Raduno di estrema destra a Cantù: il PD sarà in piazza con ANPI
Il Pd, precisamente, chiedeva al presidente Maroni “se non ritenga opportuna la richiesta di convocazione urgente del Tavolo tecnico dell’Ordine pubblico e Sicurezza d’intesa con il Prefetto e il Questore perché si provveda ad impedire la manifestazione in oggetto e ad assumere iniziative affinché ulteriori convegni di matrice nazifascista non trovino più spazi e agibilità nella nostra regione”. In tutta risposta, gli argomenti dell’assessore rimandano alla libertà di espressione e non tengono conto dei problemi che il raduno può creare.
Quella manifestazione è contraria ai principi della nostra Costituzione, che richiama alla tolleranza e al rispetto di ogni persona. Non è dunque un problema il soggetto che la convoca, ma lo sono i temi su cui è convocata, oltre al non trascurabile fatto che rischiamo di avere in Lombardia, a Cantù, la crema dell’intolleranza e della xenofobia di tutta Europa, spesso responsabile di episodi intollerabili e funesti. È davvero incredibile che la giunta regionale non ritenga possa esserci un problema di ordine pubblico.
Il sindaco di Cantù ha sbagliato, e a questo errore si sta aggiungendo quello della Regione. Quell’incontro va fermato, lo chiediamo direttamente al Prefetto, purtroppo senza il sostegno dell’amministrazione Maroni. Siamo seriamente preoccupati, anche perché bisogna rendersi conto che quel raduno è convocato in un luogo pubblico all’interno di un centro abitato.
(Alessandro Alfieri e Luca Gaffuri, PD)
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