16 gennaio 2016

Quindicesimo piano - La newsletter di Laura Barzaghi

NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO

Newsletter 82 / Gennaio 2016

Andamento lento. L'anno nuovo non ha portato sostanziali novità al Pirellone che sembra riprendersi faticosamente dalla pausa natalizia. La prima seduta consiliare del 2016 si è tenuta martedì scorso ed era dedicata alle mozioni ed alle interrogazioni, ma per almeno i prossimi tre mesi il calendario dei lavori d'aula appare assai sguarnito.
Sono previste una sola ed ulteriore seduta per gennaio, due per febbraio, quattro per marzo, con all'ordine del giorno argomenti tutt'altro che pregnanti.
Si tratta di un altro, inequivocabile, segnale che questa maggioranza ha tirato i remi in barca e si trascina ormai stancamente, preoccupata, più che altro, dal futuro esito giudiziario del presidente Maroni, atteso per la primavera e di arrivare in qualche modo alla fine della legislatura.
Per il PD è giunto il momento di mettere in atto le strategie che portino ad un deciso ricambio istituzionale: anche in Regione le destre non hanno più nulla da dire.

IN CONSIGLIO


L'emergenza inquinamento dell'aria e dei cambiamenti climatici e il tema delle morosità nelle mense scolastiche hanno tenuto banco nel consiglio dedicato agli atti di indirizzo e sindacato ispettivo.
La prima mozione è stata presentata dal PD con l'intento di promuovere finalmente un impulso all'azione della Regione, spesso latitante sui temi ambientali, che ha penosamente balbettato anche in occasione dell'ultima emergenza.

Il documento, che è stato approvato da tutta l'assemblea, impegna la giunta ad assumere finalmente un ruolo di regia per quanto riguarda le azioni di contenimento dello smog a breve, medio e lungo termine, ad intensificare i rapporti con le altre Regioni della Pianura Padana e con i Ministeri interessati al fine di estendere i provvedimenti su tutto il bacino padano per ragioni di efficacia ed efficienza e ad intensificare i lavori per la predisposizione del Piano per l'Adattamento ai cambiamenti climatici della Regione.

ELOGIO DELLA SCHISCETTA


Martedì in aula è andata in onda una sorprendente (ma neanche più di tanto!) battaglia di retroguardia. Maggioranza e Movimento 5 stelle hanno approvato una insensata mozione che, nel suggerire di lasciare libera scelta a coloro che, durante la mensa, il pranzo se lo vogliono portare da casa, disconosce la mensa scolastica come momento di crescita educativa.
La discussione riguardava il caso della mensa di Corsico preclusa dal sindaco ai bambini delle famiglie morose e il tema generale di come affrontare le morosità.
Di fronte alla proposta del PD di attivarsi per far pagare chi è realmente moroso, di sostenere le famiglie in difficoltà e di tutelare in ogni caso il diritto alla mensa, la Regione ha dato ragione al Comune, difeso a spada tratta l'operato del sindaco di Corsico, bocciato la mozione del Patto civico che chiedeva di non discriminare così platealmente i bambini di fronte agli altri compagni.
La Regione, che dovrebbe coordinare e diffondere le buone pratiche aiutando i Comuni nella soluzione di questo annoso problema, preferisce adottare la scorciatoia della finta libera scelta che non risolve il problema sociale delle famiglie più fragili. Ritorno alla schiscetta e al passato. Per fortuna non sarà un provvedimento attuabile!

PAESI BASCHI


Dei cinque progetti di legge che saranno messi all'ordine del giorno del Consiglio nei prossimi tre mesi ne evidenziamo due, in particolare: la "Ratifica accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e la Repubblica di San Marino" e la "Ratifica protocollo di intesa tra Regione Lombardia e il governo della comunità autonoma dei Paesi Baschi per la promozione della competitività nel settore alimentare". Sì, avete capito bene: Paesi Baschi.
Mi domando per quanto si possa continuare così, a proporre argomenti poco significativi. Fino a quando i cittadini, i malati, gli imprenditori, i lavoratori, i disoccupati che aspettano il rilancio di questa regione potranno avere pazienza.

DOPPIA LINGUA


La Lega prova ad introdurre il bilinguismo in Lombardia. L'inglese, direte voi! Affatto!
Il partito di Maroni vuole salvare dall'estinzione il dialetto e così ha presentato un progetto di legge per "promuovere, tutelare e conservare la lingua lombarda in tutte le sue varianti". Costo dell'operazione, 300 mila euro in tre anni. Per questa modica cifra saranno digitalizzati documenti in lombardo, introdotti i doppi cartelli indicatori, modificati siti e toponomastica e creato un osservatorio della lingua lombarda.
Ghem propi nient alter da fa?

ACQUA


In Lombardia l'organizzazione del Servizio Idrico Integrato ha comportato un processo faticoso che è ancora in atto e oggi registra finalmente i primi significativi risultati. Per i dodici ambiti regionali si aperta, infatti, una stagione di grandi investimenti su acquedotti, fognature e depurazione.
Una nuova ipotesi di riorganizzazione del sistema, come caldeggiata da qualche consigliere del centrodestra che ha presentato un progetto di legge, bloccherebbe di nuovo un settore che invece ha bisogno di un quadro di regole stabili, rischiando di vanificare i risultati finora raggiunti e gli investimenti in programma.
Ecco perché siamo contrari ad ogni nuovo progetto di legge: rappresenterebbe un freno, anziché accelerare il processo in corso e favorire l'avvio di tutte le opere necessarie ad evitare anche l'applicazione di sanzioni europee.

APPUNTAMENTI


Sabato 16 gennaio ore 15
Brugherio
"Quale sanità in Lombardia?"


Giovedì 21 gennaio ore 17,30
Milano
Direzione regionale

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