TAVOLI TERRITORIALI
"Voglio
che la Regione sia pronta alla riforma degli enti locali" ha dichiarato
il presidente Maroni in apertura della seduta di Consiglio dedicata
alle autonomie locali, lanciando la riforma che lui stesso ha indicato
come la più importante dell'anno.
E, per definire il modello
lombardo, ha proposto il metodo del tavolo di lavoro aprendo il
confronto con le forze politiche e tutti i portatori di interesse.
Apertura gradita dagli interlocutori, anche se, per non smentirsi mai,
il nostro aveva già precorso i tempi rilasciando dichiarazioni a tutti i
giornali per divulgare la trovata dei "cantoni come la Svizzera".
Ma prima di parlare a vanvera di perimetrazioni e di ingegneria
politica, a nostro modesto avviso, converrebbe decidere le funzioni.
Cioè, ciò che devono fare e cosa ci aspettiamo da questi enti di area
vasta che devono essere necessariamente più "leggeri", diversamente, ha
detto qualcuno, ci saremmo tenute le province.
Il confronto con il
territorio, per fare emergere una proposta di assetto istituzionale
efficiente e rispondente ai bisogni dei cittadini, non potrà che essere
positivo.
Ed è proprio quello che intende avviare il PD, per
ascoltare quali siano le istanze degli amministratori locali, delle
forze sociali e delle associazioni di categoria: il loro contributo
dovrà essere determinante.
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REDDITO DI AUTONOMIA
Scontro
politico tra Lega e NCD al tavolo di lavoro sul reddito di autonomia,
un pacchetto di misure pensate per i cittadini lombardi in difficoltà.
Sono volati gli stracci sull'attribuzione di un ruolo al terzo settore,
fortemente voluto dal NCD, ma altrettanto fortemente avversato dalla
Lega che, nel merito, intende avere le mani libere.
La legge sul
reddito di autonomia, che doveva indicare le misure e i beneficiari di
questo provvedimento tanto atteso, si è dunque arenata e non se ne
conosce il destino.
Quella che doveva essere una bandiera per Maroni, per ora è stata ingloriosamente ammainata.
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FAMILY DAY
La
Regione porterà il gonfalone con il simbolo ufficiale della Lombardia
al Family Day di sabato 30 ottobre a Roma e illuminerà il Pirellone con
lo slogan della manifestazione. Comunque la si pensi sulle unioni
civili, quella di Maroni e dei suoi accoliti è una decisione errata. Non
si piegano i simboli di una istituzione a favore di una tesi. E,
soprattutto sui temi sensibili, un'istituzione non si schiera in nessun
caso, perché non sarà mai in grado di interpretare completamente il
sentire dei cittadini. Netti e duri, dunque, a criticare questa
decisione che, oltretutto, rappresenta un sostegno alla famiglia
puramente di facciata: se davvero volessero promuovere la famiglia,
avrebbero altre mille occasioni per farlo.
Per parte nostra, terremo spente le luci negli uffici.
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LOBBISMO
Quando
si parla di lobbying, si pensa a qualcosa di negativo e,
contemporaneamente, si conviene che questa pratica esiste ed assume
sempre più rilevanza per coloro che decidono e per i portatori di
interessi.
È ormai indispensabile che anche la Lombardia si doti al
più presto di un sistema di regole che governino la rappresentanza degli
interessi legittimi. Ci ha pensato il PD che ha depositato un progetto
di legge per regolamentare l'attività di lobbying nei confronti della
Regione. La finalità è quella dell'emersione di tutti gli interessi
coinvolti nel processo decisionale e poggia su due principi
fondamentali, la trasparenza e la partecipazione.
Sperimenteremo presto se la maggioranza avrà il coraggio di aderire alla proposta.
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NO AD UNA NUOVA LEGGE PER IL SERVIZIO IDRICO
In
VI Commissione Ambiente sono stati ascoltati gli uffici d’ambito delle
ATO provinciali, oltre a Confservizi e al Coordinamento regionale
lombardo dei Comitati per l’acqua bene comune, in merito ad un progetto
di legge, presentato da Forza Italia, sulla riorganizzazione del
servizio idrico integrato.
Tutti si sono dichiarati nettamente contrari al nuovo progetto di legge, ad eccezione dell’Ato Città metropolitana di Milano.
Questo progetto, interromperebbe un percorso già avviato che finalmente
registra significativi risultati, perché si è aperta una stagione di
grandi investimenti su acquedotti, fognature e depurazione. Oltretutto,
il documento tralascia il ruolo dei Comuni, che non sono assolutamente
presi in considerazione, mentre sono quelli che devono decidere, che
conoscono il territorio, che rappresentano i cittadini, che tutelano
l’acqua come bene pubblico.
Confidiamo nel buon senso e in un veloce accantonamento della proposta.
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APPUNTAMENTI
In occasione del Giorno della Memoria vi segnalo due iniziative:
Martedì 26 gennaio alle ore 21
Capriano di Briosco "La testimonianza di Venanzio Gibillini deportato a Dachau e Flossemburg"
Sabato 30 gennaio dalle ore 10 alle ore 18
Nova Milanese Maratona di lettura di brani a tema |
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