempre più orientata alla ricerca di una exit-strategy dal berlusconismo. Maroni ieri ha ottenuto l’ennesimo decreto contro i migranti; bandierina e specchietto per le allodole da esibire per il prossimo raduno leghista. Dopo le recenti batoste elettorali sono in pochi a riterlo sufficiente per soddisfare l’esigente base del partito sempre più critica ed in fermento.

foto de l'unità.



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