Nilde Iotti, una lezione che porteremo sempre nel cuore
"Una vita spesa per la politica, per le donne, per le istituzioni. Un impegno ed una lezione che porteremo sempre nel cuore". Così Roberta Agostini, coordinatrice Donne PD nel quindicesimo anniversario della morte di Nilde Iotti
Il padre, un sindacalista socialista che durante la dittatura era stato perseguitato dai fascisti, aveva voluto che la figlia Leonilde, per tutti Nilde, studiasse.
La ragazza si era così laureata in Lettere e Filosofia, all'Università Cattolica di Milano.
Dopo l'8 settembre 1943, per Nilde Iotti l'impegno che l'avrebbe accompagnata tutta la vita: la giovane insegnante era infatti entrata nelle file della Resistenza operando nei "Gruppi di difesa della donna" che hanno dato un grande contributo alla lotta contro i nazifascisti.
Dopo la Liberazione, la Iotti è segretaria dell'UDI a Reggio E., nel '46 viene eletta al Consiglio Comunale come indipendente nelle liste del PCI e, dopo aver maturato la propria iscrizione al partito, il 2 giugno dello stesso anno è eletta all'Assemblea costituente.
Nel PCI entra a far parte degli organismi dirigenti nazionali e, nel 1948, è eletta per la prima volta alla Camera dei deputati.
È riconfermata per le successive legislature e il 29 giugno 1979 è eletta, al primo scrutinio e prima donna nella storia parlamentare italiana, Presidente della Camera.
Per tredici anni Nilde Iotti ha ricoperto con grande prestigio quell'incarico, sino a che, il 18 novembre 1999, già gravemente malata, si era dimessa tra l'applauso unanime e ammirato dell'intero schieramento parlamentare.
La biografia completa sul sito ANPI
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