22 gennaio 2016

Quindicesimo piano - la Newsletter di Laura Barzaghi

NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO
Newsletter 83 / Gennaio 2016

Albe e tramonti stupendi interpretano mirabilmente l'overture e la conclusione di queste giornate di gennaio freddissime, probabilmente le più fredde dell'anno. Anche qui in Regione il clima si adegua alla meteorologia esterna. Ne fanno le spese provvedimenti dati per urgenti e necessari, ma che non trovano la quadra all'interno della maggioranza maroniana e vengono rinviati sine die. È il caso del reddito di autonomia, che è stato stoppato nel gruppo di lavoro appositamente convocato per insanabili contrasti tra la Lega e il NCD.
Intanto Maroni ha avviato nella seduta di Consiglio di martedì scorso il dibattito sulla riforma, a suo dire, più significativa dell'anno: quella delle autonomie locali.

Il metodo proposto fa ben sperare su un'ampia partecipazione per l'elaborazione del modello lombardo. Sempre che la Lega lasci libero il presidente di percorrere questa strada...
 

TAVOLI TERRITORIALI


"Voglio che la Regione sia pronta alla riforma degli enti locali" ha dichiarato il presidente Maroni in apertura della seduta di Consiglio dedicata alle autonomie locali, lanciando la riforma che lui stesso ha indicato come la più importante dell'anno.
E, per definire il modello lombardo, ha proposto il metodo del tavolo di lavoro aprendo il confronto con le forze politiche e tutti i portatori di interesse. Apertura gradita dagli interlocutori, anche se, per non smentirsi mai, il nostro aveva già precorso i tempi rilasciando dichiarazioni a tutti i giornali per divulgare la trovata dei "cantoni come la Svizzera".
Ma prima di parlare a vanvera di perimetrazioni e di ingegneria politica, a nostro modesto avviso, converrebbe decidere le funzioni. Cioè, ciò che devono fare e cosa ci aspettiamo da questi enti di area vasta che devono essere necessariamente più "leggeri", diversamente, ha detto qualcuno, ci saremmo tenute le province.
Il confronto con il territorio, per fare emergere una proposta di assetto istituzionale efficiente e rispondente ai bisogni dei cittadini, non potrà che essere positivo.
Ed è proprio quello che intende avviare il PD, per ascoltare quali siano le istanze degli amministratori locali, delle forze sociali e delle associazioni di categoria: il loro contributo dovrà essere determinante.

REDDITO DI AUTONOMIA


Scontro politico tra Lega e NCD al tavolo di lavoro sul reddito di autonomia, un pacchetto di misure pensate per i cittadini lombardi in difficoltà. Sono volati gli stracci sull'attribuzione di un ruolo al terzo settore, fortemente voluto dal NCD, ma altrettanto fortemente avversato dalla Lega che, nel merito, intende avere le mani libere.
La legge sul reddito di autonomia, che doveva indicare le misure e i beneficiari di questo provvedimento tanto atteso, si è dunque arenata e non se ne conosce il destino.
Quella che doveva essere una bandiera per Maroni, per ora è stata ingloriosamente ammainata.

FAMILY DAY


La Regione porterà il gonfalone con il simbolo ufficiale della Lombardia al Family Day di sabato 30 ottobre a Roma e illuminerà il Pirellone con lo slogan della manifestazione. Comunque la si pensi sulle unioni civili, quella di Maroni e dei suoi accoliti è una decisione errata. Non si piegano i simboli di una istituzione a favore di una tesi. E, soprattutto sui temi sensibili, un'istituzione non si schiera in nessun caso, perché non sarà mai in grado di interpretare completamente il sentire dei cittadini. Netti e duri, dunque, a criticare questa decisione che, oltretutto, rappresenta un sostegno alla famiglia puramente di facciata: se davvero volessero promuovere la famiglia, avrebbero altre mille occasioni per farlo.
Per parte nostra, terremo spente le luci negli uffici.

LOBBISMO


Quando si parla di lobbying, si pensa a qualcosa di negativo e, contemporaneamente, si conviene che questa pratica esiste ed assume sempre più rilevanza per coloro che decidono e per i portatori di interessi.
È ormai indispensabile che anche la Lombardia si doti al più presto di un sistema di regole che governino la rappresentanza degli interessi legittimi. Ci ha pensato il PD che ha depositato un progetto di legge per regolamentare l'attività di lobbying  nei confronti della Regione. La finalità è quella dell'emersione di tutti gli interessi coinvolti nel processo decisionale e poggia su due principi fondamentali, la trasparenza e la partecipazione.
Sperimenteremo presto se la maggioranza avrà il coraggio di aderire alla proposta.

NO AD UNA NUOVA LEGGE PER IL SERVIZIO IDRICO 


In VI Commissione Ambiente sono stati ascoltati gli uffici d’ambito delle ATO provinciali, oltre a Confservizi e al Coordinamento regionale lombardo dei Comitati per l’acqua bene comune, in merito ad un progetto di legge, presentato da Forza Italia, sulla riorganizzazione del servizio idrico integrato.
Tutti si sono dichiarati nettamente contrari al nuovo progetto di legge, ad eccezione dell’Ato Città metropolitana di Milano.
Questo progetto, interromperebbe un percorso già avviato che finalmente registra significativi risultati, perché si è aperta una stagione di grandi investimenti su acquedotti, fognature e depurazione. Oltretutto, il documento tralascia il ruolo dei Comuni, che non sono assolutamente presi in considerazione, mentre sono quelli che devono decidere, che conoscono il territorio, che rappresentano i cittadini, che tutelano l’acqua come bene pubblico.
Confidiamo nel buon senso e in un veloce accantonamento della proposta.

APPUNTAMENTI


In occasione del Giorno della Memoria vi segnalo due iniziative:

Martedì 26 gennaio alle ore 21
Capriano di Briosco
"La testimonianza di Venanzio Gibillini deportato a Dachau e Flossemburg"


Sabato 30 gennaio dalle ore 10 alle ore 18
Nova Milanese
Maratona di lettura di brani a tema

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