14 novembre 2013

Dal Consiglio Comunale dell'8 novembre - Lettera al Sindaco



Lettera al Sindaco

Egr. Sig. Sindaco,
Nella  Sua del 5 novembre  in risposta alle  precisazioni del Consigliere Mattavelli in merito al Consiglio Comunale del 18/10/2013 constatiamo come tutta la questione venga da Lei liquidata come un “mero errore materiale”. Per carità, una dimenticanza può capitare, tutti possiamo sbagliare, ma ci permetta di farle notare che in questo frangente avete … perseverato nell'errore!

Il Piano delle Alienazioni avrebbe dovuto essere approvato il 18/10/2013 PRIMA del Bilancio, ma non è stato messo all'ordine del giorno. Non se ne accorge la persona che materialmente scrive la convocazione; non se ne accorge la responsabile del Servizio Finanziario che ha messo il parere tecnico di regolarità sulla Delibera di approvazione del Bilancio; non se ne accorge il Segretario Comunale che è garante della legalità e della correttezza amministrativa; non se ne accorge l’Assessore al Bilancio che segue la materia da una decina d’anni e non se ne accorge il Sindaco che è responsabile della definizione dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale.

Non solo. Quando viene sollevato il dubbio dal Consigliere Mattavelli, il Segretario Comunale,  invece di fare una rapida verifica,  ha affermato che il Piano delle Alienazioni era già stato approvato a settembre, inducendo in errore tutti i Consiglieri e consentendo l’approvazione di un Atto illegittimo; dopo avere constatato che NESSUNO della Giunta ha fiatato, più che di “mero errore materiale” parlerei di superficialità.

Non possiamo fare a meno di chiederci come sarebbero andate le cose se il consigliere Mattavelli messo da parte il dubbio e non fosse andata a controllare e non avesse immediatamente segnalato l’errore dieci ore dopo la conclusione del Consiglio Comunale.

Mi creda, Signor Sindaco, è sconfortante vedere che i nostri Amministratori si impegnano strenuamente a rispettare la forma quando devono trovare il modo di ostacolare le opposizioni e poi si “rilassano” nelle situazioni in cui sanno di avere una maggioranza “blindata”, come la vostra in Consiglio Comunale.

Ed è altrettanto sconfortante dover assistere al triste spettacolo di un funzionario pubblico che tratta i Consiglieri di Opposizione con toni di sufficienza (“non siamo tenuti a conoscere i regolamenti a memoria”), ammonizioni al limite dell’intimidazione (“si assume la responsabilità di quello che dice”)

Francamente, ci saremmo aspettati da parte Sua delle scuse e una presa di posizione decisa con l’avvicendamento del Segretario Comunale. È ancora in tempo a rimediare.
Cordiali saluti.

Gruppo Sulbiate Democratica e Solidale
   Il Capogruppo Stucchi Guglielmo

5 commenti:

  1. Caro capogruppo, ti faccio notare che non è proprio vero quello che hai affermato nella tua lettera qui pubblicata: “… i nostri Amministratori si impegnano strenuamente a rispettare la forma quando devono trovare il modo di ostacolare le opposizioni”, ricordando la vicenda delle 500 firme non valide che avete raccolto in primavera per via Mandelli.

    Infatti nessuno degli Amministratori si è dovuto impegnare strenuamente per invalidare la raccolta firme. Purtroppo la modalità della vostra raccolta firme era talmente scorretta che i funzionari pubblici, che per mestiere devono rispettare le norme che tutelano i diritti di tutti i cittadini (anche degli altri 3700 sulbiatesi che non hanno firmato), non hanno avuto altra alternativa che comunicare al Sindaco le numerose scorrettezze da voi commesse e la non validità oggettiva delle firme.



    Abbiamo dovuto prendere atto che i responsabili di tre grandi partiti (PD, PDL e LEGA) presenti ai banchetti non conoscono le regole minimali per una raccolta firme!

    In questo caso siete voi ad esservi presi gioco della volontà dei firmatari.



    Ben diverso è il caso del mancato inserimento della delibera sul bilancio preventivo 2013.

    Nessuno ha raggirato nessuno, semplicemente è stato per errore dimenticato un documento esistente i cui dati sono compresi e parte integrante del bilancio presentato e approvato. Una norma di legge permette di “convalidare” questa dimenticanza.

    Invece non è ancora nato il politico che presenterà una norma di legge per convalidare 500 firme apposte su carta bianca, senza documento d’identità e ingenuamente allegate a posteriori ad un documento con gli obiettivi della raccolta.



    Da parte nostra abbiamo comunque tenuto conto della presunta volontà dei 500 firmatari mettendola in relazione logica con l’entità dei non firmatari, con i diritti legittimi dei titolari delle convenzioni esistenti e con l'interesse pubblico. Sicuramente abbiamo più ragioni di quante non ne avessi tu, dirigente del gruppo politico Comune Aperto, quando nel 2002 non consideraste la volontà di 1.184 sulbiatesi pari alla metà degli aventi diritto al voto che nelle urne di un referendum (e non su carta bianca anonima) espressero un voto favorevole alla nuova scuola.

    Come voi nel 2002 anche noi oggi abbiamo il dovere di fare le scelte politiche di cui ci prendiamo tutte le responsabilità.



    Un amministratore Maurizio Stucchi

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  2. Certo che questo ritorno al passato è davvero costante. Viene costantemente richiamato Comune Aperto che non è più nemmeno in comune. Comune Aperto deve avervi proprio dato fastidio, ha interrotto per pochi anni la dinastia dei sindaci sulbiatesi.

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    1. Abbi pazienza amico mio, tu hai una lettura vendicativa che non ha senso con la politica locale, citare Comune Aperto non è una specie di vendetta contro nemici.
      Le scelte politiche locali errate di Comune Aperto sono quelle che hanno condizionato le cose che sono successe a Sulbiate negli ultimi 10 anni. Pedemontana, outlet, cementificazione, opere pubbliche, persino il sociale con Villaserena.
      Anche sul fronte politico dopo i primi 5 anni la lista civica, non senza contrasti interni (Cavenago e Mattavelli nel 2009 si allontanarono per questo, almeno così dissero), scelse di accogliere persone provenienti dalla fallimentare esperienza di Comune Aperto nel frattempo confluite nel PD.
      Collaborare con quelle persone (non con il loro partito) era per me e per la maggioranza della lista civica il tentativo e la VOLONTA’ DI AVVIARE IL CLIMA DI PACIFICAZIONE per metterci alle spalle quel periodo di veleni. Dal 2004 al 2009 un po’ ha funzionato e dopo è finita nel peggiore dei modi.
      Non so cosa intendi per “dinastia” dei sindaci, ma i fatti dicono che la mia candidatura è nata nei 5 anni di opposizione sul tema della scuola. Appena eletto, da assoluto inesperto, ho cercato di imparare e chiedere consigli ai miei 3 predecessori. Due sono divenuti i testimonial elettorali (perdenti) delle liste F4 e SDS. Dov’è la dinastia?
      Maurizio Stucchi

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  3. clap! clap! clap!
    "VOLONTA' DI AVVIARE IL CLIMA DI PACIFICAZIONE" : a Sulbiate qualche allocco che crede alle tue ricostruzioni c'è.... ma non tutti i Sulbiatesi lo sono !!!

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    1. Se pensi che uno possa dedicare per 15anni gran parte del suo tempo libero per fini orientati a litigare con qualcuno o peggio a fare affari personali, puoi farlo. Visto che lo immagini possibile probabilmente lo faresti se ne avessi la possibilita'. Non ti resta che provarci, ma devi trovare un certo numero di imbecilli che dicono sempre si a tutto quello che fai, che non si accorgono che sei un approfittatore e che ti votano. Non ho ricostruito nulla, ci sono molti amici del gruppo che hanno fortemente osteggiato la scelta di aprire a persone del PD (cosa che non serviva elettoralmente in quanto gli elettori di sinistra non avevano alternative se non votare PDL/Lega) alla fine abbiamo deciso sbagliando. Tuttavia mi resta la soddisfazione di essere certo che la scelta era giusta perche' una di queste persone lo ha dimostrato mantenendo l'impegno preso.

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