4 ottobre 2020

In Lombardia le vaccinazioni anti-influenza partiranno in ritardo

Le vaccinazioni della popolazione anziana contro l’influenza inizieranno non prima di novembre. Alla fine l’assessore Gallera lo ha dovuto ammettere, dicendo che a metà ottobre inizieranno solo con le categorie fragili e con le donne in gravidanza. Da novembre inizieranno con i cittadini dai 65 anni in su, anche se il ministero chiede di vaccinare i cittadini dai 60 anni in su, che in Lombardia sono poco meno di tre milioni. Ma i vaccini per gli adulti acquistati dalla Regione sono in tutto un 1,72 milioni, con una gara aperta per ulteriori 1,5 milioni, del cui esito non si sa ancora nulla. L’ultima gara è stata chiusa venerdì 25 settembre, e per cercare di ottenere le dosi richieste la Regione ha dovuto indicare un prezzo di 10 euro, il doppio della cifra a cui sono state acquistate le prime dosi, e a pagamento anticipato. Andrà a buon fine? Quel che è certo è che la prima gara è di marzo, e fu revocata perché l’unico partecipante aveva offerto i vaccini a un prezzo superiore a quello indicato dalla Regione, e solo a maggio l’assessorato alla sanità decide di aumentare i quantitativi richiesti.

Il Pd denuncia da luglio i ritardi della Regione, e solo ora, a ridosso della stagione fredda, il tema inizia ad essere rilevante. L’assessore Gallera sparge rassicurazioni e respinge le critiche, ma si guarda bene dal dire quando arriveranno i vaccini, quando saranno consegnati dalle case produttrici, come gli chiede il Pd.

“Ad oggi nessun medico di famiglia sa quando arriveranno i vaccini – spiega Carmela Rozza – e di conseguenza non può programmare le vaccinazioni per nessuno, neppure per i pazienti fragili. Ma non solo, secondo voci di corridoio le vaccinazione non partiranno prima di metà novembre, il che porterà all’impossibilità di assicurare una copertura anche ai pazienti fragili. Basti pensare che un medico di base ha almeno 1500 pazienti, di cui almeno 500 fragili o over 65. Quando si potranno vaccinare se le dosi arriveranno a metà novembre? Di fronte a questa situazione- conclude Rozza- chiedo a Gallera di fare finalmente un atto di trasparenza e dire chiaramente quale sarà la data di consegna delle dosi in modo che, anche se in ritardo, si possano organizzare le vaccinazioni”.

Perché è importante la vaccinazione di massa contro l’influenza? Per due ragioni principali: i sintomi del Covid sono sovrapponibili in buona parte all’influenza stagionale, quindi poter escludere che si tratti di influenza facilita il lavoro ai medici; inoltre, sembra appurato che la somma dei due virus, del Covid e dell’influenza, nello stesso organismo aumenti gli effetti negativi del primo. Quindi vaccinarsi è importante quest’anno più che mai, e questo lo si sapeva da tempo: Fontana e Gallera avrebbero dovuto essere previdenti e acquistare le dosi per tempo.

RedazioneN7ggPD

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