20 gennaio 2014

La risposta del ministo Kyenge



Saronno, Kyenge all'attacco della Lega:
"Contro i migranti, poi laurea in Albania"

Saronno, Kyenge all'attacco della Lega: "Contro i migranti, poi laurea in Albania"A Saronno, dove è stato contestato da una trentina di militanti leghisti, il ministro, intervistato da Gad Lerner, si toglie qualche sassolino. E agli italiani: "Un giorno si sfogheranno". Salvini: "E' pagata per insultarci?"
"Piuttosto che focalizzarsi su quello che ha fatto la ministra in questi mesi occorre dare risposte ad altre domande, e cioè alle richieste economiche scomparse negli anni, ai tanti anni in cui si lotta contro l'immigrazione e poi si investe in Tanzania e ci si ritrova a prendere il diploma in Albania". Lo ha detto il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge rispondendo, durante un incontro a Saronno (Varese) a una domanda del giornalista Gad Lerner sugli attacchi ricevuti da parte di partiti politici come la Lega Nord, non ultima l'iniziativa della Padania di pubblicare ogni giorno gli appuntamenti del ministro.


Il riferimento è all'investimento milionario di fondi del partito in Tanzania dall'ex tesoriere Francesco Belsito che ha creato un certo imbarazzo nel movimento. E anche allo scandalo che ha coinvolto Renzo Bossi, il figlio del Senatur, sotto inchiesta a Tirana per aver conseguito una laurea senza aver mai seguito le lezioni nelle università private albanesi. "La signora Kyenge è pagata solo per insultare la Lega? - è la replica che il segretario della Lega affida a Facebook - E' pagata dagli italiani per occuparsi di rom e clandestini? La signora è disponibile a fare un confronto pubblico con la Lega, sui temi dell'immigrazione, del lavoro e della clandestinità? Oppure la signora ha paura del confronto e preferisce fare comizi e monologhi, perchè non ha niente da dire o da fare?".

Secondo Kyenge gli insulti che le vengono rivolti offendono tutto il Paese, quindi
la reazione spetta a tutti i cittadini. "Spero ci sarà un giorno in cui il popolo italiano si sfogherà" ha precisato durante il colloquio con Gad Lerner che le ha chiesto come faccia a resistere agli attacchi sempre con i nervi saldi. "La mia resistenza - ha aggiunto - si spiega anche con un percorso personale, di sofferenza e lavoro duro e alcuni momenti umiliazione. Ma ho sempre creduto nella non violenza, nel fatto di poter trasmettere messaggi educativi".

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