11 maggio 2016

La Newsletter di Laura Barzaghi


Newsletter 98 / Maggio 2016

Lo striscione giallo, con la scritta a caratteri cubitali "onestà", viene srotolato davanti ai nostri occhi mentre entriamo in aula per partecipare alla solita seduta di inizio mese, dedicata alle mozioni ed alle interrogazioni.
È come una dichiarazione di guerra: comincia così una giornata di passione. Dopo pochi secondi nulla sarà più come prima e l'aula consiliare diventerà un campo di battaglia. I fatti accaduti lasceranno anche per il futuro strascichi significativi: mai era successo in passato che fosse necessario chiedere l'intervento delle forze dell'ordine per far proseguire i lavori del Consiglio.
Qualcuno forse farà i suoi conti e magari trarrà un bilancio positivo della giornata sotto il profilo mediatico. Io sono convinta che, ancora una volta, chi ha perso è la politica, scesa ancora più in basso, se possibile, nella considerazione dei cittadini.
 
UNA GIORNATA DA DIMENTICARE
Per oltre due ore gli esponenti del Movimento 5 stelle, occupando i banchi della presidenza, hanno impedito che il Consiglio prendesse avvio. Motivo della contestazione, il ritorno in aula di Mario Mantovani, reintegrato secondo la norma per la cessazione del suo stato di detenzione. La indegna gazzarra è addirittura peggiorata quando il presidente del Consiglio, collocatosi provvisoriamente nei banchi della giunta, ha aperto la seduta e dato la parola a Mantovani. Fischi, insulti, strattonamenti, tifoserie contrapposte ... La seduta è stata sospesa.
Alla ripresa pomeridiana, espulsi due consiglieri grillini, allontanatisi gli altri, è intervenuto Mantovani.
Una questione di opportunità avrebbe dovuto consigliare l'ex vicepresidente ad astenersi dalla presenza in aula e dall'intervento ad effetto con il solo scopo di proclamarsi innocente. Ma tant'è. Ognuno usa solo gli strumenti che ha a disposizione ...

IL RISPETTO DELLE ISTITUZIONI
Non voglio usare toni moralistici, assolutamente inadeguati, visti i tempi. Ritengo, comunque, che ci siano dei limiti che non vadano mai oltrepassati, pena la pacifica convivenza, il quieto vivere e, perfino, la tenuta della democrazia.
Il limite più importante, e ben evidente, è quello del rispetto delle istituzioni, poiché queste ultime rappresentano il popolo italiano e sono una garanzia per l'esercizio della democrazia.
Ebbene, martedì l'asticella è stata superata più e più volte.
Dai consiglieri 5 stelle che hanno occupato l'aula, impedendo di fatto il regolare svolgimento dei lavori. Una scelta che riporta alla memoria momenti veramente bui della nostra storia italica.
Da Mantovani, che ha usato l'emiciclo per una sua difesa non richiesta, dal chiaro tornaconto personale e politico, travalicando a sua volta regole ed istituzioni.
Dal presidente del Consiglio che non ha saputo, o voluto, difendere l'aula dalle intemperanze dei contendenti e ha chiamato la forza pubblica.
Dopo tutto questo c'è ancora qualche speranza?

PROCESSI
Maroni ha chiesto ed ottenuto il legittimo impedimento per il processo che lo riguarda, in ragione della sua candidatura a Varese. Ora, che il presidente di una regione si candidi nel consiglio comunale di un Comune è alquanto singolare, ma che usi il ruolo di candidato per rallentare un processo a suo carico, è inaccettabile.
Ma non è finita qui. Nelle aule giudiziarie c'è un grande affollamento. Nel processo a carico di Roberto Formigoni sul caso della clinica Maugeri, si è insinuato il legale di Maroni che ha chiesto un risarcimento danni di 5 milioni e 619 mila euro per la Regione. Prevediamo di nuovo fuochi artificiali tra gli pseudo alleati nella maggioranza!

ACQUISTI VERDI
Tra le poche iniziative scampate al disastro di martedì scorso, c'è da annoverare l'approvazione all’unanimità della mozione del Pd sulle iniziative per gli appalti pubblici verdi e la promozione delle imprese lombarde ecosostenibili, anche in seguito all’approvazione del Nuovo codice appalti, della quale mi sono occupata in prima persona.
Per acquisti verdi si intende l’integrazione di considerazioni di carattere ambientale nelle procedure di acquisto della pubblica amministrazione, cioè il mezzo per poter scegliere ‘quei prodotti e servizi che hanno un minore, oppure un ridotto, effetto sulla salute umana e sull’ambiente rispetto ad altri prodotti e servizi utilizzati allo stesso scopo’. Quindi, acquistare verde significa procurarsi un bene o un servizio tenendo conto degli impatti ambientali che questo può avere nel corso del suo ciclo di vita, dall’estrazione della materia prima allo smaltimento del rifiuto.
Ora, il Nuovo codice appalti prevede “l’obbligo di inserire criteri di sostenibilità ambientale per il 100% del valore degli appalti connessi all’energia e di prevederli per almeno il 50% del valore della gara per tutte le altre tipologie di acquisti" e la Lombardia è la prima regione green d'Italia, con quasi 71mila aziende che hanno investito o programmato di investire in prodotti e tecnologie verdi.
Ci è sembrato, perciò, opportuno promuovere queste migliaia di aziende e fare in modo che Regione Lombardia recuperi un ruolo consono alla dimensione industriale e alla capacità innovativa dei cittadini e degli imprenditori lombardi.
La mozione invita e impegna la Giunta regionale a mettere in campo azioni e risorse economiche dedicate per favorire la piena applicazione delle nuove disposizioni, ma anche a favorire con le proprie iniziative l’informazione capillare di imprese e stazioni appaltanti e la formazione tecnica necessaria a mettere i lombardi in condizione di adempiere alle nuove disposizioni senza incorrere in errori macroscopici o infrazioni alla normativa vigente.

LA BELLA NOTIZIA
Il governo Renzi ha stanziato complessivamente 480 milioni di euro per la nuova fase del programma di edilizia scolastica denominata #sbloccascuole.
In Brianza sono ben 27 i Comuni liberati dai vincoli di bilancio che potranno usufruire di questa misura, secondo quanto previsto dalla legge di stabilità 2016.
La cifra complessiva messa a disposizione ammonta a circa 10 milioni di euro.

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