15 marzo 2014

Il parere di Graziano Delrio

Delrio: siamo un Paese sano e affidabile. Vogliamo accelerare

“L'Italia non è un Paese che deve dimostrare di essere capace di risparmiare, è un Paese che deve dimostrare di essere capace di crescere. Sono due cose differenti". Così il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ad Agorà su Rai3

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"L'economia Italia è una delle più sane al mondo". Lo sostiene Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, questa mattina ospite di Agorà in diretta su Rai3. "La nostra economia - afferma il braccio destro del premier Matteo Renzi - è una delle più sane, siamo tra le nazioni più virtuose al netto degli interessi che paghiamo sul debito: l'Italia non è un Paese che deve dimostrare di essere capace di risparmiare, è un Paese che deve dimostrare di essere capace di crescere. Sono due cose differenti".

Non siamo imprudenti, non siamo fantasiosi e non cerchiamo spettacolarizzazione. Cerchiamo di essere coi piedi molto piantati per terra, sappiamo che i processi di ristrutturazione della spesa pubblica richiedono applicazione costante, perché abbiamo anche una storia di amministratori locali e ognuno di noi sa che per riqualificare la spesa e per fare la digitalizzazione della pubblica amministrazione, da cui peraltro prevediamo risparmi nell'arco di tre anni di oltre 2miliardi, serve molta attenzione, molta formazione della classe dirigente, molta applicazione, e quindi è possibile farlo ma ci vuole un grande impegno. E allora conviene fare stime più prudenti e conviene non fare promesse di entrate o riduzioni di spesa che poi non si verificheranno. Però io credo che i 3miliardi di spending review immediati, francamente, siano una stima assolutamente prudenziale".



"Vogliamo colpire con grande decisione la spesa pubblica improduttiva. La spending review, cioé le procedure di ristrutturazione della spesa pubblica italiana, non sono ancora partite e sono state solo annunciate, ma il piano di Cottarelli, di cui abbiamo discusso in maniera approfondita in queste settimane, prevede 32 miliardi di riduzione di spesa pubblica improduttiva nei prossimi tre anni", conclude”.

Per il piano annunciato da Matteo Renzi esistono "le coperture economiche e politiche". Ma, aggiunge, "è sembrato giusto affidarci ad una legge delega in cui c'è un dialogo costruttivo con il Parlamento. Eravamo pronti a fare decreti legge, e i dl sono sempre lì, pronti, ma vogliamo seguire la strada dell'affidabilità e della serietà di questo Paese".

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