Rivoluzione verde in centro a Milano:
piazza Castello sarà chiusa al traffico
È la novità per la città che Palazzo Marino si teneva in serbo per il vertice di maggioranza all'Acquario civico. Stop alle auto tra le vie Quintino Sella e Minghetti, come su via Beltrami e via Ricasoli. Un'idea che aveva già accarezzato anche la giunta di Letizia Moratti, sei anni fa. In tutto 15.800 metri quadrati car free: qui sorgerà anche l'Infopoint di Expo, già in fase di realizzazione, e l'area sarà teatro di grandi eventi. Rimarrà aperto al traffico il controviale, per i residenti. "Il modello sono le pedonalizzazioni a basso costo attuate a New York dall'ex sindaco Michael Bloomberg - spiega l'assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran - Abbiamo 110 giorni di tempo per realizzarla".
L'area verso il teatro Strehler sarà riservata invece a un parcheggio per pullman. Un intervento che per Maran "non dovrebbe provocare disagi alla circolazione", perché i flussi di auto stimati sono limitati. E che sarebbe comunque "reversibile", sul modello del piano di pedonalizzazione di Times Square avviato nel 2009. Lavori minimi, con panettoni o semplici barriere per fermare le auto. E se non piace si torna indietro. Altri interventi da fare: corsia riservata in Foro Buonaparte e la linea Atm 57 che dovrà subire una modifica di percorso. Poi un appello ai creativi: lancino idee "per sperimentare nuovi arredi urbani - chiede Maran - e nuove modalità di socialità".
Ma l'annuncio di piazza Castello pedonale suscita subito la polemica del centrodestra: "Ci aspettavamo molto di più dagli Stati generali della giunta Pisapia e visto che si sono tenuti all'Acquario si può dire che hanno partorito un pesciolino", ironizza il vicepresidente del consiglio comunale, Riccardo De Corato, di Fratelli d'Italia. Che nel merito critica: "La chiusura provocherà problemi ulteriori alla mobilità". Concordano i commercianti, che danno un giudizio negativo perché bloccare il traffico "vuol dire scaricare su Foro Buonaparte tutto il traffico non aiutando i negozi della zona", critica Simonpaolo Buongiardino (Confcommercio).
Resta che mobilità e vivibilità dovranno essere le parole chiave dei prossimi due anni di governo della città. Oggi sono rimasti in pochi nella maggioranza a spingere per l'estensione subito oltre i Bastioni di Area C. Quel passo in più invocato dai referendum ambientali di quasi tre anni fa. Oggi si punta a pedonalizzare e rallentare, Ztl e zone 30. "La sfida è trasformare la riduzione del traffico seguita ad Area C in qualità della vita - spiega Maran - e le isole pedonali vanno in questa direzione: si tratta di migliorare la vivibilità, non di vietare ma di creare opportunità".
Quindi la strada scelta è aumentare le aree pedonali, oggi 428mila metri quadri in città, 40mila in più rispetto al 2011. Saranno chiuse al traffico altre piazze ancora, dopo le già
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