21 settembre 2013

Il congresso l'8 dicembre, parola di Epifani

Epifani: "Il congresso l'8 dicembre"

Abbiamo il dovere di indicare un percorso chiaro per il cambiamento del Paese

Epifani congresso 8 dicembre  epiifani_8congresso_det


Quando abbiamo convocato la nostra Assemblea nazionale le avevamo attribuito il compito di stabilire i tempi e le regole del prossimo congresso e questo è ciò che sarà. Ma questo non significa che possiamo trascurare tutto ciò che sta succedendo in questi ultimi giorni nell'agenda politica italiana.

Stiamo assistendo al più grande paradosso della vita politica italiana: mentre la condizione in cui ci troviamo ci spingerebbe ad affrontare i problemi economici e sociali a partire dalla disoccupazione, in realtà tutto ruota intorno alle vicende giudiziarie di Berlusconi, del suo partito e delle conseguenze sulla stabilità del governo Letta.

Tutto questo perché come da tempo abbiamo ribadito, senza una netta distinzione tra sfera personale e situazione generale, tutto si sarebbe intorbidito e diventato più difficile. Il contenuto del video di Berlusconi né è una prova. Al di là della foto ingiallita e del film già visto e del basso livello della propaganda, quel video vuole appesantire il clima, contro di noi e contro la magistratura. Non ci propone più un governo di pacificazione ma un governo con contenuto e programma di parte: di centrodestra e questo è un discorso che non va sottovalutato

C'è un rovesciamento delle responsabilità per attirare consenso su di sé e scaricare sulle istituzioni, sull' Europa, sulla sinistra, sulla magistratura, tutte le responsabilità della situazione attuale. Mettendo tutti nella condizione di difendersi anche quando tutto può sembrare assolutamente assurdo.
Le dichiarazioni di Brunetta sull'aumento dell'IVA vanno in questa direzione: sono tutte manovre che saremo costretti ad affrontare, sono la conseguenza del governo disastroso di centrodestra.

In qualunque altro Paese civile le sentenze della magistratura si rispettano. Qui si tenta di stravolgere anche questo. Non c'è nessun rispetto nei confronti della magistratura e nei confronti del PD. Noi rappresentiamo il primo partito del Paese, tanti cittadini che chiedono rispetto. Dobbiamo essere coerenti con quello che ci chiedono gli elettori. Questa posizione l'abbiamo tenuta nel voto della giunta: il voto lo dimostra e lo dimostrerà nel resto del percorso.

Siamo stanchi ed esasperati dall'uso della politica a fini personali invece di pensare ai veri problemi del Paese. L'uso della propaganda è martellante ed è difficile rimettere al centro dell'agenda i nodi da risolvere per l'Italia.

Imu, Iva, partite sociali ancora non chiuse, deficit al 3,1% sono situazioni che saremo costretti ad affrontare nei prossimi mesi. Ma noi siamo consapevoli che con risorse scarse, i problemi non si possono affrontare foglia per foglia perché c'è il rischio che la soluzione del primo punto possa pregiudicare tutto il resto. Quando i problemi da affrontare li tieni assieme, puoi fare scelte con più accuratezza.

Noi ci battiamo per un fisco equo, per il rispetto del principio (patto di cittadinanza democratica) che chi più ha, più paga. Togliere una tassa per metterne un'altra non significa fare un'operazione seria. Troverei fortemente sbagliato che dopo aver tolto l'Imu, tu vada ad aumentare l'Iva che va ad incidere sui ceti popolari. Non si può fare passare il Pd per il partito delle tasse, il PD è il partito che vuole un fisco più giusto ed equo, contro chi evade le tasse.

Il patto di stabilità deve essere allentato sapendo però che tutti i soldi che deciderai di spendere, andranno prima trovati. La manovra dovrà essere di stimolo agli investimenti e soprattutto all'occupazione.

La destra prima ci ha portato sul baratro poi ha introdotto aumenti dell'Iva e dell'Imu, e dice che è sempre colpa nostra o della magistratura. Con il governo Monti fummo lasciati da soli a sostenere anche le scelte più difficili e impopolari.
Sembra che il Pdl abbia la memoria molto corta, oggi rivendicando correzioni a problemi di cui sono loro i primi responsabili. I problemi non si risolvono restando al buio.

La stragrande maggioranza dell'opinione pubblica chiede che il governo vada avanti. Ma perché il governo di servizio vada avanti non è sufficiente la responsabilità di uno solo, ma sono necessarie della scelte e disponibilità comuni.

La caduta del governo mi pare fuori dall'orizzonte delle cose che possono convenire nell'ottica del centrodestra. Ma il rischio è quello di un logoramento, una fibrillazione continua, una minaccia e un ricatto continuo che si alterna alla blandizia. Non è accettabile!

Non ne possiamo più di minacce nei confronti di chi fa il suo dovere. Non vogliamo minacce nei confronti di Ivan Scalafarotto, non ne possiamo più di minacce nei confronti di Cecyle Kyenge. Ieri abbiamo avuto la prova provata di come è difficile far passare le riforme, l'approvazione del disegno di legge contro l'omofobia alla Camera è stata una vittoria di civiltà.

Non puoi ridurre fino a toglierlo il finanziamento pubblico ai partiti e lasciare senza tetto il finanziamento privato.

Il congresso del PD. Abbiamo bisogno di un congresso che delimiti il nostro profilo e che ci dica chi siamo. Abbiamo una grande responsabilità nei confronti del Paese e di chi ci chiede rinnovamento. Il nostro orizzonte è la scommessa alta e profonda del cambiamento del Paese.

Non pensiamo a nessun congresso che parli solo al nostro interno, che si rinchiuda in sé stesso. Parliamo con la franchezza necessaria anche degli errori che sono stati fatti nel passato per evitarli nuovamente. Rinnoviamo il PD e rafforziamolo. Lo dobbiamo all'Italia.

Riduciamo il ruolo autoreferenziale delle correnti in favore dell'unità e del progetto. Partiamo dalle competenze dei nostri amministratori locali. Ricostruiamo una speranza, una vera comunità al servizio del Paese.

Stiamo lavorando alla data della conclusione del nostro congresso. Io ho detto tante volte che dobbiamo svolgerlo entro l'anno. Questo e' l'impegno che dobbiamo assolutamente rispettare. Ho riflettuto prima di arrivare a questa Assemblea sul fatto che dobbiamo uscire con qualche certezza. Non abbiamo un'altra Assemblea da fare. Io ho parlato coi vicepresidenti e propongo di fissare la data dello svolgimento finale del congresso per l'8 dicembre prossimo.

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