17 febbraio 2021

Stellantis, un importante evento nello scenario industriale italiano ed europeo

I due storici gruppi automobilistici FIAT-Chrysler e Peugeot firmano un accordo storico.

di Marco BENTIVOGLI

La nascita di Stellantis, il quarto gruppo automobilistico a livello mondiale, costituisce un evento importante nello scenario industriale italiano ed europeo. L’accordo tra due gruppi automobilistici storici come FIAT-Chrysler e Peugeot tocca diversi piani, dalle prospettive in termini di innovazione, alle conseguenze sui lavoratori e i siti di produzione, alle scelte nel campo ambientale. Quale valutazione si può formulare in base agli elementi noti? Quali prospettive si aprono per il nostro sistema industriale?

Le traiettorie su cui si gioca l’evoluzione futura della mobilità, tra cui la transizione verso l’auto elettrica e il crescente protagonismo industriale e di mercato dei Paesi asiatici, spingono i grandi costruttori automobilistici a un processo di consolidamento attraverso fusioni, che stanno ridisegnando i diversi settori industriali coinvolti. L’ultima notizia a questo proposito riguarda da vicino il nostro Paese, dato che l’appena costituito gruppo automobilistico Stellantis NV è il frutto della fusione tra FCA (FIAT-Chrysler Automobiles) e PSA (gruppo Peugeot). Questo evento rimette al centro dell’attenzione generale le scelte di fondo relative alla politica industriale, in un contesto globale segnato da profonde interconnessioni e rapide evoluzioni. Nelle prospettive dell’industria europea, ci sono due piani su cui lavorare in modo serio.
 
Il primo riguarda la costruzione di ecosistemi territoriali digitali, capaci di sviluppare in modo integrato tecnologie e competenze anche per le piccole e medie imprese (PMI). Su questo fronte, si segnala la recente novità nel nostro Paese della nascita di InnovAction, sul modello della tedesca Fraunhofer, ovvero una rete di centri di eccellenza impegnati nella ricerca sul fronte dell’innovazione tecnologica con l’obiettivo di trasferire i risultati ottenuti a imprese e lavoratori. Il secondo aspetto da considerare è la creazione di “campioni europei” nei settori industriali chiave. Si tratta di un tema cruciale, in cui si constata alle volte la difesa nazionalistica delle imprese e si deve registrare uno scollamento tra i criteri usati dalla politica europea della concorrenza per quanto riguarda la valutazione delle posizioni dominanti e l’evoluzione registratasi nell’ultimo decennio a livello mondiale, a seguito soprattutto del protagonismo cinese.
 
Esemplificative in tal senso sono le travagliate vicende relative al tentativo di acquisto da parte dell’italiana Fincantieri dei cantieri navali francesi Chantiers de l’Atlantique o il blocco della Commissione europea alla fusione di Alstom e Siemens, due imprese leader nel settore ferroviario. Proprio in questa prospettiva la nascita di Stellantis costituisce un evento particolarmente significativo.

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